Layla
Il sibilo di Ollie, nel bel mezzo del suo sonno, disintegra il silenzio e mi fa spalancare gli occhi. Giro la testa verso il finestrino e allungo una mano per sollevare la tendina. Fuori la luna è ormai scomparsa nella luce del mattino, e io dovrò prepararmi a sopravvivere per un altro giorno.
Ci risiamo.
Ricomincia il mio loop infernale.
Per scendere dal mio letto sospeso in alto dovrei superare il mio amico, e mi chiedo come possa farlo senza finire per schiacciarmi addosso a lui. Lo sveglierei. Di solito è lui a dormire dal lato interno, quindi questo problema non si era mai posto prima. Posso evitarlo solo raggiungendo il bordo dove appoggiamo i piedi e scivolare da lì. Tentar non nuoce.Mi spingo verso il basso con i talloni e i glutei. Poi, con uno scatto di reni, mi lancio giù. Il tonfo delle mie mani e delle ginocchia sul pavimento in teak è così forte che penso di essermi fratturata qualche osso. Eppure, miracolosamente, riesco ad alzarmi e a dirigermi verso il mini-frigo. I capelli crespi mi ricadono sulla faccia ancora tumefatta dal pianto di ieri.
Ho la gola secca, ho bisogno di acqua. Sì, di quell'insipido liquido trasparente che ogni tanto si trova accanto alle mie bottiglie di bollicine nel reparto delle bevande. È l'unica cosa che il mio stomaco potrebbe tollerare in questo momento.A causa dell'alcol, ricordo poco della notte passata. Solo i vestiti appallottolati sul tavolo mi fanno intuire che devo essermi addormentata di colpo. Probabilmente, è stato Ollie a mettermi il pigiama, facendomi da infermiere.
Ho bisogno di una doccia. Devo anche mettere in ordine il caos che regna nella dinette. Ormai questo camper sembra una polveriera. Servirebbero otto donne delle pulizie per farlo risplendere di nuovo.
Ah, e sarebbe anche il caso di ritirare la biancheria stesa. È fuori da così tanto tempo che le mie mutande saranno ormai dure come il cemento. Sistemare questa faccenda direi che è più urgente di bere e di mettere una gomma da masticare sotto i denti.La fame che sento oggi è intensa. Mi fa tremare. Mi dico che è normale, però. Sentire lo stomaco brontolare è segno che sto mangiando poco e che, in fondo, sto facendo la cosa giusta.
Apro di colpo la porta e il filo che reggeva la mia biancheria si spezza, facendo cadere tutto per terra.Perfetto.
Brava la scema.
Dovrò lavare tutto da capo.
Scendo per raccogliere i panni, ma dopo pochi passi sono costretta a fermarmi, bloccata dalla presenza di uno stendibiancheria in ferro e plastica piantato davanti a me.Un vero stendibiancheria.
Lo osservo meglio: è nuovo di zecca.
Non è mio.
Eh no.
Io non ne ho mai avuto uno.
È strano, però, trovare un foglietto appeso a uno dei fili con una molletta. La curiosità mi spinge ad avvicinarmi per capirne di più.
«Che diavolo è? Uno scontrino?» mormoro, afferrando la molletta. La allargo e solo ora, prendendo in mano il pezzo di carta, mi rendo conto che si tratta di uno di quei foglietti piegati in modo elaborato. Come si chiamano? Ah, sì, origami. A giudicare dalla presenza di due ali, dovrebbe essere un volatile. O forse un aereo. Ma perché è qui? E che nesso c'è tra la biancheria e un origami?
Non ho il tempo di formulare ipotesi sensate. Alzando lo sguardo, il mio pensiero si arresta del tutto e il mio cuore si sfalda.
Bass è qui, a pochi passi dallo stendibiancheria, alto e imponente, come solo un guardiano del cielo potrebbe essere.
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Carovana
Romance🏆 WATTYS 2022 WINNER! 🏆 «Ti bacio finché non nasciamo di nuovo, insieme, noi due.» Layla è una giovane ragazza segnata dal dolore. Vaga senza meta tra le tende del circo presso cui lavora, il Cirque des Fleurs. A distanza di due anni dalla tragica...