Part 11

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«Don't you love when him...»

Jimin e Taehyung non riuscirono a vedersi costantemente per il mese successivo

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Jimin e Taehyung non riuscirono a vedersi costantemente per il mese successivo. Purtroppo il principe era sempre alle prese con impegni di tipo sociale o che riguardavano il tanto atteso matrimonio che doveva essere del tutto perfetto, e per questo aveva trascurato suo malgrado Taehyung.

Il ballerino di corte non poteva ovviamente addossargli la colpa e in momenti come quelli si rendeva conto di quanto fossero diversi lui e Jimin, e di come alla fine rimanesse soltanto uno della servitù.

Era arrivato a circa 149 giorni quando Jihyo, la sorellina che gli recapitava le lettere, gli venne a dire, dopo essere passata dal passaggio segreto, che Jimin non poteva esserci all'appuntamento di quella sera perché si era presa una brutta febbre.

Taehyung si preoccupò immediatamente e le chiese se ci fosse un modo per poterlo incontrare nella sua stanza.

«Un modo c'è» constatò la piccola mettendo le mani sui fianchi «Alle undici di sera in corridoio non ci sono guardie e c'è molto silenzio. Dirò a mio fratello Jimin di non addormentarsi»

«Grazie mille principessa Jihyo» sorrise avendo l'istinto di abbracciarla ma trattenendosi visto che era comunque una sua sovrana.

Fu così che alle 11 di sera si recò di soppiatto alla camera di Jimin. Entrò cercando di far poco rumore e sorrise quando lo trovò a leggere un libro con una candela accesa sul comodino.

«Mi hanno detto che stai male» disse subito, sedendosi accanto a lui e baciandolo comunque a stampo.

«Sì, è una cosa che mi capita spesso in realtà» spiegò stringendogli istintivamente una mano «Sono molto cagionevole di salute a mi ammalo spesso, ma questa volta, aish, sto proprio male...»

«Cercherò di venirti a trovare tutte le sere» gli accarezzò una guancia e Jimin gli chiese di stendersi accanto a lui e di stringerlo per dargli calore.

Taehyung capiva, da un lato, perché la regina fosse così protettiva con Jimin, era letteralmente il suo figlio più prezioso. Bello, angelico, intelligente, dolce e gentile, vestiva candido come il paradiso e aveva la pelle di seta e le movenze di una grazia. Il fatto che fosse anche cagionevole, stava in un qualche modo bene insieme al resto della sua figura.

«Quanto ti dura questo malessere di solito?» chiese a bassa voce Taehyung, per non accentuargli il mal di testa.

«Due settimane se va male ma mia madre mi tiene in camera per tutto il mese fin quando non torno a saltellare come una lepre nel bosco» ridacchiò, accucciandosi contro il petto del minore. Taehyung si morse il labbro nel realizzare che avrebbe perso altro prezioso tempo per stare con il suo amato principe, tempo che nessuno gli avrebbe restituito.

«Jimin stai tremando e sembri sfinito, non dovevi metterti a leggere...» mormorò coprendolo meglio.

«Dovevo aspettarti...»

Can I someday finna find my time? -❀VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora