Io e lui

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Suga: Lo so che non credi in te stessa, e che magari non cambierà nulla se te lo dico ma seconde ne sei bellissima. E non sono l'unico a pensarlo.

[T/n]: Suga... ci hanno provato in molti, non credo che cambierò così in fretta.

L'albino sorrise scuotendo la testa in segno di negazione. Non mi credeva? Ma era vero, in quanti prima di lui avevano provato a farmi cambiare idea su me stessa? Tanaka, Noya, Kags, Sho e tutti gli altri della squadra Karasuno, Nekoma, Bokuto, Akashi, gli altri ragazzi. Insomma, tutti.

Suga: Fai provare anche me, okay?

Mi sussurrò portando una mano sulla guancia e accarezzandomela con la punta delle dita.
Chiusi gli occhi cercando di godermi al massimo quel momento di dolcezza in cui ero. Anche se da quando ero in compagnia di Suga ne ricevevo molti non ero ancora abituata ad essere al centro dell'attenzione di qualcuno.

Suga: Te l'ho già detto che mi piaci, tanto, tantissimo?

Diventai totalmente rossa ma non aprii gli occhi. Cercavo di non agitarmi troppo, ma era già la seconda volta che me lo diceva e non riuscivo a non imbarazzarmi.

[T/n]: Si... me lo hai già detto

Suga: E tu ci credi?

Scossi appena la testa. Non riuscivo a crederci, non ci credevo.

Suga: Apri gli occhi. Per favore [t/n], guardami negli occhi.

Feci come mi aveva chiesto e cercai di guardare tutto tranne che lui. Non che non volessi ma in quel momento non sarei riuscita ad avere un contatto visivo con lui.

Eppure Koshi non era dello stesso avviso. Mi prese il mento tra le dita e fece incrociare i nostri sguardi. Non si spostò per qualche secondo senza nemmeno dire una parola. Semplicemente mi guardava negli occhi e stava in silenzio.

Suga: Se Te lo dico mentre mi guardi negli occhi mi credi?

[T/n]: Forse

Suga: Tu, [t/n] [t/c], mi piaci.

Forse potevo crederci, forse potevo fidarmi di lui. Ma sarebbe stato giusto dirgli che anche a me piaceva? Lui sarebbe stato d'accordo che anche io provavo qualcosa per lui?

Suga: Io ti piaccio?

[T/n]: Non Sai quanto...

Vidi un sorriso incredibilmente luminoso apparirgli sulle labbra mentre mi prendeva le mani e se le rimetteva sulle spalle. Ridacchiai e gli accarezzai le spalle e il collo, arrivando fino all'attaccatura dei suoi capelli e fino ad accarezzargli i capelli.

Suga: Lo so che ti ho già baciata prima ma non voglio che ti sembri che ci abbia preso troppo gusto, anche se adoro baciarti. Quindi te lo chiedo, posso...?

Non lo lasciai finire e, preso il coraggio non so Dove, mi avvicinai al suo viso. Gli appoggiai le mie mani sulle guance e lo baciai. Lo baciai in maniera dolce, cercando di dirgli tutto con quello.

E a quanto pareva lui lo capì. Con una leggera flessione delle gambe mi prese in braccio, passando le sue braccia sotto alle mie gambe. Mi aggrappai ai suoi fianchi mentre lui indietreggiava fino a quando non mi ritrovai con la schiena contro al muro.

Sentii la sua lingua passare sulle mie labbra chiedendo l'accesso. Ero quasi indecisa se ero davvero pronta per tutto quello ma decisi di mandare a quel paese i miei pensieri e i miei problemi e godermi il momento.

Gli lasciai libero accesso a me e ai miei pensieri. Ormai c'era solo lui, lui con le sue labbra, lui con le sue mani che mi accarezzavano i fianchi, lui con il suo bacio per nulla casto ma estremamente dolce. Lui, solo lui.

Si inizia con un solo passoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora