Il fatto di essere in vita è spaventoso -prima parte-

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E fa paura

la mia vita con te

Amore mio

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Al suo risveglio, quella mattina, JungKook sentiva la voglia di coprirsi, i suoi amici, conoscendo la sua fissazione di avere sempre la stanza fresca, gli avevano lasciato la portafinestra del balcone socchiusa ma l'aria pungente di Ottobre iniziava a farsi sentire ed il moro avendo anche l'abitudine di dormire seminudo cominciava ad avvertire il freddo. La luce del sole non lo aveva ancora raggiunto e questo poteva voler dire solo due cose, uno, che la giornata sarebbe stata uggiosa, oppure, due, che fosse ancora troppo presto per alzarsi. JungKook provò a muoversi per tirare su le coperte ed il lenzuolo che, a causa dei continui movimenti notturni, erano finiti sui suoi piedi ma sentì subito una fitta alle costole che non solo gli ricordò gli avvenimenti della sera precedente ma lo bloccò quasi senza fiato costringendolo all'immobilità.

Imprecò a denti stretti per poi sdraiarsi completamente sul materasso, braccia e gambe distese per sentire meno possibile il dolore, si ritrovò così a fissare immobile il soffitto pensando a tutte le conseguenze che sarebbero scaturite dai tanti lividi che aveva sul corpo, a lavoro non avrebbe potuto servire ai tavoli in quelle condizioni e se non fosse migliorato in fretta anche il suo lavoro da modello per l'insegnante d'arte sarebbe andato in fumo, fece un sorriso amaro perché non era la prima volta che JungKook si ritrovava a fare i conti con il suo corpo martoriato che gli richiedeva un nuovo inizio e l'accettazione dell'ineluttabilità della vita. Quando la vista cominciò ad appannarsi si rese conto che gli occhi gli si erano riempiti di lacrime, li chiuse, facendo scivolare quelle inutili goccioline di acqua salata sulle guance, «Solo due minuti», si disse, «Piangerò solo due minuti e dopo mi rimetterò in piedi e ricomincerò ad essere forte», e così fece, si concesse due minuti di disperazione per poi rialzarsi, lentamente, dal letto e dirigersi verso il bagno, era inutile procrastinare il momento del risveglio, non avrebbe comunque dormito continuando a pensare a cosa sarebbe stato necessario fare per rimediare al casino che gli era successo la sera precedente.

Quando si spogliò perse dieci minuti a controllare le condizioni del suo corpo, aveva il labbro spaccato, per il quale c'era poco da fare ed un piccolo livido violaceo sulla fronte che fortunatamente avrebbe potuto nascondere grazie alla frangetta. La parte messa peggio era il torace, aveva il torso ricoperto di escoriazioni dovute alle suole delle scarpe e molti lividi alcuni dei quali facevano un po' paura solo a guardarli, JiMin la sera precedente squadrandolo si era messo a piangere e né lui né HoSeok erano riusciti a tranquillizzarlo. Non aveva voglia di coccolarsi o di risvegliare i muscoli indolenziti così aprì il getto di acqua fredda e vi si immerse senza pensarci troppo, i capelli, non appena si furono bagnati, gli caddero sulla fronte coprendogli gli occhi, le gote, il naso e quasi le labbra, forse il suo hyung aveva ragione erano diventati troppo lunghi e ingestibili, al pensiero di YoonGi che lo prendeva in giro fece un piccolo sorriso che scomparve subito dal suo volto quando sentì aprirsi la porta del bagno, con un gesto veloce si circondò la vita con un asciugamano per non mostrare lo strazio che era diventato il suo corpo.

«Cazzo hyung, mi hai fatto prendere un colpo», disse con un tono di voce tra il sorpreso e l'alterato, «Cosa ci fai ancora in giro per casa? Dovresti già dormire». Anche YoonGi era rimasto confuso nel trovare il bagno occupato a quell'ora del mattino, solitamente quando lui tornava dal suo lavoro notturno nessuno era già sveglio e non tardò a discolparsi, «Cosa ci fai tu sveglio a quest'ora JungKook-ah? Sono le sei del mattino dovresti ancora dormire», YoonGi avrebbe voluto prenderlo ancora un po' in giro, chiedergli se avesse fatto un brutto sogno, se avesse bisogno di una ninna nanna ma quando lo guardò meglio e vide i segni che quel piccolo asciugamano non aveva potuto coprire si ricordò del resoconto che la sera precedente JiMin gli aveva fatto per messaggio cambiando subito espressione. Aveva passato tutta la notte pensando al suo amico ed a quanto sarebbe voluto scappare dal negozio per accertarsi delle sue condizioni di salute ma adesso che JungKook aveva perso i soldi della retta non gli era sembrato il caso di perdere anche lui il lavoro.

표류 Pyolyu - Andando Alla DerivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora