Tell Me A Lie

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Narratore esterno

"Hey"

"Ciao Kendall!"

Harry andò in contro alla ragazza a braccia aperte e si presentò alle sue amiche.

"Loro sono Gigi e Maya, fra poco dovrebbe arrivare anche Eleanor se non vi spiace."

Anche gli amici di Harry si presentarono. Tutti tranne Louis.

"Capisco che non ti stiano a genio ma dovresti almeno salutare. Sai si chiama educazione."

"Harry so cos'è l'educazione. Per tua informazione stavo cercando il coraggio per farlo."

"Perché dovrebbe essere così complicato?"

Perché siete stati insieme dopo la nostra rottura quando ero ancora innamorato di te forse? Pensò Louis

"Già, me lo chiedo anche io"

Harry smise di parlare ma restò vicino a Louis guardandolo.

"Ciao Kendall, sono Louis"

"Sì, so chi sei. Harry mi ha parlato molto di te. È un piacere conoscerti"

Sul suo volto si aprì un sorriso, un sorriso genuino, vero.

Louis non rispose con un è un piacere anche per me o anche io ho sentito parlare di te perché semplicemente non era vero.

Tutto ciò che sapeva su di lei lo aveva saputo casualmente guardando i social o sentendo delle voci quando si era permesso di sapere qualcosa su Harry e sulla sua nuova relazione. Quando si era permesso di preoccuparsi per lui e sapere se stesse bene. Quando si era permesso di dimenticarsi, anche solo per un attimo, che lui per Harry non era più niente. Quando si era permesso di controllare che la sua vita andasse avanti anche senza la sua presenza. Non aveva alcun diritto di preoccuparsi per Harry, ma sapere che fosse felice lo faceva sentire bene. Anche se non lo era a causa sua, non più.

E riusciva a trattenersi, anche se a fatica, dall'istinto di pensare continuamente a Harry. Almeno fin quando non si metteva sotto le coperte e cominciava a piangere notando come tutto fosse cambiato in così poco tempo.

Decise di sorridere a Kendall per poi presentarsi a Gigi e Maya.

Gigi e Maya sembravano due modelle, erano entrambe stupende.

Gigi possedeva dei lunghi capelli color miele e degli occhi verdi tendenti all'azzurro proprio come Maya che però era castana.

Il tempo passò abbastanza tranquillamente fin quando non arrivò Eleanor.

Arrivò su una sedia a rotelle accompagnata da Nick.

"Ciao El, come va?" chiese Harry mentre Kendall la aiutava a sedersi accanto a loro.

Il clima quel giorno era mite. Tutto sembrava essere così perfetto. Il paesaggio trasmetteva un senso di pace. L'erba chiara e umida profumava l'ambiente. Gli uccellini poggiati sui rami fischiettavano all'unisono. Il sole splendeva cocente. Una leggera brezza accarezzava i loro volti.

Eppure Louis in quel momento si sentì come se fosse stato travolto in pieno da un tempesta, con tanto di tuoni, fulmini e trombe d'aria. Si sentiva girare in quel vortice immaginario. La testa di Louis stava girando, completamente sconnessa dal mondo circostante.

Il cielo per lui non era più limpido e tinto di un magnifico blu cobalto. Era grigio, cupo e coperto da enormi nuvoloni d'acqua pronti ad esplodere e rovinare il loro momento.

Però forse un po' Louis ci sperava. Sperava che tutto potesse avere fine in quell'istante.

Sì, perché Louis non si sentiva parte di quello, qualunque cosa fosse. Non sapeva nemmeno il motivo per cui si trovasse lì. Avrebbe preferito essere ovunque piuttosto che su quel prato, circondato da quelle persone.

Sensitive//Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora