Cari coniglietti e conigliette di todo el mundo, vi siete mai chiesti come e quando nasce un'amicizia?Qual è quell'istante preciso in cui capiamo che possiamo far entrare una persona in bagno anche mentre facciamo i nostri bisogni?
Il momento esatto in cui si crea una straordinaria connessione reciproca e ci sentiamo liberi di mostrarci per quello che siamo, con tutte le nostre imperfezioni?
Io ricordo perfettamente quando ho deciso di condividere la mia defecazione con Namira, e quel momento è stato proprio questo:
Riccione, Italia
10 anni fa
Cirque des Fleurs
Oliver
Il campo del circo si allargava per centinaia di metri, mostrandosi ai miei occhi come un qualcosa di completamente nuovo e bizzarro.
Una distesa di roulotte malandate e fili da bucato tesi tra di esse formavano una porzione di universo alla quale non sapevo se sarei mai riuscito ad abituarmi.
In fondo, provenivo da una semplice cittadina situata nel nord degli Stati Uniti e mai avrei immaginato di finire a fare il vagabondo.
L'aria era intrisa di un miscuglio di benzina e spezie da kebab, con un leggero sentore di salsedine che proveniva dall'Adriatico poco distante. Seduto sul bordo del camper che mi era stato assegnato, con le gambe incrociate e il cappello da cowboy calcato sulla fronte, cercavo riparo da un sole così implacabile da sembrare intenzionato a sciogliere ogni cosa.
Ero l'ultimo arrivato, un estraneo in mezzo agli acrobati, ai giocolieri e ai ballerini, i quali mi scrutavano con quella curiosità che si riserva a chi ancora non ha dimostrato il proprio valore.
Dovevo avere un'espressione davvero spaesata, oltre a essere terribilmente giovane.
Fu allora che la vidi: Namira.
La sua figura si stagliava contro il cielo azzurro come un'apparizione. Alta e slanciata, aveva la pelle del colore della cannella e gli occhi che brillavano di una luce che non avevo mai visto prima.
I suoi capelli, neri con riflessi viola, simili alle sfumature di una mora di bosco, cadevano morbidi sulle spalle, in contrasto al pareo giallo che le avvolgeva i fianchi e ondeggiava leggero a ogni passo.
Dieci anelli dalle pietre vistose adornavano le sue dita, mentre fasci di bracciali perlacei si affollavano sui polsi. Un ampio mandala di henné decorava il suo avambraccio destro, aveva delle linee davvero perfette.
Continuava a fare inchini e a salutare chiunque incontrasse, e ci misi poco a capire chi avessi davanti: la diva del Cirque des Fleurs.
Colse il mio sguardo smarrito quasi per caso e si diresse verso di me senza alcun tipo di indugio. Per poco non mi andò la saliva di traverso. Quella ragazza si stava spogliando della sua tunica ultraterrena per interconnettersi con me e la mia realtà da comune mortale.
«Vuoi venire con noi?» mi chiese con un sorriso aperto, come se fosse la domanda più naturale del mondo.
Agitai un po' la mia maglietta dei Milwaukee Brewers, cercando sollievo dall'afa, e rimasi a fissarla per un attimo, incerto se avessi capito bene.
«Parli con me, donna divina?» domandai per avere conferma. Ero ancora troppo nuovo, troppo fuori posto per credere di meritare la sua attenzione.
Lei rise e, arcibuffa, ricordo quella risata come se fosse ieri: calda, contagiosa, morbida e rotonda come un cioccolatino alle nocciole, capace di far vibrare almeno dieci universi oltre il nostro.
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Carovana
Romance🏆 WATTYS 2022 WINNER! 🏆 «Ti bacio finché non nasciamo di nuovo, insieme, noi due.» Layla è una giovane ragazza segnata dal dolore. Vaga senza meta tra le tende del circo presso cui lavora, il Cirque des Fleurs. A distanza di due anni dalla tragica...