6 - il giorno fatidico

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Le parole di sua madre le tornarono a mente il giorno dopo mentre si preparava per scendere a fare colazione "Celal è sempre così carino con noi".
Non sapeva ancora come avesse fatto a non rendersi conto che quell'uomo era innamorato di lei.
Doveva essere onesta, dopo la confessione al cantiere lui non le aveva detto più nulla e si era sempre comportato in maniera distaccata, anche se ogni tanto lo sorprendeva a fissarla, cercava di non farci caso, in quel momento aveva ben altri problemi per preoccuparsi dei sentimenti di Celal.
La preoccupavano, e non poco, i sentimenti di Mehdi.

In casa la situazione stava diventando insostenibile per lei. Benal non perdeva mai occasione per mettere in mostra il figlio, elogiandone la bellezza, la bontà, i progressi che a quell'età sono così rapidi ed evidenti.
Per lei ogni vagito, ogni piccolo sorriso erano un pugno nello stomaco. Il suo ciclo arrivava ogni mese puntuale come un orologio svizzero e quei giorni erano un tormento senza fine.
Mujigan si divideva fra la cura della madre e quella del nipote, facendo pesare a tutti il suo sforzo per portare avanti la casa mentre le altre donne uscivano tutte per lavorare. Alla fine nella casa che avrebbe dovuto essere di Benal si era trasferita sua madre Sakine con il padre Bayram che continuava a condurre una vita quasi da accattone. Mujigan e Benal non lo volevano vicino al bambino. E non poteva dargli torto. Aveva spesso scatti di ira e urlava.
Aveva così perso anche un unico flebile appoggio in quella casa, con Zeliha confinata nella sua camera, e sua madre trasferita, era davvero rimasta sola.

Non parlava con nessuno se non con sua madre Nermin ma non voleva farla preoccupare quindi cercava di rimanere sempre sul vago, dicendo che a casa non c'erano problemi.
Avrebbe tanto voluto mantenere la sua amicizia con Emine, ma la sua decisione di seguire Faruk in questa nuova veste di amante la indisponeva oltre misura.
Non era gelosa di Faruk, era una storia passata da così tanto tempo e in fondo non lo aveva mai amato.
Emine invece lo amava. Glielo aveva confessato un giorno, erano passati molti mesi dopo la sua laurea prima che le due ragazze riprendessero i contatti. In verità era stata Emine a farsi viva un giorno, piangente alla sua porta.
Tutta l'amarezza per averle taciuto la sua storia con Faruk era svanita in un attimo, sebbene rimanesse una certa freddezza.
"Devo parlare con te Zeynep, ho bisogno di te".
Erano andate nella piccola veranda, "Faruk ti ha lasciato?" le aveva chiesto
"No, Faruk si sposa"
Zeynep non capiva "si sposa?"
"E' venuto da me dicendo che il padre gli ha combinato un matrimonio d'affari, sposa la figlia di un imprenditore molto ricco, una ragazza che pare sia destinata a lui da anni"
"Che bastardo. Mi dispiace Emine. Capisco che deve essere difficile per te, hai rinunciato alla tua famiglia per lui. Tua madre ti aspetta sempre lo sai? Sultan alla fine ti capirà e ti starà a fianco. Hai una famiglia."
L'amica l'aveva guardata con gli occhi pieni di lacrime "Mi ha detto che non è necessario che ci lasciamo, potrò avere la vita che ho sempre sognato, continueremo a vederci, avrò una mia casa...e... lui non ama quella..."
L'aveva interrotta "sei impazzita? Non starai pensando di accettare. Dovrai per tutta la vita nasconderti e tradirai i tuoi principi, i tuoi valori, Emine non farlo"
"Ma io lo amo"
Si può rinunciare ai propri principi per amore? Se l'era spesso chiesta.
"Emine lui non ti ama , se ti amasse non rinuncerebbe a te come tu non puoi rinunciare a lui. Ama i soldi più di quanto ami te. Ne sei consapevole?"
Emine aveva sospirato e si era asciugata gli occhi.
"Non sono venuta qui per discutere con te dell'amore di Faruk"
"Se hai già deciso di fare l'amante per sempre, perché sei venuta da me?" era curiosa .
"Sei un avvocato e sei mia amica o almeno spero che tu voglia ancora esserlo"
"Vuoi sapere se c'è un modo per farti tutelare in caso Faruk decida di lasciarti? Perchè in questo caso senza matrimonio lo sai...."
"No, lo so, senza matrimonio, non ci sono tutele...."
"Allora? per cosa?"
L'amica l'aveva guardata con una espressione ora decisa e risoluta "Non devo tutelare me stessa... aspetto suo figlio".
Le crollò il mondo addosso. "Un figlio? Come puoi aspettare un figlio da Faruk, come può sposare un'altra se aspetta un figlio da te....lui lo sa?".
"Sì è felicissimo, dice che non cambierà nulla, che quanto prima divorzierà da lei ma... ma io...."
"Ma tu non ti fidi e vuoi comunque stare con lui?"
L'amica annuì.
Le sembrava un incubo. Non era in grado in quel momento di ragionare.
"Come puoi venire da me adesso e chiedermi di aiutarti? Diventerai l'altra donna, quello che Meltem è stata per mia madre, che Benal è per mio marito...io non ce la faccio a pensare a te adesso."
"Ti prego Zeynep, ho solo te".

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