«Chi è?» Domandò Noah rispondendo al citofono.
«Noi.» Disse Anthony.
Noah aprì la porta d'ingresso e spostò il suo cane nella sua camera, avrebbe abbaiato come un forsennato. Corse in cucina e bevve un bicchiere d'acqua aprendo la finestra che dava al balcone. La porta si aprì e si avvicinò ad essa.
«Bonsoir!» Disse Daniel.
«Buonasera!» Urlò Julienne.
«Ciao Noah.» Anthony lo abbracciò e gli sorrise. «Ci hai letteralmente salvato la serata.»
«Dici?» Rispose Noah in modo ironico.
«Il tempo sta diventando di nuovo pazzo, oggi c'era il sole e tutt'un tratto si è messo a piovere.»
«Mettete i giubbotti sul divano, non preoccupatevi.»
Dalla porta d'ingresso entrarono due persone che non credeva proprio di vedere quella sera: Jeff e Gabriel.
«Buonasera!» Disse Jeff con un modo molto spavaldo. «Grazie per l'invito.»
Noah lo fissò confuso. «E di che.» Rispose. «Il giubbotto lo puoi mettere lì.» Disse indicandogli il divano.
«Grazie mille.» Non appena posò il suo cappotto si accasciò sul divano ed iniziò a giocare al cellulare.
Gli altri erano già fuori a fumare, rimasero solo loro tre nel soggiorno. Si guardarono per qualche frazione di secondo senza dire nulla, senza forse neanche aspettarsi nulla dall'altro.
«Noah!» Julienne lo chiamò. «Vieni?»
«Arrivo.» Disse guardando Gabriel in faccia per poi voltarsi così da raggiungere gli altri.
Gabriel rimase per un po' nel soggiorno, continuò a parlare con Jeff del più e del meno, tutto sommato nulla di così rilevante che potesse distrarlo in quel fiume in piena di pensieri e sensazioni.
«Dove sono i tuoi?» Domandò Anthony buttando la sigaretta in strada.
«Mamma sta tenendo compagnia ad una signora anziana, qualche volta va ad aiutarla e spesso rimane anche la notte, mentre papà è andato a dormire da mia zia, mia nonna non sta molto bene ultimamente, perciò è andato lì per dare una mano.»
«Cos'ha tua nonna?» Domandò Julienne.
«Non ne ho idea.»
«La vecchiaia è brutta proprio.» Disse Daniel senza pensarci due volte. «Se dovessi arrivare minimo a sessant'anni io la considererei una vittoria.»
«Sessanta? Così poco?» Domandò Anthony.
«Con lo stile di vita che facciamo è già una grazia se arriviamo a quaranta Anthony.» Rispose ridendo. «Voi più di me.»
«Ha ragione però.» Disse Julienne. «Al villaggio non ci sappiamo mai regolare e anche qui stiamo prendendo la stessa strada...»
«Smetteremo.» Disse Anthony. «Siamo forti. L'inverno ci aiuterà.»
«Me lo auguro per voi.» Commentò poi Noah.
«Beato te, né fumi e né bevi.» Disse Daniel. «Ma con cosa ti diverti?» Domandò ridendo.
«Daniel!» Fece Noah come per rimproverarlo.
«Lo sai che scherzo!»
Da dentro si sentirono delle voci avvicinarsi e, subito dopo, Gabriel e Jeff li raggiunsero.
«Di che si parla?» Domandò Jeff.
«Della morte da vecchi.» Rispose Julienne.
«Aiuto, torno dentro.» Disse per poi avviarsi nuovamente verso il soggiorno.
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Come un tuono all'improvviso: Parte II
RomanceUn'amore può racchiudere molti segreti, Noah questo lo sapeva bene e, dopo l'estate che aveva passato, non aveva più certezze. I rapporti erano cambiati, le situazioni anche e, con l'inverno alle porte, il gruppo si ritrova ad affrontare tematiche c...