Taehyung vive in un mondo dove i giorni che ti restano da vivere sono segnati in modo indelebile sul tuo polso.
Jimin è il principe che senza volerlo gli ruberà tutti i suoi anni.
Dodici mesi sembrano un'eternità ma per loro furono una corsa contro...
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Jimin aveva capito che per preservare la salute del suo amato ballerino di corte avrebbe dovuto essere ancora più attento di come era stato nei mesi precedenti. Sua madre sapeva di loro, era palese, e sapeva anche che Jimin ne fosse a conoscenza.
Per questo per due mesi dovettero vedersi davvero in incognito. Certo, all'inizio Jimin era stato con lui nell'ala della servitù fregandosene che la regina potesse saperlo. Taehyung stava male ed era ferito e lui doveva aiutarlo a guarire.
Sua madre non disse niente forse perché era proprio quello che voleva succedesse, ossia che Jimin comprendesse a pieno il suo segnale e anche le conseguenze che il suo comportamento avrebbe portato.
Quando Taehyung era riuscito a stare un po' meglio e a fare le cose essenziali da solo, Jimin era tornato a star chiuso nella sua stanza a cercare un modo per vederlo senza che qualcuno li scoprisse.
Alla fine optò per il passaggio segreto che conoscevano lui ed i suoi fratelli soltanto, spuntava direttamente all'ala della servitù e lo aveva usato la piccola Jihyo per recapitare le lettere a Taehyung. Sarebbero stati chiusi in quello stretto corridoio a parlare e ad amarsi all'oscuro della luce del sole, chiusi come talpe sotto terra, ma era l'unica soluzione. Così Jimin spiegò al ragazzo dove fosse l'entrata per il passaggio segreto e tutte le sere per due mesi si incontrarono in quello stretto cunicolo.
Venne il giorno in cui Taehyung dovette andare a pranzo dai suoi genitori. Volevano sapere come stesse e lui non poteva proprio negarglielo.
«Posso venire con te?» gli chiese Jimin, la sera prima.
«Per me sarebbe ovviamente un piacere ma come hai intenzione di uscire senza farti notare?»
«Domani i miei genitori avranno da fare, stanno organizzando i preparativi per il mio matrimonio... mancano solo quattro mesi. La maggior parte delle guardie sarà con loro»
Taehyung annuì poggiando la fronte sulla spalla del maggiore. Parlare di quel maledetto matrimonio lo rendeva molto triste in realtà, nonostante sapesse che lui con Jimin non avrebbe potuto invecchiare.
«Va bene, mia sorella sarà molto contenta...»
«Tesoro non fare quella faccia» sospirò prendendogli il viso «Continuerò ad amare te lo sai»
Taehyung annuì abbassando lo sguardo.
«Ho una notizia peggiore»
«Peggiore di te che devi sposarti tra quattro mesi?»
«Dovrò andare per un mese intero nel regno a nord-ovest, la prossima settimana» comunicò mordendosi il labbro «Sempre per quel maledetto matrimonio... mi sposerò lì quando sarà il momento»
Taehyung sgranò gli occhi.
«Q-Quindi andrai a vivere lì? D-Dopo esserti sposato...»
«Sì...» mormorò un attimo prima di vederlo scoppiare a piangere come un bambino «E-Ehi Tae non sto mica morendo...» cercò di rassicurarlo stringendolo a se e accarezzandogli la schiena.
