Last Part

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«You got me
I dream while looking at you
I got you
Inside those pitch black nights
The lights we saw in each other
Were saying the same thing
Starlight that shines brighter in the darkest night»

«You got meI dream while looking at youI got youInside those pitch black nightsThe lights we saw in each otherWere saying the same thingStarlight that shines brighter in the darkest night»

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«Hyung che cazzo vuoi...»

«Che cazzo voglio?! Sei in ritardo! Ed è il tuo primo giorno del nuovo anno di università!» sbottò buttandolo giù dal letto sbuffando.

Jimin mugolò dolorante mettendosi in piedi ancora completamente assonnato.

«Yoongi...»

«Yoongi un cazzo! Vestiti e vieni a fare colazione» sbuffò uscendo dalla sua camera da letto per finire di bere il suo caffè amaro.

Jimin si vestì sebben non molto entusiasta, lavò velocemente il viso e i denti e andò in cucina a sua volta per fare colazione.

Non ci poteva credere che stesse per ricominciare l'università. Sembrava ieri che avesse dato l'ultimo esame per completare il primo anno. Quelle vacanze erano passate troppo velocemente.

Yoongi gli passò una tazza di caffè e quasi Jimin non gli sputò in faccia nel realizzare che non gli avesse messo lo zucchero.

«Sei un cazzo di egoista» borbottò facendo una smorfia disgustata e mettendovi due cucchiai di zucchero belli pieni.

«Sei tu ancora troppo piccolo»

«Io ho vent'anni e tu ventitré quindi non sentirti nonnina Jo»

«E chi sarebbe nonnina Jo?»

«Non lo so, è un nome che ho inventato adesso» alzò le spalle adocchiando velocemente i suoi 20 mila giorni sul polso. A volte scordava di avere un timer messo lì.

«Che ore sono?» chiese il minore cercando velocemente la sua borsa.

«L'ora di muovere il culo o arriverai in ritardo»

«Sempre gentile come al solito eh» sbuffò il minore prendendo anche la giacca.

«Già proprio come la tua nonnina Jo» ironizzò roteando gli occhi, lui aveva finito l'università da pochissimo.

Jimin prese il cellulare e fece una smorfia sistemando i capelli un po' a caso sul riflesso della finestra.

«Ci vediamo più tardi»

«A più tardi» constatò il maggiore senza distogliere lo sguardo dal telegiornale sulla televisione.

Jimin prese subito la metropolitana per dirigersi verso la sua università e corse letteralmente per il corridoio per arrivare in orario in aula.

Non poteva essere in ritardo il primo giorno, sarebbe stato penoso e ridicolo dai.

Era così preso che non si accorse di aver sbattuto contro qualcuno, facendogli cadere tutti i fogli a terra.

Sgranò gli occhi e subito si accovacciò per aiutarlo a raccoglierli.

«Oddio scusami tanto!» esclamò subito.

«Tranquillo, può capitare, avrei dovuto essere più attento» rassicurò l'altro ragazzo accovacciandosi a sua volta.

«Mi dispiace davvero...-»

«Taehyung» disse lui, per presentarsi.

«Mi dispiace davvero Taehyung» continuò l'altro «Io sono Jimin»

Il minore si fermò un attimo guardandolo quasi perso.

«Ho qualcosa che non va?» mormorò confuso il maggiore.

«No no... è solo che hai un viso estremamente familiare» sorrise alzando le spalle «Ma non ti ho mai visto quindi starò di sicuro confondendo qualcuno»

«Anche tu hai un viso familiare ora che ci penso...» constatò Jimin, prima di scuotere la testa e aiutarlo a raccogliere i fogli. L'occhio cadde sul suo polso e fu contento di notare il 21 mila scritto sulla sua pelle. Anche lui aveva una vita longeva come la sua. Non erano in molti ad averla.

«Ti sto facendo arrivare in ritardo, mi dispiace così tanto...» continuò Jimin mortificato.

«Nah tranquillo, sono il figlio del preside e stavo portando i fogli in segreteria. Chiuderanno un occhio per me» lo rassicurò facendo un piccolo sorriso.

«Oh io invece ho due minuti prima di essere definitivamente in ritardo per la mia prima lezione dell'anno» ridacchiò Jimin «Forse il figlio del preside può raccomandarmi» scherzò.

«Dipende, che classe hai?»

«Anatomia due» spiegò mettendosi in piedi dopo averlo aiutato a recuperare tutti i fogli sparsi sul pavimento del corridoio.

«Oh il professor Choi lo conosco. Posso mettere una buona parola per te dopo che esco dalla mia classe di matematica tre»

Jimin sorrise istintivamente, quel ragazzo neanche lo conosceva e già voleva fargli un favore enorme.

«Sei così buono, vieni dal paradiso?» disse mettendogli le mani ai lati delle braccia, stringendole delicatamente.

«Ma nah, sono solo molto altruista» sorrise il minore, alzando le spalle prima di sgranare appena gli occhi «Bella collana...»

«Ti piace?» sorrise Jimin all'apprezzamento per la sua preziosissima catenina col ciondolo del gelsomino e il nastrino viola allacciato «Ce l'ho da sempre, è importantissima per me»

«È familiare anche questa» mormorò Taehyung alzando semplicemente le spalle. Era come bloccato in un grande deja-vu.

«Oh beh forse tu, Taehyung figlio del preside, ed io, Jimin lo studente in ritardo, siamo destinati ad essere amici» ridacchiò il maggiore.

Il minore sorrise istintivamente, annuendo.

«Alla mensa alle dodici?» propose.

«Alla mensa alle dodici»

Jimin sorrise prima di guardare l'orologio affisso alla parete e sgranare gli occhi.

«Sono in ritardo sul serio, devo scappare a dopo!» esclamò superandolo prima di fermarsi e girarsi verso il ragazzo «Taehyung» lo richiamò.

«Si?»

«Per caso ti piace danzare?»

«Sì perché?» chiese sorpreso da quella domanda così specifica.

«Non lo so è come... se lo sapessi già» mormorò confuso Jimin prima di alzare le spalle «Beh davvero bel fisico, adesso scappo, alle 12 in mensa!» ripetè sorridendo prima di correre via verso la sua classe.

Taehyung ridacchiò divertito e a sua volta andò verso la segreteria.

Dal piano di sopra una figura stava guardando entrambi, poggiato alla ringhiera del corridoio.

«E così è vero che le anime gemelle sono destinate a rincontrarsi eh?»

Jungkook sorrise, sistemando lo zaino sulla sua spalla e camminando anch'egli verso la sua classe.

«Un angelo, vero Jimin?» disse tra se e se ridacchiando «Se te l'avessi detto io, non mi avresti creduto»

Jungkook entrò nella sua aula e in quel momento realizzò come il ciclo stesse ricominciando.

Due stelle si erano unite di nuovo e sarebbero state destinate a farlo per il resto dell'eternità.

The end.

Can I someday finna find my time? -❀VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora