Capitolo 2

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«Sei nervoso?» Domandò Anthony notando un tremolio della gamba del ragazzo che destava alla sua destra.

«No.» Disse Noah tagliando corto.

«Non c'è nulla di male nel caso tu lo fossi.»

«Non sono agitato.» Ribadì Noah.

Anthony parcheggiò la macchina alla destra del parco, come era suo solito fare e, quando spense il motore, una tensione palpabile arieggiava in quella vettura.

«Sei pronto?» Domandò fissando Noah.

«Ci sono tutti?» Chiese guardando in direzione di un gruppo enorme di ragazzi.

«Sì, ci sono tutti.» Anthony aspettò una risposta che però non arrivò. «Abiti qui dietro, se vuoi posso accompagnarti...»

«Andiamo.» Noah scese dalla macchina, fece dei respiri profondi ed iniziò ad avviarsi.

Non era la fine del mondo, non lo era affatto, stava dando troppa importanza ad una situazione che forse importanza non aveva, forse. Si continuava a ripetere che erano cose che succedevano, non spesso, ma accadevano anche nella vita reale. Infondo un cuore infranto era l'ultimo dei problemi del mondo moderno. Camminando al fianco di Anthony, iniziò ad intravedere visi conosciuti e, non appena si avvicinarono, la gente iniziò a riconoscerli.

«Non ci credo!» Urlò Julienne seguita da Alexia. «Sei veramente tu!»

Entrambe le ragazze corsero verso Noah e lo abbracciarono più che poterono.

«Non ci credo!» Ribadì Julienne.

«Ma dove sei stato? Ci hai fatti preoccupare.» Disse Alexia.

«Il distacco dal villaggio può essere duro.» Rispose sorridendo Noah. «Voi come state?»

«Bene dai, le liti con Joseph non finiscono mai, ma bene.» Disse Alexia ridendo.

«Bene dai, la scuola a breve ricomincerà ma è un argomento a parte.» Rispose Julienne ridendo. «Vieni, gli altri ti stanno aspettando.»

Noah iniziò a camminare verso il gruppo di ragazzi.

«Eccola qui la nostra superstar!» Urlò Daniel. «Fatti abbracciare!»

Noah si trovò improvvisamente coinvolto in un abbraccio del tutto inaspettato.

«Ma che fine avevi fatto? Ti sei fatto desiderare, uh?» Disse Daniel ridendo ma, ancor prima che Noah potesse rispondere, tornò dai suoi amici.

Noah si ritrovò a ingoiare la frase che stava per dire e a guardarsi attorno.

«Voi non lasciatemi per niente da solo.» Disse avvicinandosi ad Alexia e Julienne. «Chi diamine sono tutti questi ragazzi?»

«È il gruppo al completo, alcuni sono andati a prendere delle birre al chiosco in fondo, però sì, siamo al completo finalmente.» Disse Alexia indicando un piccolo chiosco illuminato poco distante da loro.

«Ero convinto che le new entry fossero solamente Daniel e...» Non riuscì a dire il suo nome.

«No no, ce ne sono altri, poi te li presentiamo, tranquillo. Alcuni li hai già conosciuti a maggio quando sei uscito con noi la prima volta, ricordi? Però sono sicuro che se ne saranno già dimenticati per quanto sono idioti.» Disse Julienne accendendosi una sigaretta.

«Sdraiamoci sui teli.» Propose Alexia mentre buttò giù un goccio di birra. «Ne vuoi un po'?» Domandò verso Noah.

«No, grazie lo stesso.»

«Insomma? Che hai fatto in questi giorni?» Domandò Julienne.

«Niente di che, ho sistemato un po' le valigie, ho ripreso la solita routine quotidiana, niente di eclatante.»

Come un tuono all'improvviso: Parte IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora