4 - Accasare

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Lione, FranciaSettembre

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Lione, Francia
Settembre


Bass

Si dice che casa sia un luogo in cui noi, tendenzialmente, viviamo al sicuro. Una barriera protettiva che defi­nisce un "dentro" e un "fuori" e ci separa dai conflitti che sconvolgono il mondo. Nel senso più pratico del termine, rappresenta una sorta di stabilità offerta dai pilastri e dai muri portanti, a cui, però, l'intera mia caro­vana circense non è affatto abituata.

Eh no.

A noi piacciono le ruote e tutto ciò che traballa.

Traballo anche ora, con la faccia ancora gonfia da una notte insonne, mentre le urla di Scarlett si diffondono fuori dall'accampamento e filtrano attraverso la porta del van, posto dove sto cercando di organizzarle lo zaino per la scuola.

«Scorbuto, ehi! Vieni qui! Vieni da me!» ripete da almeno un quarto d'ora.

Chi è Scorbuto?

Una scimmietta che ha deciso di tenere dopo la fusione dei circhi. Una delle poche certezze di mia sorella, in un'esistenza trascorsa in giro per l'Europa. È per lei un amico fidato, che le infonde coraggio e che coccola per alleggerire il peso del­le sfide e delle incertezze tipiche dell'adolescenza.

Il continuo cambiamento scolastico, a seconda delle tappe scelte per lo spettacolo, la scombussola sempre un po'. Con cadenza trimestrale, infatti, è costretta a presentarsi davanti a una cattedra, dovendo rivelare agli altri studenti e ai professori chi è davvero: una nomade.

Mi ha confessato che non passa mai inosservata, soprattutto quando parla di come viviamo qui, negli accampamenti di fortuna che organizziamo in poche ore.

Cita spesso il legame profondo con i nostri cavalli e i leoni, spiega come si usano i picchetti per il montaggio del tendone e svela i dettagli degli incidenti più gravi che hanno colpito soprattutto i nostri funamboli in passato.

Racconta che nessuno al circo dia per scontato neppure un litro d'acqua, perché anche questo bene inestimabile è incerto. Spesso, per i motivi più impensabili, viene a mancare, e ci ritroviamo a benedire le salviettine detergenti perché ci garantiscono di profumare.

Ora, però, arrivati in Francia, penso che abbia altre storie da raccontare: per un patto costruito sulla base di vari com­promessi, i nostri animali sono stati allontanati e il circo di famiglia si è unito a una mandria di esaltati che balla sulle note di musica dance e strilla a tutte le ore.

Gesù, quanto adoro quelli del Cirque des Fleurs.

Li osservo da lontano e già mi fanno pisciare sotto dalle risate. Non immagino se approfondissi la conoscen­za. Conviviamo da appena un giorno e non ci siamo ancora presentati nel modo migliore, ma questo avverrà presto.

Oggi è il giorno 2 di convinvenza forzata.
Come andrà?

Non lo so.
Quello che so è che Scarlett odia tutti a pelle.

Ha appena mangiato un paio di french toast ai mirtilli che ho preparato con le mie mani da chef e, essendo ancora presto per andare a scuola, tormenta Scorbuto. Credo voglia usare l'animale come difensore contro questi sconosciuti. All'ennesimo richiamo, la scimmietta balza sulle sue cosce e lei non perde tempo a riem­pirla di baci sulle guance.

«Che se tu non fossi tutta la mia vita, chi lo sarebbe, Scorbutino mio?» le dice come se potesse capirla, ad­dolcendo la voce e pressando i pollici sul suo musetto con massaggi concentrici.

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