I ragazzi

1.3K 85 18
                                    

Verso mezzogiorno uscimmo dal locale per avviarci verso il posto che aveva scelto Kuroo per pranzo. Anche li senza dare indizi su Dove saremmo andati, ma vedendo il primo bar mi fidavo della sua scelta. Forse non era così male ad organizzare le uscita.

Prendemmo nuovamente l'autobus chiacchierando un po' di tutto e dopo altri venti minuti arrivammo alla nostra fermata. Cavolo avevano passato più tempo a chiedermi cose su di me che a dire qualsiasi altra cosa, ormai sapevano tutto della me di adesso. Perchè non mi sentivo ancora pronta a raccontare del bullismo subito in precedenza.

Era una fermata in centro città, vicino alla stazione. Come se volessero andare in un fast food o una roba simile, tipo un negozietto di panini.

E infatti fu proprio la prima opzione. Ecco, non dovevo fidarmi poi così tanto. Okay il posto di prima era più che carino ma ora voleva davvero mangiare un semplicissimo panino?

Arrivammo davanti al Mc Donald's e io mi fermai con un sopracciglio alzato. Kuroo si voltò verso di me e mi guardò altrettanto sorpreso, come se da me si aspettasse un po' più di sostegno. E glielo avrei anche dato se non avesse portato una ragazza a dieta al Mc.

Kuroo: [t/c] tutto okay?

[T/n]: si ma... davvero volete mangiare qui?

I ragazzi mi guardarono come se avessi appena detto la cosa più strana del mondo. Iniziai a sentirmi a disagio e mi torturai le mani sfregandole assieme. Io ero a dieta, non toccavo cibi così grassi dal paleolitico e ora mi toccava fare le figure del cavolo davanti a persone appena conosciute mangiando poco niente mentre loro si sarebbero affogati nei panini.

Poi però scoppiarono tutti a ridere, tutti apparte Akashi e Iwaizumi ma ci avevo fatto l'abitudine ormai, e Bokuto mi strinse in un abbraccio, quasi avesse capito il mio stato d'animo. Ed era possibile visto i miei tic nervosi.

Bokuto: Tranquilla gufetta. E si andiamo a mangiare li, davvero

Mi sentii le guance andare a fuoco per il nomignolo che mi aveva appena dato. Come potevo essere tranquilla se tu mi dai dei soprannomi così carini ma che non si adattano a me?!

Il ragazzo sorrise dalla mia reazione e si staccò dall'abbraccio ma mantenendo sempre il suo braccio attorno alle mie spalle come a volermi infondere sicurezza o a proteggermi.

Oikawa: Gufetta? Da quando cosi tanta dolcezza da parte tua Bokuto?

Il ragazzo dai capelli bianchi e neri lo fulminò con le sguardo, mise il broncio, quello che mettono i bambini piccoli, e mi strinse di più a se.

Bokuto: Da quando voglio bene a [t/c]

Sorrisi e finalmente ci avviammo all'interno della struttura. Molto probabilmente eravamo rimasti cinque minuti a fissarci l'un l'altro davanti alla porta. Bokuto rimase incollato a me come se fosse il mio ragazzo geloso e mio avevo le guance perennemente in fiamme. Si mi imbarazzavo con poco, troppo poco per i miei gusti.

Dopo dieci minuti riuscimmo ad arrivare alle casse e ordinare qualcosa. Inizialmente volevo solo prendere dell'insalata ma Oikawa e Kuroo iniziarono a fare scenate e a dirmi continuamente che non dovevo preoccuparmi perchè ero bella così e che dovevo prendere qualcosa di buono come una persona normale.

Kuroo: [T/c]! [T/c] muoviti a prendere qualcosa prima che ordini io per te!

Gli piazzai le mani sulla bocca e cercai di mutarlo in un qualche modo. Non mi piaceva la figura che ci stava facendo fare in un luogo pubblico, in più per colpa mia.

[T/n]: Stai zitto per favore! Okay prendo un hamburger normale ma solo se te ne stai zitto un po'!

Anche perchè se avessi fatto scegliere a lui mi sarei ritrovata un mare e mezzo di cibo davanti, e non ci tenevo molto a morire così. Preferivo morire felicemente tra le braccia di qualcuno. Magari qualcuno dai capelli grigi e gli occhi marroni.

Si inizia con un solo passoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora