Aiuti

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Uno, due, tre soli squilli e Daichi mi rispose, come se mi stesse quasi aspettando.

~al telefono:

Daichi: Hey Bimba

[T/n]: Ciao Daichi, come stai? Ieri mancavi ad allenamento e mi sono preoccupata un po'

Daichi: Si stavo un po' male. Ma ora sto bene grazie dell'interessamento

[T/n]: Okay. Senti posso farti una domanda, su Suga

Passarono un paio di secondi di silenzio e poi sentii un leggero sospiro da parte del ragazzo. Perchè erano tutti così strani quando ponevo quella domanda?

Daichi: Dimmi tutto

[T/n]: S-Senti... quali sono le cose che gli piacciono di più? Nel senso, come cibo o cavolate varie

Daichi: Perchè chiedi questo?

[T/n]: Vorrei aiutarlo in un qualche modo, qualsiasi modo.

~semi Daichi pov:

Non potevo saperlo ma in quel momento a Daichi era spuntato un sorriso incredibilmente solare sul volto. Era sicuro che della mia preoccupazione perchè era il mio carattere ma non credeva fino a questo punto.

Suga aveva fatto bene ad innamorarsi di una persona così, anche se lui in quel momento non ne era convinto. Ma era davvero così.

~al telefono:

Daichi: sei fantastica sai?

[T/n]: Ma allora perchè nessuno mi dice cosa succede a Suga?

Daichi: Non ti devi preoccupa...

[T/n]: Si che mi preoccupo! E non dirmi di non farlo

Daichi rimase in silenzio. Gli avevo praticamente urlato contro l'ultima frase, anche se lui non centrava molto. Ma in quel momento avevo bisogno di un aiuto vero.

Dopo quelle urla le lacrime iniziarono a scendere imponentemente sulle mie guance.

Mi sedetti su una panchina che mi ero ritrovata di fianco, non sapevo nemmeno come in quel poco tempo ero finita in un posto isolato di un parco che in quel momento non riconoscevo.

Mi sciolsi in singhiozzi rimanendo in chiamata con Daichi. Continuavo a pensare a come se nessuno mi diceva niente era perchè era colpa mia e erano solo tutto troppo gentili e pacati per dirmelo in faccia.

Daichi: [T/n]... non piangere...

[T/n]: C-Come potrei... non farlo? D-Dimmi che... che non è c-colpa mia

Daichi: No bimba non è colpa tua. Non lo è mai stato e sai perchè? Perchè non sei tu a decidere quello che sente lui

[T/n]: Ora voglio solo aiutarlo... dimmi come Daichi, dimmi cosa lo potrebbe tirare su di morale almeno un po'

Il moro si prese qualche secondo e sorrise nuovamente pensando a quanto ti risultassi perfetta ovunque e in qualsiasi situazione. E anche in quel momento, tu stavi male te lo si sentiva dalla voce, eppure stavi cercando in tutti i modi di trovare una soluzione non per te ma per Suga.

Daichi: Cose dolci. Lui ama le cose dolci e così lo tirerai su di sicuro.

Mi alzai di scatto dalla panchina e ringraziai il mio amico per poi chiudere la chiamata e mettermi a correre verso il negozio meglio fornito di dolci, nonché quello del coach della nostra squadra. Magari poi sarei anche riuscita a farmi regalare qualcosina.

Entrai continuando a correre e in pochi passi mi ritrovai davanti agli scaffali dei dolci. Mi misi a cercare i dolci più buoni e quelli più carini esteticamente nel minor tempo possibile.
Improvvisamente però qualcuno mi mise una mano sulla spalla.

Si inizia con un solo passoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora