Qual è il mio significato -prima parte-

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Euforia è

Illusione, realtà

E sei anche tu

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Quando le sveglie di entrambi i ragazzi suonarono quella mattina, segnavano le sette in punto. JungKook, sopportando poco il rumore squillante e ripetuto di quell'aggeggio, la spense subito per alzarsi e chiudersi in bagno per fare una doccia senza dare fastidio a nessuno. TaeHyung al contrario la spense per fiondarsi nuovamente sotto le coperte visto che aver portato fuori anche solo un braccio per spegnerla gli aveva procurato dei brividi di freddo in tutto il corpo, quando riaprì gli occhi era in un ritardo mostruoso.

JungKook fece colazione insieme ai suoi amici ripetendo la lezione di giapponese, sicuramente sarebbe stato interrogato, e quando il moro aveva quella strana sensazione in testa, difficilmente si sbagliava. Quando furono pronti per uscire JungKook mandò avanti JiMin per avere il tempo di passare a prendere TaeHyung senza lo sguardo severo dell'amico ma questa premura non lo risparmiò da quell'occhiata compassata, «Che c'è? Mi hai detto di non stargli troppo vicino a scuola», JiMin scosse la testa senza dire una parola, «¨Che faccia di culo!¨», e si avviò verso la fermata da solo.

Quando sentì bussare alla porta TaeHyung, ancora in panico per essersi svegliato troppo tardi, si affrettò ad aprire con un grande sorriso sul volto nascosto però dal toast che aveva tra i denti. Indossava i soliti occhiali che usava quando non aveva tempo per mettere le lenti a contatto e che gli davano quell'aria da nerd che il moro amava tanto perché a differenza di tutti gli altri uomini che si scopava, TaeHyung sembrava così puro. Non voleva perdere o far perdere il bus, così stava indossando di corsa il suo cappotto caldo e comodo ma ci si impigliò quando si accorse che aveva già messo a tracolla la borsa con i libri, «Hyung, hyung, calmati abbiamo ancora tempo», gli prese il toast che teneva tra le labbra e si fece lasciare la borsa, «Indossa il tuo cappotto», lo aspettò guardandolo con curiosità, gli porse la tracolla e dopo avergli dato un piccolo morso gli restituì anche il pezzo di pane e marmellata, «Fragola?!», fece una smorfia quasi disgustata, quel sapore dolciastro e chimico non gli era mai piaciuto. TaeHyung adesso più che mai aveva voglia di mangiare ciò che era stato toccato dalle labbra del più piccolo e cominciò a morderlo con fare compiaciuto, dirigendosi verso l'uscita, ma si fermò subito quando si accorse che il moro non lo stava seguendo ma piuttosto si era immobilizzato sulla soglia cominciando a ridere come un pazzo.

«Cosa?», JungKook, continuando a ridere gli indicò i piedi con un dito, «Capisco la tua mania di camminare scalzo ma credo che tu debba indossare le scarpe per andare in strada hyung», TaeHyung lasciò ancora una volta il pane e lo zaino al più piccolo ed imprecando tornò dentro casa per indossarle. Quando ebbe finito sentì la mano forte e sicura del moro trascinarlo giù per le scale, «JungKook-ah, così muoio. Avevi detto che avevamo ancora tempo», il maknae non si fermò, perché davvero erano in ritardo ma si voltò leggermente per sorridergli così che l'altro non si sentisse rimproverato dalle sue parole, «Si TaeTae ma questo era prima che tu tentassi di uscire di casa scalzo come un barbone. Corri hyung!».

"TaeTae", era così che lo aveva chiamato e all'idea che tra loro fosse arrivato il momento dei nomignoli affettuosi lo fece sorridere come uno stupido. Stupido, felice e speciale. Grazie alla lentezza con la quale JiMin ci stava salendo non persero il bus, l'amico sapeva che i due si sarebbero voluti sedere vicini così quando vide un posto libero davanti ad altri due completamente vuoti vi prese posto per stargli comunque vicino, anche se in verità odiava sedere accanto a dei completi estranei. JungKook non si lasciò sfuggire il gesto gentile dell'amico e quando gli fu di fianco si chinò per ringraziarlo, fece cenno a TaeHyung di sedersi dal lato del finestrino così che non avrebbe lasciato completamente solo il rosa, anche al moro era noto il disagio e la paura che il maggiore provava a stare vicino a persone sconosciute, nei locali non andava neanche da solo in bagno.

표류 Pyolyu - Andando Alla DerivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora