Capitolo 8

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Mi sveglio urlando. Sono fradicia di sudore, il cuore che va a mille, gli occhi fuori dalle orbite. Mi guardo intorno: John ha frenato bruscamente e, come gli altri, mi fissa. Root si sta massaggiando l'orecchio.
«Vuoi rovinarmi l'udito?» dice.
«Scusa. Ho bisogno di uscire un attimo» rispondo aprendo lo sportello e uscendo. Accipicchia. L'aria del crepuscolo mi riempie i polmoni. Respirò profondamente. Dovrebbe fare freddo ma io sento caldo. Incubi. Da quando mi avevano torturati ne avevi a flotte. Avevo provato ad uscirne ma non ci riuscivo. Non funzionava niente. Quando mi succedeva uscivo e andavo a correre. Root esce dalla macchina e mi si affianca.
«Che pensi?»
«Che ho bisogno di correre.»
«Ti accompagno.» La guardo. «Sul serio! Sono nervosa e ho bisogno di correre» continua. Apre lo sportello del passeggero e dice agli altri che li raggiungiamo a piedi. Iniziamo a correre.
«Cosa hai sognato?»
«Morte, come al solito.»
«Tiri degli urli spaventosi, lo sai?» Accellero. Root mi affianca.
«Lo so. Ho provato di tutto, non riesco a smettere di farli.»
«Forse hai bisogno che finisca tutto per tornare a sognare.»
«O forse ho bisogno di sapere che siete la mia famiglia.» Silenzio.
«Come possiamo essere la tua famiglia se a volte diffidiamo fra di noi?»
«Dovrei farvi un corso di fiducia a tutti quanti» scherzo. La sento sorridere.
«Possiamo vincerla questa guerra?»
«Sì. O forse. Non prevedo il futuro, Root, ma so che se rimaniamo uniti e agiamo con prudenza avremo delle buone possibilità di farcela. Noi abbiamo sottovalutato Samaritan ma Samaritan ha sottovalutato la Macchina. Come ti senti tu da quando non ti parla più?»
«Triste. Mi sussurra ma non è la stessa cosa» dice e vedo il suo sorriso spegnersi.
«Ci sono io. Se vuoi ti posso parlare all'infinito» ironizzo. Spero che sorrida di nuovo. Sia lei che Shaw hanno un sorriso talmente bello che non capisco perché lo usano così poco. Le mie aspettative non vengono deluse.
«Allora» dice.
«Allora cosa?»
«È nato prima l'uovo o la gallina?»
«È come chiedere se Shaw ama più mangiare o sparare alle persone» dico. Poi aggiungo: «Shh potrebbe sentirci!» e scoppiamo a ridere. È una cosa molto cool il fatto che da quando sono arrivata io ridano di più. Sono un gas esilarante fatto persona. Yeah.
«E se vi dicessi che è così?» dice Shaw. Sia io che Root smettiamo di ridere.
«Tesoro ma che sorpresa» dice Root. Io soffoco la risata che sto per emettere. Giuro che sto per strozzarmi. Inizio a tossire ripetutamente.
«Dicevamo solo cose belle» ci difendo.
«Per penitenza mi regalate una pistola è una pizza gigante» ci rimprovera.
«Solo quando mi rispondi a questa domanda: è nato prima l'uovo o la gallina?» A quel punto io e Root scoppiamo di nuovo a ridere.
«Vuoi davvero farti ammazzare?» chiede Root ma io non rispondo perché sono impegnata a ridere.
«Mi chiedo se un giorno non inizierete a deporre uova voi due.»
«Shaw è una battuta non pessima, di più» dico.
Continuiamo a correre fino a quando non raggiungiamo la villetta in periferia. Tecnicamente dovrei essere stanca e sembrare una balena arenata che muore per asfissia (ANCHE SE NON HA NESSUN SENSO!) e invece mi sento in forma perfetta. Non mi fanno neanche male le gambe. Veramente ho solo sete. L'acqua è potabile perciò riempio un bicchiere di acqua e lo bevo tutto in un sorso. Ognuno di noi occupa una stanza. Io ritorno nella mia. È rimasta come prima: le pareti blu notte, la scrivania circondata da mobili, il letto a due piazze, la sedia enorme e girevole e la chitarra ancora nella sua custodia. Ci dedichiamo alle pulizie perché la casa è praticamente fatta, all'interno, di polvere. Finiamo verso tardi. Ordino due pizze. Shaw appare in cucina.
«Ehi grande capo degli scarafaggi» la saluto.
«Ehi piccolo capo delle battute demenziali e pericolose» ribatte.
«Sei solo invidiosa del mio senso dell'umorismo, Shaw.»
«Chiamiamo gli altri?»
«Sì. ALTRI VENITE È PRONTA LA CENA!»
Tutti arrivano in cucina e si siedono sugli sgabelli dell'isola centrale di marmo. John, Harold e Root ammettono di avere molta fame. Ho preso due pizze così le metto al centro. Vedo Shaw che storce il naso.
«Keep Calm Shaw.» Suona il campanello. Apro la porta e pago il fattorino. Torno in cucina e Poggio due scatole enormi.
«Vieni» dico rivolta a Shaw.
«Perché?» Apro le scatole. I suoi occhi si illuminano: due mega pizze di cui una super farcita.
«Io ti stimo» mi dice Shaw buttandosi a capofitto sulla pizza farcita. Sorrido soddisfatta. Assomiglia a Dee-Dee di Oggy e i maledetti scarafaggi. Quello che mangia un sacco. Il pensiero mi fa scappare una risata che tengo pero ben nascosta.
«Che schifo ragazze» commenta John.
«Ma stai zitto» lo rimprovero io.
«Io ho fame. E fidati sono meglio con la pancia piena» lo zittisce Shaw.
«E non vorremmo che succedessero tragici incidenti con la tua testa, John» dico inghiottendo un pezzo di pizza.
«Il suo senso dell'umorismo è smisurato, signorina Connor» dice Harold sorridendo.
«Oh grazie caro» rispondo.
«C'è troppo silenzio» dice Root. Si alza e accende un vecchio stereo.
«Questa canzone fa schifo» dice Shaw con un pezzo di pizza in bocca e un altro in mano. Mi alzo e metto una canzone diversa. Non quelle canzoni tunz tunz ma simile.
«Ecco questa è di gran lunga migliore» afferma John.
È l'ora della vendetta!
«Arrivo subito» gli avviso. Chiudo la porta che porta (yuuh il gioco di parole) alla cucina e alzo al massimo il volume. La musica sembra esplodere nella stanza. Stoppo la musica.
«Ora vomito» dice Shaw. Apro la porta.
«La vendetta è un piatto che va servito...» inizio.
«Freddo» mi interrompe Root credendo di avermi fregata.
«Tecnicamente sarebbe così ma io stavo per dire con la pizza.» Sono malefica.
«Vieni a mangiare ragazzina.» Non me lo faccio dire due volte. Ora si che ho fame.
*Spazio autrice*
Yeeeeee evviva la pizza di Shaaaw! *.* No okay sto male. Ihihihih sto fatto dell'uovo e della gallina ce l'ho legato al dito. O al cervello decidete voi. Comunque stima per Shaw. In sta ff sembra che le abbia dato il super udito. Mah. Cmq (odio scriverlo ma fa ridere sembra una qualche strana e obsoleta tipologia di misura) sorratemi se il capitolo è corto ma spero che nella sua brevezzitudine e scemunità vi abbia fatto piacere leggerlo e vi abbia fatto sputare i polmoni dal ridere.
Zao zao
Eleonora.

Person Of Interest-Skylar Connor [In correzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora