5 - Celal

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"Celal è sempre molto carino con noi" le disse la madre mentre si rilassavano nella loro suite al Gallia.
"Celal è innamorato di me, mamma"
"cosa? Io pensavo... che fossimo qui per ... come fai a dirlo?" Nermin era stupita, pensava che fossero lì per tutt'altro.
"Lascia perdere è meglio... finiamo questa cosa e poi potremo andarcene. E' meglio che tu non sappia altro".

Lei però sapeva, si ricordava benissimo tutto quello che era seguito al ritorno a casa di Benal. Certo i primi tempi erano stati quasi idilliaci, loro nella casa di Mehdi con Zeliha , Cemile e le ragazze e Benal nella sua casa con Mujigan che aiutava.
Sembrava tutto perfetto.
Poi Zeliha ebbe un nuovo infarto.
Capitò una sera mentre stavano pulendo dei fagiolini, era una di quelle attività che le piaceva fare quando era a casa, aiutare, sentirsi parte della famiglia. Davanti a lei parlavano lo stretto indispensabile del bambino, avevano rispetto della sua sensibilità.
La videro sbiancare e portare le mani al petto, poi svenne. Chiamarono l'ambulanza e avvertirono Mehdi che era ancora in officina.
Per fortuna era stato un attacco lieve, ma alla donna consigliarono un periodo di riposo assoluto.
Fu così che Mujigan tornò a casa, con la scusa che non voleva stare lontana da sua madre e fu così che nemmeno una settimana dopo arrivò Benal. Il bambino aveva un po' di febbre e lei doveva lavorare. Quindi lo portò lì.
Poi si trasferì nuovamente anche lei , questa volta nella camera di Mujigan a sua volta trasferitasi con Zeliha.

Il bambino guarì in fretta. Ma Benal rimase lì.
E con Benal e Mujigan di nuovo a casa con loro erano iniziati di nuovo le frecciatine, i dispetti, i pettegolezzi.
Con Mehdi i rapporti erano buoni si sforzavano di fare la loro vita, ma ogni volta che si mostravano affettuosi l'uno con l'altra in presenza della famiglia, Mujigan trovava il modo di rovinare tutto.
Era pesante per tutt'e due.

Una sera avevano deciso di andare a cena fuori da soli e poi al cinema. Erano piccole concessioni che si facevano quando la pressione su di loro diventava troppo forte.

Avevano scelto un piccolo ristorante sul lungomare, mangiarono pesce accompagnato da un vino leggero, parlando del più e del meno con tranquillità, forse facevano finta di essere una famiglia normale: Kybrit e i suoi successi scolastici, una gita da fare insieme, Yldiz che forse avrebbe fatto il servizio militare da lì a poco. Normalità. Tutto per sfuggire la pensiero ricorrente di Benal e di loro figlio.
Mehdi non le parlava quasi del bambino. Lei lo vedeva, certo, fra le braccia di Benal o delle zie. Zeliha lo adorava.
Era un bambino bellissimo e molto buono, era impossibile non amarlo.
Lei amava i bambini, aveva un senso di protezione molto forte con loro, ma non voleva affezionarsi troppo a Cemal, non voleva scaricare su di lui la tensione che Mujigan e Benal le procuravano.

Stavano decidendo se prendere un dessert quando una voce li salutò
"buonasera, abbiamo qui la famiglia felice".
Era Celal.
Mehdi aveva fatto finta di non sentire e non aveva degnato di uno sguardo l'uomo che allora si rivolse direttamente a Zeynep " Buonasera signora Zeynep, sempre più bella, a dispetto di un marito tanto scontroso."
Lei rimase zitta, gli occhi bassi.

"Cosa vuoi Celal? Non c'è niente per te qui. Vattene. Lasciaci in pace" la voce di Mehdi tradiva la rabbia repressa.
Celal aveva fatto come se Medhi non avesse parlato, non l'aveva degnato di uno sguardo e si era sempre rivolto a Zeynep "una donna tanto bella e intelligente, è una fortuna averla incontrata per te Mehdi. Ho visto anche il piccolo Cemal. Bel bambino e bel nome".
Mehdi era scattato in piedi.
In quel momento arrivò un cameriere con due porzioni di dessert molto invitanti
"Ecco signori il dessert".
"Non abbiamo ordinato nessun dessert" intervenne Zeynep.
"Lo offro io, vediamo se Medhi diventa più dolce, buonaserata" aveva detto Celal sorridendo e facendo un cenno con la testa di saluto, andandosene.

Mehdi era in silenzio il capo chino, la mano stingeva il suo tesbih .
"Andiamo Zeynep, faremo tardi al cinema".
"Se non vuoi non andiamo, davvero Mehdi".
Aveva alzato lo sguardo su di lei "Non curarti di lui, voleva solo infastidirci, non mi lascerò condizionare da quell'uomo. Andiamo".
Avevano seguito il film con distacco, da Mehdi arrivava una energia negativa, silenzioso, chiuso , distratto.
Erano tornati a casa in silenzio. Ed in silenzio avevano fatto l'amore con la solita dolcezza di sempre. Celal sembrava dimenticato.

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