The Half-Blood Prince

90 5 2
                                    


Emma non riuscì a confrontarsi con Remus per giorni. Dopo quella notte in cui lui ed i suoi compari erano usciti per andare chissà dove, sembrava molto provato e malaticcio.  Emma, nonostante avesse molti dubbi su di lui, era molto preoccupata e voleva stargli accanto. Tuttavia, lui non glielo permise. Aveva cominciato ad evitarla come se non stessero insieme, cosa che la faceva impazzire. 
"Cosa mi nascondi, Remus?" gli urlò una mattina a fine lezione.

"Non sono affari tuoi, mocciosa!" ribatté James.

Peter Minus ridacchiò, Sirius abbassò lo sguardo e Remus le rivolse uno sguardo indecifrabile.

"Voi Malandrini siete i peggiori! Credete di essere i padroni del mondo, ma state attenti, prima o poi dalla cima si cade!"

"Ascolta, Emma. Remus non sta molto bene, te ne parlerà quando gli andrà. Lascialo stare, per favore." le disse Sirius dandole una pacca sulla spalla.

"Okay, avvocato difensore. Potresti per favore dirgli che lo amo e che mi manca?"

"Uhm, sì  certo, glielo dirò." disse con un tono poco convincente.

"Per tutti i folletti, ho appena detto che lo amo! Sono proprio una sciocca!"

In corridoio incontrò Roxanne, la quale la invitò ad una festa per distrarsi un po'. 

"Voglio presentarti una persona. Vieni stasera nei sotterranei, noi Serpeverde organizziamo una festa, sei la benvenuta."

"Ma io sono Grifondoro, lo sai..."

"Non ha importanza, è chiaro come il sole che sei una di noi. Una cosa importante: porta il libro."

Quella sera, Emma decise di farsi bella. Mentre stava per attraversare il dipinto della Signora Grassa e lasciare la Torre di Grifondoro, una voce dietro di lei chiese: "Vai da qualche parte?"

Era Remus, sdraiato sul divano vicino al caminetto, sembrava più stanco che mai.

"Vado a divertirmi con qualcuno a cui importa sul serio di me."

"A me importa di te!"

"Non credo proprio!"

"Non andare..."

"Se mi chiedi di restare qui con te, resterò. Ma devi dirmi cosa sta succedendo."

"Non posso."

"Benissimo. Buona serata, Lunastorta." e se ne andò senza voltarsi indietro.

 All'ora stabilità si presentò nei sotterranei.

I Serpeverde sapevano divertirsi! Erano riusciti ad introdurre alcol nella scuola e, sfruttando gli elfi domestici, erano pieni di leccornie di ogni genere.

Emma cominciò a bere e ballare da sola, incurante degli sguardi scandalizzati dei Serpeverde.

"Hey, sudicia Grifondoro, che ci fai qui in mezzo a noi?" le chiese un ragazzo dai capelli lunghi biondo platino.

"Lei è con noi, Lucius, è a posto. Non è colpa sua se il Cappello Parlante l'ha assegnata alla Casa sbagliata."

"Il Cappello non sbaglia mai. Nella nostra Casa sono ammessi solo i purosangue."

"Si dà il caso che la nostra qui presente Emma sia una mia parente, ovvero una diretta discendente di Salazar Serpeverde. Devo ricordarti con chi altro siamo imparentate? Non credo sia necessario, il nostro cognome parla chiaro."

L'espressione di Lucius Cambiò repentinamente.

"Oh, devo dunque dedurre che tu sia una Gaunt?"

"Puoi scommetterci!" rispose Emma con un'espressione soddisfatta.

"Bene, chiedo scusa. Vado a cercare Cissy e Bella. Ci vediamo."

"Oh, mamma, grazie mille per avermi difesa!"

"Abbassa la voce! Ricorda che in pubblico io sono solo Roxanne. Piuttosto, hai portato il libro?"

"Sì, è qui nella borsa."

"Perfetto, siediti lì e fingi di leggerlo, facendo in modo che sia ben visibile."

"Ma così sembrerò una stupida! Leggere ad una festa!"

"Ti fidi di me?"

"Ma certo che mi fido di te, ma..."

"Niente ma! Fallo e basta. Mi ringrazierai."

Emma afferrò un calice di vino rosso e si sedette su un divano di velluto verde a leggere. 

Dopo un tempo che le sembrò infinito, un ragazzo dall'aria strana si avvicinò a lei. Era l'amico di Roxanne.

"Ciao, io sono Severus. Cosa stai leggendo?" le chiese in tono nervoso.
"Un libro molto interessante."

"Posso vederlo?"

"No, mi spiace, ci tengo molto."

"Insisto."

"Non insistere, non te lo do."

Severus provò a strapparglielo dalle mani, Emma afferrò la bacchetta e provò a pronunciare un incantesimo che era scritto tra le pagine del libro <<da usare contro i nemici>> ma lui la interruppe.

"Tu osi servirti dei miei incantesimi contro di me?"

Emma strabuzzò gli occhi e abbassò la bacchetta.

"Sì, sono io il Principe Mezzosangue! Adesso, ridammi immediatamente il mio libro!"

"Oddio, lo sapevo, lo sapevo!" urlò Roxanne che aveva assistito a tutta la scena. "Venite con me. Devo parlarvi urgentemente."

Fu così che Emma e Severus scoprirono di essere padre e figlia.

Emma Gaunt Snape. Era questo il suo nuovo nome, anzi, il suo vero nome.

Hogwarts e l'Erede del PrincipeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora