Louis' pov
Aprii gli occhi lentamente, mi guardai intorno e provai ad alzare la testa dal cuscino morbido su cui era poggiata ma la sentii subito troppo pesante.
Spostai lo sguardo sulle pareti della stanza ed in seguito sull'arredamento, era tremendamente vuota e monotona.
Notai che su quella che doveva essere la scrivania della camera era stato posato il mio telefono. Non potevo avvicinarmici, non avevo abbastanza forze, ma forse era meglio così.
Sapevo che il mio primo pensiero quando avrei avuto l'oggetto in mano sarebbe stato quello di avvisare Harry che stavo bene nel caso in cui si fosse preoccupato della mia assenza, ma non potevo. Non potevo parlare ad Harry, me lo ero vietato. Pensavo che tutto quello fosse sbagliato, insomma era uno dei miei pochi veri amici. Non mi era mai piaciuto nessuno e non avevo mai provato nessuna attrazione prima, percui perchè doveva essere diverso con lui? Di sicuro mi sbagliavo quando pensavo che mi piacesse e che amassi la sensazione delle sue labbra sulle mie. E poi cosa avrebbe pensato la gente? E mia madre? Se avessi perso tutti i miei amici? Avevo sempre saputo che mi piacessero i ragazzi ma l'avevo ammesso pubblicamente solo ad Harry ed Eleanor.
Una parte della mia testa si chiese se Harry avesse già passato tutto questo e se avesse fatto coming out, mi aveva già parlato del fatto che non fosse etero e gli avevo detto che lo avrei supportato ma passare da questo ad essere io il ragazzo in questione a cui era interessato mi destabilizzava.
Purtroppo una confessione del genere allontanerebbe molte persone e mi renderebbe un bersaglio facile agli occhi di altre.
"Louis Tomlinson?" una ragazza con un camice bianco interruppe quel discorso interiore.
"Sì?"
"Fra poco dovrai fare alcuni controlli e poi potrai uscire. Hai subito un incidente sbandando con la macchina. Non abbiamo ancora capito bene come sia accaduto, per caso ricordi qualcosa? Ti ha portato qui una ragazza poco dopo l'accaduto, ci ha detto di essere una tua amica."
"Non ricordo molto di ciò che è accaduto, so solo che stavo guidando per tornare a casa forse ero assonnato e sono finito per sbandare." ammisi generico. Sapevo che il motivo dell'incidente non era stato il sonno ma un magnifico ragazzo di nome Harry Styles, ma di certo a lei non potevo dirlo.
"Oh, va bene. Allora ci vediamo dopo, ti accompagnerò io fuori dopo gli accertamenti sul tuo stato di salute."
"Mi scusi, potrebbe dirmi il nome della ragazza che mi ha portato qui?"
L'infermiera sfogliò i fogli del taqquino che aveva tra le mani mentre contraeva le sopracciglia in un'espressione concentrata e mi rispose dopo alcuni minuti di silenzio.
***
"Louis! Sei tornato!" mia madre mi abbracciò piangendo ed io le accarezzai più volte la schiena per tranquillizzarla e farle capire che stavo bene. L'avevo chiamata quando mi avevano dimesso per dirle che era tutto sotto controllo e stavo tornando a casa dopo essere stato una notte in ospedale ma lei mi aveva detto che si sarebbe assentata per lavoro per qualche giorno, per questo ci rivedemmo dopo più di una settimana al mio ritorno da scuola.
Fortunatamente, oltre ad un po' di mal di testa dovuto alla botta che avevo dato al volante dopo aver sterzato e qualche graffio, non mi ero fatto nulla.
"Mamma tranquilla, è tutto okay."
"Sono contenta di rivederti, ma ora devi spiegarmi passo per passo cosa è successo. Hai bevuto per caso? Devi aver bevuto. Louis, quante volte ti ho detto di non bere quando devi guidare? O peggio! Per caso hai fatto uso di droghe? Sapevo che quel tuo amico Naik o Nico, insomma lui, fosse poco raccomandabile, sai il sesto senso da mamma, ma non credevo che potessi spingerti a tanto. Mi toccherà rivedere alcune delle nostre regol-"
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Sensitive//Larry Stylinson
Fanfiction-"Ei tutto bene?" aveva una voce angelica. Restai fermo a fissarlo per qualche minuto fin quando non spostai il mio sguardo imbarazzato dai suoi occhi alle sue braccia notando che stringeva fra quest'ultime il mio libro di matematica. Il rossore sul...