14. "NON.PROVARCI.MAI.PIÙ. CAPITO, STRONZA?!!"
//Una settimana dopo//
Non chiedetemi nel concerto. È stato rimandato.
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Stavo passeggiando con Hope mentre tenevo Toulouse dal collare. Ad un certo puntó abbaió e si fermò.
Guardai verso la sua direzione e vidi Cassandra tirare uno schiaffo a Justin. Lui si teneva la guancia e appena mi avvicinai lasciando il cane a Hope. Ritrassi la mano di Justin e vidi la sua guancia rossa.
"COSA.TI.HA.FATTO.?" domandai a denti stretti serrando le mani in due pugni.
"Beh, tesoro. Il tuo amichetto mi ha lasciato perché non mi vuole!"
"E allora?"
"È uno stronzo!"
"È tu la troia numero uno di tutto il mondo che tra poco sta per farsi massacrare dalla campionessa di wrestling!!!!" Urlai facendomi sentire da tutti.
Mi scagliai contro Cassandra tirandogli pugni, calci, schiaffi...ad un certo punto la presi dai capelli e poi le saltai addosso mentre le urlavo contro. "NON.PROVARCI.MAI.PIÙ. CAPITO, STRONZA?!!"
Due mani mi afferrarono da dietro facendomi alzare mentre io scalciavo a vuoto cercando di uccidere la Martinez.
"Calma, piccola" mi disse Justin e così feci. Con lui ero più tranquilla.
Sentii il suono delle sirene.
Bingo.
Stavo per andare in galera.
Justin mi prese la mano e mi portò via di lì velocemente mentre il corpo di Cassandra giaceva per terra pieno di lividi e di sangue sparso.
Certo, non era morta. Non credetemi un'assassina! Mai in quel momento avrei voluto ucciderla. Nessuno poteva trattare così Justin. Nessuno.
Arrivammo a casa sua e andai in bagno. Mi lavai le mani sporche dal sangue di quella puttana e scesi giù trovando Justin sul divano.
"Ehi, campionessa di wrestling" ci scherzó su' pensando alla frase che avevo detto a Cassandra prima di farle male.
"Non ridere. Potrei ucciderti in quel modo!"
"Uuh..ho paura!!" Fece finta.
"Smettila. Ti ho difeso, no?" Dissi mettendomi di fronte a lui con le mani sui fianchi.
"Si. Anche se hai esagerato.." rise. "Adesso devi ricevere il premio!" Disse prendendomi per i fianchi e facendomi sedere a cavaccioni sopra di lui.
Okay. Dovevo preoccuparmi.
Inizió a baciarmi il collo mentre io mi rilassai a quel tocco. Toccó con le sue labbra la mia mascella per poi toccarmi il labbro inferiore. Lo morse con forza tanto da sentire il gusto del mio sangue nella sua bocca. Mi bació con delicatezza ma riuscii a sentire il suo desiderio.
"Passato?" Chiese.
"N-no.." okay. Gli avevo mentito. Gli avevo detto che avevo ancora le mie cose. Sono una bugiarda. Non mi merita.
"Oh.."
Non riuscivo a guardare i suoi occhi tristi e perciò decisi di trovare una scusa per andarmene. "Justin..dovrei andare a casa. Hope sarà preoccupata e devo vedere se sta bene Toulouse" dico alzandomi.
"Ti acconpagno." si alza anche lui.
"No, vado sola"
"Non era una domanda ma un ordine."
"Okay" sbuffai.
Entrai in macchiana seguita da lui e poi andammo verso casa mia. Appena arrivati scesi dalla macchina e così fece anche lui. Arrivammo di fronte alla porta e misi le chiavi aprendola.
"Grazie" dissi voltandomi verso di lui.
"So' che non hai le tue cose. Mi hai mentito, Amber. Non ti fidi di me"
"No, Justin..non é che non mi fido di te! É solo che..."
Non riuscii a trovare la parola adatta e così mi bloccai. Mi guardó schifato e se ne andó ma giusto in tempo lui riuscì a sentire il mio "Mi dispiace, Justin".
*Angolo autrice*
Scusate se è corto. Per scusarmi cercheró di aggiornare tra poco o stasera.❤
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Sei il mio passato, presente, futuro.||JB
FanfictionAmber Smith, una ragazza forte, allegra, solare e coraggiosa. I suoi capelli rossi rispecchiano sicurezza in lei ma il suo faccino da angioletto non è altro che rimpiazzato dal suo carattere forte e deciso. I suoi occhi nocciala portano brivido a ch...