Wolfstar

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Dopo l'imbarazzo iniziale, finalmente Emma si abituò all'idea che Severus fosse suo padre. Non lo conosceva affatto, e ciò la intimidiva, in quanto era un ragazzo molto riservato. Era un vero outsider, stava sempre per i fatti suoi. L'unica persona con cui parlava era Roxanne. Emma si sentiva a disagio, non sapeva come avvicinarsi a lui.

"Dagli tempo" le consigliò Roxanne.

"Il fatto è che non so quanto tempo mi resti da vivere qui" rispose Emma, pensierosa. 

Un pomeriggio, si presentò l'occasione per conquistare la sua fiducia.

Era una soleggiata e calda giornata, gli studenti si stavano godendo il riposo sulla riva del Lago Grande. Severus stava studiando, Roxanne si esercitava a far apparire delle farfalle.

Emma era sdraiata sul prato e pensava a Remus. Le mancava tanto. Lo disse a voce alta ai suoi genitori. Severus fece un'espressione disgustata.

In quel preciso istante, i Malandrini fecero la loro apparizione.


"Lupus in fabula!" commentò Severus.

"Cos'è che hai detto, Mocciosus?" urlò James Potter in tono di sfida.

"Ha solo detto che stavamo parlando di Remus" chiarì Roxanne.

"Ah, parlavate di Lunastorta? E cosa avevate da dire, sentiamo?" disse Sirius, che non frequentava Roxanne da un po' e perciò non usava più toni gentili con lei.

"Sentiamo, sentiamo, mocciosi!" squittì quel leccapiedi di Minus.

"Calmatevi!" esclamò Emma alzandosi in piedi. Prese tutto il coraggio che aveva nel cuore e disse: "Stavo solo dicendo che Remus mi manca... e anche tanto" sussurrò guardandolo negli occhi.

Remus abbassò lo sguardo.

"Per tutti gli gnomi, ancora?! Fatti una vita, Emma! Remus non ti pensa più."

"Sarebbe meglio se me lo dicesse lui in faccia!" scattò Emma.

Remus fece un passo indietro. "Io..."

"Lascialo perdere, Emma, Lupin è troppo... lunatico." sghignazzò Severus.

James e Sirius scattarono immediatamente.  "Levicorpus!"

Severus si ritrovò appeso a testa in giù, sorretto da fili invisibili manovrati dalle loro bacchette.

Roxanne balzò in piedi, sfoderando la bacchetta. "Lasciatelo stare, animali, o vi distruggo!"

"Sì, Gaunt, facci vedere quanto sei Serpeverde!" 

I Malandrini ridevano a crepapelle, Emma aveva le lacrime agli occhi.

"Hai mai lavato i capelli, lurido Mocciosus?" lo scherniva James.

"Tu non dici niente, ingrata traditrice?" chiese Roxanne a Lily Evans, la ragazza di James.

"James, dai..." disse debolmente.

"Remus! Almeno tu..." urlò Emma.

"Lascia stare Remus, altrimenti..." disse Sirius.

"Altrimenti cosa?! Adesso basta! Stai lontano dalla mia famiglia! Stupeficium! Confundus!" urlò Roxanne rivolta rispettivamente a Sirius e James.

I due Malandrini  crollarono pietrificati a terra. Emma corse ad aiutare Severus.

"Siete gli esseri più spregevoli che abbia mai conosciuto! E tu, Remus! Tu! Non mi aspettavo che fossi così vigliacco!" disse Emma piangendo.

"Ci sono tante cose che non sai di Lunastorta!" disse ridacchiando Minus.

"Ti consiglio di dartela a gambe come fai di solito, brutto ratto di un Minus, oggi sono in vena di incantesimo tagliuzzante. In quanto a te, Remus, sei una delusione totale."

Minus scappò via, Remus abbassò lo sguardo.

"Andiamo via, ragazzi. Questo posto puzza di fattoria" disse Roxanne, ma Emma non comprese il significato.

Emma sapeva cosa fare. Si nascose sotto un tavolo in Sala Comune di Grifondoro ed aspettò il ritorno dei Malandrini. Fece una promessa a se stessa: per nessun motivo sarebbe uscita dal suo nascondiglio. Avrebbe ascoltato e basta.

Quando arrivarono, stavano commentando l'accaduto.

"Quei tre sono inquietanti" stava dicendo James.

"Sono felice di essermi allontanato da quelle due" disse Sirius.

"Siete stati fortissimi, oggi!" commentò Minus con tono di adorazione.

"Oh, grazie per l'aiuto concreto, stupido Peter!" lo rimproverò Sirius.

"Ramoso, non sarebbe l'ora di calmarsi un po'? Lascia perdere tutti, rilassati!"

"Vado a cena, muoio di fame." disse James.

"Voi due andate, devo parlare con Sirius." 

"Okay signor Lunastorta" disse Minus.

Non appena se ne furono andati, Remus parlò.

"Sirius, ti prego, lascia stare Emma. Non ti ha fatto niente di male."

"Tu dici? Voleva rubarmi la persona che amo!"

"Ma cosa dici, tu non..."

"Io ti amo, Remus!" disse abbracciandolo forte.

Nel momento in cui si baciarono, Emma infranse la promessa che aveva fatto a se stessa.

Balzò fuori dal suo nascondiglio, facendo sobbalzare i due.
"Emma! Da quanto tempo sei qui?" le chiese Remus.

"Oh, sono stata qui per tutto il tempo necessario! Mi fate vomitare! Ma non perché siete due uomini, questo non mi importa! Credevo di potermi fidare di voi. Siete la più grande delusione della mia vita.  Vi conviene andarvene immediatamente o giuro che vi lancerò una maledzione senza perdono!"

"Emma, io..."

"Sta' zitto, sudicio verme! Io ti amavo, lo sai?  Vattene via o giuro che ti uccido!"

Remus fece per avvicinarsi a lei, ma Sirius lo bloccò.

"Andiamo a cena. Emma deve fare i conti con il suo lato oscuro."

I due se ne andarono, lasciando Emma in preda alla disperazione.

Cieca di rabbia, corse al quarto piano, utilizzò il passaggio segreto ed andò ad ubriacarsi alla Testa di Porco.

"Non ce la faccio più, domani andrò via!" 

Ma, si sa, non era brava a mantenere le promesse che faceva a se stessa.




Hogwarts e l'Erede del PrincipeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora