Qual è il mio significato -seconda parte-

328 41 51
                                    

Anche un ombra

Necessita della sua

Luce, e sei tu

.

.

.

.

Quando passò accanto a JungKook, TaeHyung avvicinò la fotografia al bordo del banco per permettere al maggiore di prenderla senza problemi, ma quando quest'ultimo gli fu a portata di mano il moro lo afferrò per il polso tirandolo lievemente verso di lui per canticchiargli, all'orecchio, le parole della canzone che avevano sentito proprio quella mattina mentre si recavano al parco e che il maggiore aveva usato come titolo per la fotografia,

«Neoneun nae salm-e dasi tteun haesbij

eolin sijeol nae kkumdeul-ui jaelim

moleugess-eo i gamjeong-i mwonji

hogsi yeogido kkum sog-ingeonji

kkum-eun samag-ui puleun singilu»

"Sei il sole che è risorto nella mia vita

il ritorno dei miei sogni di gioventù

non so cosa sia questa sensazione

se tutto questo è un sogno

quel sogno è come un'oasi"

«Quindi hyung sono un'ombra immortalata per sempre nella tua oasi?», il cuore di TaeHyung perse un battito, la voce di JungKook non poteva essere ignorata, quando cantava era come miele, ma quelle parole lo avevano colpito ancora di più, Lui si ricordava. «No Kook-ie, tu sei l'oasi», ebbe paura a pronunciare quelle parole eppure lo fece perché erano la pura verità, Jeon JungKook era quell'oasi, quell'euforia che ti prende quando un'emozione nuova ti coglie all'improvviso e ti sopraffà non lasciandoti neanche la possibilità di respirare. Il minore avrebbe voluto tenere stretto a sé quel braccio, quel ragazzo, inebriarsi del suo profumo e del suono delle sue parole fino ad imprimerli per sempre nella sua mente e nel cuore ma la voce dell'insegnante lo richiamò all'ordine. «Jeon, tocca a te. È da ieri che non vedo l'ora di parlare della sua foto».

«Posso mostrare il tuo scatto al resto della classe JungKook-ssi?», non aveva nulla di cui vergognarsi ed infatti aveva mostrato quell'immagine al professore senza alcun problema, l'uomo non insegnava stabilmente nella loro università, faceva solo dei corsi settimanali per poi trasferirsi ancora ed ancora e quindi non avrebbe avuto molti contatti con BoGum né con chiunque altro ma non poteva permettere che la fotografia venisse mostrata alla classe, a quella massa di avvoltoi che non ci avrebbero pensato più di una volta a masticare e sputare quello che entrambi avevano costruito. «No!», il tono era perentorio e sicuro, nessuno avrebbe pensato mai di controbattere, «Me lo aspettavo e mi dispiace perché è una delle più belle foto che io abbia mai visto in tutti questi anni che faccio questo corso in giro per le università di Seul», JungKook si inchinò per ringraziare di quel complimento e poi si alzò lasciando indietro TaeHyung che rimase paralizzato dalla notizia che non avrebbe visto la foto del minore. Glielo aveva promesso ma forse non avrebbe dovuto credere alle promesse di JungKook. Era quella una piccola vendetta per essere stato scostante quella mattina?

Quando fu vicino al professore e si chinò per ascoltare ciò che l'uomo aveva da dirgli rimase di stucco sentendo quali furono le sue prime parole, «Immaginavo che non avresti acconsentito a farla vedere ma cerca di stare attento, Park BoGum non è stupido», JungKook sorrise, non voleva farsi vedere preoccupato o cedere lì davanti a tutti. «Sappi che mi hai sorpreso in molti punti ragazzo, la scelta del bianco e nero, il tipo di carta che hai usato, Hahnemuhle¹, non me lo aspettavo da un ragazzo giovane come te, sei stato in grado di creare dei contrasti ancora più brillanti e nonostante l'uso di una carta opaca hai ottenuto un gamut² di largo spettro, non è facile avere una conoscenza così accurata della luce, sono proprio fiero del lavoro che hai svolto, sia per la bellezza della composizione, nel senso artistico del termine, sia per la tecnica. Dovresti davvero pensare di farne un lavoro per il tuo futuro», gli occhi di JungKook si riempirono di orgoglio, in quel momento avrebbe voluto far vedere al mondo intero quale fosse l'immagine che si stava meritando tutti quei complimenti ma strinse i pugni e si limitò a ringraziare con il viso adornato da uno dei sorrisi più belli e sinceri che TaeHyung avesse mai visto, tanto che ne fu inevitabilmente geloso, avrebbe voluto essere stato lui a far nascere un simile sentimento nel cuore del maknae.

표류 Pyolyu - Andando Alla DerivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora