17 - Epilogo

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Non sarebbe più venuto alla loro porta. Quando, quella sera, Emine era rientrata con Elif aveva trovato la casa immersa nel buio più completo. Aveva pensato che lei fosse fuori. Nuh aveva acceso le luci nell'ingresso, aiutato Emine a portare dentro la carrozzina, un enorme orso di peluche comprato al centro commerciale, piccole risate e discorsi tranquilli. Si erano salutati e rivisti di lì a qualche giorno.
Emine aveva acceso la luce in salotto e l'aveva trovata così, quasi stesa sul divano che guardava fuori della finestra , aveva lanciato un piccolo urlo di sorpresa!
"Zeyno, ma che ci fai al buio?"
"Niente. Penso".
"Stai bene?"
"No, ma non è importante...che ore sono?"
"quasi le sette.." le si era seduta accanto le aveva preso una mano. "E' stato qui vero?"
lei annuì con la testa "Celal è suo fratello" glielo disse così di colpo.
Emine stette in silenzio "si, nel quartiere c'era questa voce ma non le ho mai creduto".
"perché non ne so niente, perché non me lo hai mai detto? Perché tutti mi nascondono le cose. Sono stanca Emine..."
"Era solo un pettegolezzo, qualcosa che ho sentito dire da bambina, come se ne sentono tante, non gli ho mai dato peso, e poi quando Mehdi è diventato grande... nessuno ha più parlato di suo padre... fra un po' arriverà tua madre, vuoi che ne parliamo dopo?"
"Mia madre non verrà, è ad Ankara per qualche giorno, almeno le risparmierò questa situazione"
"Cosa vuole Mehdi?"
"Che lo perdoni"
L'amica stette un attimo in silenzio, poi cautamente disse "Benal se n'è andata, ha lasciato la casa con Cemal. Me l'ha detto Nuh"
"vedi com'è? A me non ha accennato nulla..."
"Beh non puoi dargli torto, se te l'avesse detto avresti pensato che era venuto perché Benal se n'era andata e non per te"
"Che devo fare Emine? Che devo fare con questo figlio".
L'amica sorrise " Non posso dare consigli a nessuno, vista la mia situazione. Ma qualunque cosa tu decida il figlio non c'entra, nascerà a crescerà, magari sarà una bambina e con Elif saranno come sorelle...non devi fare qualcosa per il bambino, devi fare qualcosa per te."
"...per me... l'ultima volta che ho voluto fare qualcosa per me sono andata a Milano ...e guarda il risultato..."
"Beh direi che è capitata una bella cosa , no? Hai tanto voluto un figlio..."
"un figlio...sembra tutto così irreale...."
"sarà reale in meno di quanto ti aspetti....vuoi mangiare?"
"no vado a letto sono sfinita..." si alzò dal divano e si avviò vero la sua camera..l'amica la fermò "Zeyno, Mehdi ti ama".

Mehdi ti ama. Sembrava la soluzione a tutti mali. Mehdi ti ama e quindi tutto è a posto.
Non era così, non era mai stato così.

I giorni seguenti furono tristi e lei aveva sempre un'aria svagata. Dormiva poco.
La sera si concedeva una piccola passeggiata con Emine ed Elif, la loro vita invece scorreva sempre tranquilla, forse Emine avrebbe trovato un lavoro , la bambina sarebbe stata un po' con la nonna Sultan. Nuh era un amorevole amico su cui fare affidamento.
Quella notte restò sveglia a lungo, era stanca, era stanca di pensare sempre alla stessa cosa, a cercare soluzioni ad una situazione che pensava di essersi lasciata alle spalle.
Ripensò al dolore che aveva provato quel giorno quando nascosta nell'ombra aveva visto Mehdi che aspettava Benal per sposarla. Pensava che superato quel momento avrebbe avuto una vita nuova. Meritava una vita nuova.

Una vita nuova stava però crescendo dentro di lei e lei sembrava quasi dimenticarlo costantemente. Aveva dormito pochissimo in quei giorni ed aveva pensato molto, preso decisioni importanti, la prima era di prendersi più cura di se e di suo figlio. Riusciva a pensarlo solo come figlio suo.
L'altra riguardava Mehdi, e faceva male.

Si alzò, si preparò con cura nuova, sarebbe andata in ufficio, sua madre non c'era e qualcuno doveva seguire i progetti. Fece colazione Con Emine e la bambina, cresceva a vista d'occhio, squillò il campanello " Nuh è in anticipo " disse a Emine, che stava dando il biberon a Elif "Vado io..." si allontanò verso la porta " ... dovrò darlo io a Elif da oggi il biberon, così intanto faccio pratica" le ultime parole le fece a porta aperta, sovrappensiero, urlando un po' per farsi sentire dall'amica. Si voltò verso il nuovo arrivato e invece di vedere Nuh si trovò faccia a faccia con Benal.
Restò di sasso "Buongiorno Zeynep, posso disturbarti? Avrei qualcosa da dirti"
"Cosa vuoi Benal?"
"solo cinque minuti".
Si fece da parte e la fece entrare, era sola.
Si misero sedute in salotto. Zeynep era rigida, silenziosa. " Hai cinque minuti"
"sono venuta a dirti che me ne vado".
Lei rimase ancora in silenzio.
"ho trovato lavoro a Konya, sarò lì in ospedale, prenderò Cemal con me e me ne andrò".
"Perché sei venuta a dirmelo Benal? Non ti serve la mia approvazione. Ti serviva solo mio marito e te lo sei preso ed hai distrutto la mia vita, la sua e adesso anche quella di tuo figlio. Perché sei venuta a parlarmi?"
"Mi dispiace, volevo scusarmi"
"Benal una mattina di tanto tempo fa ho scelto di darti il mio matrimonio fra le mani per il bene di tuo figlio, tu hai preso il matrimonio, l'hai distrutto e non stai facendo il bene di tuo figlio. Non ti scuso e non ti perdonerò mai".
"Ho capito che Mehdi non mi amerà mai...".
"Non voglio ascoltarti Benal, non voglio scusarti né farti scaricare la coscienza"
Si alzò e aprì la porta di ingresso.
"Addio Benal", la donna si alzò dal divano e si avvicinò all'uscita, si fermò a pochi centimetri da lei dicendole quasi sottovoce: "Voglio che tu mi prometta che non ostacolerai il rapporto fra Cemal e suo padre, promettimelo".
"Benal, l'unica che può ostacolare il rapporto fra Cemal e suo padre sei tu. Io non c'entro niente. E adesso ..." le indicò con una mano l'uscita, aspettò che la donna uscisse e tornò in cucina dove era rimasta Emine che doveva aver sentito tutto.
"quella donna ..."
"Shhh Emine, non voglio parlarne. Sono stanca, davvero stanca di parlarne". Fece un grande respiro e finì di bere il suo tè, si chinò a baciare la testolina di Elif e si impose di avere un atteggiamento ottimista "vado in ufficio. Ci vediamo stasera , fate le brave".

Doğduğun Ev Kaderindir - UnofficialDove le storie prendono vita. Scoprilo ora