24.Non posso.
"No..questo non doveva succedere!" Justin si allontanó da me, iniziando a innervosirsi per quello che era successo. Si scompiglió più volte i capelli e poi si giró, dandomi le spalle.
"Justin, io..-" mi interruppe.
"Tu, niente. Vattene!" Urló.
"Ma, Justin..io..-"
"Vattene, Amber!" Il tono della sua voce era severo, tanto da farmi paura.
Le mie lacrime si mischiarono con le gocce d'acqua mentre il mascara che avevo, inizió a percorrere le mie guancie.
Lo guardai per un'ultima volta e poi uscii dalla doccia.
Andai nello spogliatoio femminile e presi dal borsone di Hope, che aveva lasciato qua visto che dopo aveva fisica, il phon. Lo appoggiai sul lavandino, davanti l'enorme specchio, e tirai dal mio armadietto, dei ricambi che avevo lasciato in caso mi servissero per qualche ragione.
Visto che mi ero già 'lavata', tolsi tutti gli indumenti che indossavo e asciugai il mio corpo.
Misi l'intimo, un pantaloncino di jeans, una felpa rossa con sopra il numero '50' e le converse nere che avevo conservato qua in caso di emergenza. In realtà, a pensare a tutte queste cose, era stata Hope.
Lei, era la maniaca dell'ordine.
Mi asciuga i capelli e poi li pettinai, li raccolsi in una coda e iniziai a truccarmi leggermente.
Quella volta mi ero messa troppo trucco e infatti me ne resi conto, mi facevo schifo da sola.
"You are born to be real, not perfect."
"Sei nata per essere vera, non perfetta." Sussurai dopo aver sentito quella frase.
Mi girai e vidi Justin.
"Togliti quel trucco"
"Perché?"
"Non sembri tu, non sembri l'Amber di cui mi sono innamorato."
Sospirai e lavai il viso. Me lo asciugai e poi applicai un'ombretto grigio brillantinato e un mascara nero, mettendo un lucidalabbra gusto fragola sulle labbra.
"Va bene?" Domandai.
"Meglio" disse. "Amber, mi dispiace ma..-"
"Ho capito, Justin. Ho capito." Lo sorpassai e mentre stavo per andarmene, mi bloccó dal polso.
"Perché sei ritornata?"
"Vuoi davvero saperlo?" Chiesi girandomi verso di lui.
Annuì.
"Ho un concerto quì, in Canada. Ma adesso devo andare, ho le prove e stasera ho il concerto.."
"Te ne rivai subito?"
"Domani ho la giornata libera ma poi me ne vado il giorno dopo di mattina presto.."
"Okay.."
"Ciao." Lo salutai e senza aspettare la sua risposta, me ne andai.
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"Tesoro, cambia posa" disse muovendosi con la macchina fotografica. "Bene, continua così. Si..okay...brava..perfetto. Abbiamo finito" pronunció dopo un paio di scatti.
"Ariana, sbrigati. Le ragazze sono sul palco a provare il ballo" urló.
Bene, avevano già iniziato a usare quel nome.
"Arrivo" urlai di rimando.
Corsi verso il palco, ci salì e insieme alle ragazze provai la coerografia di una canzone che dovevamo cantare e ballare quella sera.
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Sei il mio passato, presente, futuro.||JB
FanfictionAmber Smith, una ragazza forte, allegra, solare e coraggiosa. I suoi capelli rossi rispecchiano sicurezza in lei ma il suo faccino da angioletto non è altro che rimpiazzato dal suo carattere forte e deciso. I suoi occhi nocciala portano brivido a ch...