Capitolo 13

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«Vieni entra pure.» Disse Julienne facendo entrare Fabien in casa.

Non appena il ragazzo varcò la soglia dello chalet, colse l'attenzione di tutti.

«Buonasera.» Disse Fabien visibilmente intimidito dalla quantità di gente che non conosceva.

Gabriel rimase fermo immobile con i piatti in mano quando lo vide. Rimase lì a fissarlo ancora e ancora non sapendo esattamente cosa fare. Era la figura che aveva visto quella sera, la stessa figura che aveva baciato Noah.

«Capo, buonasera.» Disse Daniel con ironia.

«A te.» Disse Anthony sistemando le tovagliette sulla tavola.

«Noah prendi una sedia in più per cortesia, lo mettiamo vicino a te.» Disse Julienne sistemando le posate.

«Che buon odore, cosa cucinate di buono?» Domandò Fabien.

«Ma buonasera!» Urlò Alexia non appena vide la figura in salotto. «Quindi sei tu Fabien. Grazie per il complimento, caro. Stasera mangeremo pasta al pomodoro con un po' di basilico e di secondo ci sono delle fettine di carne con contorno di patate, che ne dici?»

«Ma sei una donna da sposare.» Disse Fabien rispondendo con la stessa confidenza di Alexia.

«Già mi piace.» Commentò poi Alexia verso Noah avvicinandosi ai fornelli.

«Hey! È mia.» Disse Joseph scendendo le scale.

«Un vero peccato.» Rispose Fabien.

Si stava stranamente integrando e, quando si avvicinò di poco a Noah, Gabriel lo squadrò dalla testa ai piedi.

«Vuoi che ti dia una mano?» Sussurrò Fabien all'orecchio di Noah abbracciandolo.

Noah si sentì leggermente in imbarazzo, non gli era mai successo di mostrare al mondo intero il suo "lui".

«Sei l'ospite stasera.» Noah allontanò dolcemente Fabien toccandogli il petto. «Cerca di rilassarti, quando è pronto ti chiameremo.»

«Ma mi sento inutile.»

«Vuoi fare qualcosa?» Domandò Noah.

«Sì.»

«Smettila di rompere allora!» Rispose Noah ridendo.

«Più tardi te la faccio pagare.»

I due si scambiarono una dolce smorfia per poi tornare alle posizioni di prima.

«Fumi?» Domandò Anthony verso Fabien.

«No.»

«Vi siete trovati proprio.» Commentò Gabriel in modo ironico non appena sentì la risposta di Fabien.

Noah lo guardò ma non disse nulla.

«Usciamo a fumare Gabriel?» Domandò Anthony.

«Sì, è meglio.»

Gabriel si fece spazio nel salotto con prepotenza per poi afferrare il cappotto ed uscire con il suo migliore amico.

«Non credo di piacergli.» Disse Fabien avvicinandosi a Noah.

«Non... non farci caso.» Rispose Noah. «Non gli sta bene nessuno.»

«Nemmeno tu? Come fa qualcuno a non farsi andare a genio te?» Fabien si avvicinò ancora di più e baciò Noah sulla guancia avanti ad Alexia che, sotto i baffi, sorrise dolcemente.

«Ah boh, non lo so nemmeno io!» Dentro di sé Noah si rimproverò di quella frecciatina involontaria.

«Ragazzi è quasi pronto!» Urlò Alexia. «Sbrigatevi a finire di fumare.»

Come un tuono all'improvviso: Parte IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora