Vero primo bacio

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Fu il mio primo bacio, ed era stato a dir poco la cosa più fantastica che mi fosse mai successa. O meglio, la seconda perchè la prima era stata conoscerlo.

Eppure, nonostante tutto avevo paura che non fosse vero. Non che non mi fidassi di Suga ma... beh ero io.

Perchè mai lui, una persona così perfetta sotto ogni punto di vista, si sarebbe innamorato di me? Chi mai si sarebbe innamorato di una come me, con tutti i miei problemi e preoccupazioni, con io che non ero minimamente una persona decente sia come carattere che come fisico, con me che avevo sempre paura di non essere all'altezza delle situazioni.

Perchè io ero un casino unico. Mi vedevo totalmente sbagliata e probabilmente era davvero così.

Chissà perchè le persone più vicine a me come famigliari erano infelici. Prendiamo mia madre ad esempio: inizialmente mi voleva, voleva una figlia con cui passare il tempo e con cui avere dei bei momenti. Poi mio padre ci lasciò, decise che una ragazza di quindici anni più giovane era migliore della sua vera moglie, e ci lasciò.

Non che fosse un vero problema, dato che io nemmeno me lo ricordavo ma da allora mia madre era cambiata. Avevamo iniziato a non parlare più di niente, a non interagire se non per le minime cose e a non calcolarci più. Non ci odiavamo, almeno credo, ma non le importava più di me.

Ed era da qui che tutte le mie paure arrivavano. Non ero stata all'altezza di essere la figlia che mia madre voleva, non ero stata abbastanza forte da cambiare le cose. E avevo paura.

Paura che lui fosse stato obbligato a fare tutto quello, o che su pentisse e che capisse in quale guaio si fosse appena cacciato. Perchè lo avrebbe fatto, prima o dopo avrebbe capito il problema che ero.

Ma in quel preciso momento, sentirlo così vicino, sentire le sue labbra sulle mie era una cosa così reale e vera da parte sua. Come se tutto quello per lui fosse una cosa importante, come se davvero lo avesse fatto con il cuore.

Ci staccammo poco dopo, il contatto durò solo un paio di secondi ma che a me parvero infinitamente belli. Mi ero sentita accettata per una volta, non mi sentivo troppo fuori posto.

Ma lui si staccò. Ecco... ero stata un casino. Il mio primo bacio, voleva dire che mai lo avevo fatto prima e non avendo mai baciato ero totalmente inesperta e impacciata. Capitemi, apparte l'aver letto una marea di storie d'amore in cui i due si amavano dal principio non sapevo altro.

Eppure lui rimase con le mani sui miei fianchi a stringerli con possessione, i suoi occhi nei miei e poggió la fronte alla mia. Rimase a guardarmi, mentre io mi specchiavo nelle sue iridi nocciola. Nelle sue fantastiche iridi.

Mi guardava come se volesse leggermi nella mente, non con malizia ma quasi se volesse capire a cosa pensavo per aiutarmi.

Suga: A cosa pensi?

Chiese per l'appunto.

[T/n]: C-Cosa?

Lui fece un mini sorriso e il suo sguardo si addolcì incredibilmente. Com'era possibile che fosse così dolce anche in un momento simile?

Suga: Vedo le rotelle girare, a cosa pensi?

[T/n]: Perchè lo hai fatto? Perchè mi hai... baciata?

Lui fece risalire le mani dai fianchi alle braccia, dalle spalle al mio collo fino ad accarezzarmi le guance con la punta delle dita. Quasi avesse paura di farmi male.

Suga: Sei come un piccolo cristallo. È piccolo ma bellissimo per chi sa guardarlo a fondo. È fragile, ma al contempo è forse la cosa più solida e forte che ci sia nell'universo. Hai paura, lo so che l'hai, costantemente. Vivi con questa ansia di non essere all'altezza delle situazioni ma è anche questo che mi attira di te. Il fatto di volerti aiutare a sentirti bene con te stessa e con gli altri. Voglio che tu capisca quanto ti sia importante nella vita di alcune persone, come la mia ad esempio.

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