HOLMESBURY

Capitolo 9

Enola era lì da quando era scappata, ancora poco lontana dalla tenuta di Basilwether. E rimuginava su ciò per cui aveva riflettuto fino all'illuminazione. Come aveva potuto non pensarci prima?! Si era recata lì apposta dopotutto! Per lavoro! Non di certo per rivedere uno stupido marchese, un suo caro amico, un ragazzo a cui era molto legata, senza il quale aveva capito di non poter fare a meno...ENOLA! Concentrati! Si era fatta coinvolgere troppo emotivamente, e questo trasgrediva la prima tra le regole nella lista di Enola, riguardo al lavoro sui suoi casi. Si era così distratta per Tewkesbury, che aveva perso di vista il suo obiettivo principale: i due impostori. Si ricordò che Tewkesbury le aveva accennato di una fanciulla che gli avrebbe fatto visita col padre...e questo indizio portava proprio ai due delinquenti. All'improvviso realizzò che una delle persone a cui teneva di più sulla faccia della terra stava per essere ingannato. E lei doveva intervenire. (E non perché Tewkesbury stesse per accettare di sposare in futuro un'altra fanciulla, NO. Ridicolo, tsk! Non era proprio nel suo stile!)
Nel frattempo si era data una mossa ed era tornata a casa, anche se ci sarebbe rimasta ancora per poco, poiché decise di prepararsi di nuovo per recarsi ancora una volta alla tenuta e attuare il suo piano. Era a conoscenza dell'orario della visita della fanciulla e del padre alla tenuta dopo aver origliato alcune conversazioni della servitù. Perciò a quell'ora lei si ritrovava nuovamente davanti al cancello di Basilwether. Fu piuttosto discreta nell'avvicinarsi proprio all'entrata della tenuta, per assicurarsi che nessuno la notasse. Si accorse di una finestra aperta sul retro, così la raggiunse a passo felpato e si calò dall'altra parte, all'interno della casa. Quando fu dentro, si intrufolò in una stanza accanto alla sala da cui aveva udito delle voci. Le sue supposizioni sul fatto che in quella stanza ci fossero Tewkesbury e gli altri (compresi i fantomatici impostori) si rivelarono esatte. Si fece coraggio e si recò nel corridoio, nascosta dietro al muro, per spiare dalla porta i componenti della stanza. Ma quando si decise a entrare nella stanza, notò qualcosa che le avrebbe causato non pochi grattacapi in seguito.
«Tewkesbury?»
«TEWKESBURY?!»
Il padre della ragazza si voltò verso Enola, e quando egli pronunciò sotto voce le seguenti parole «E tu chi sei...?» la figlia si accorse di lei, lo guardò negli occhi per poi afferrarlo per un braccio e scappare.
Enola provò a inseguirli, ma fu immediatamente bloccata da una guardia che era giunta lì per condurla fuori dalla tenuta. Ma quando la madre di Tewkesbury si accorse di Enola, ne fu sorpresa ed esclamò un «Enola!».
Congedò la guardia e preoccupata si diresse subito dalla ragazza.
«Santo cielo Enola! Ci hai spaventati...non capisco perché siano fuggiti, ma...» disse pensierosa guardando la porta dietro di loro.
«Ma ad ogni modo...che ci fai qui? E soprattutto, tu ne sai qualcosa?»
«Riguardo a cosa, mi scusi?» chiese Enola confusa.
La donna la guardò più preoccupata che mai, sembrava sul punto di svenire. Il volto, ormai bianco come un lenzuolo, era incorniciato da una serie di riccioli scompigliati che coprivano a malapena due occhi sgranati dalla preoccupazione.
«T-tewkesb-bury... L-lui...l-l-lui è...» si interruppe a causa dei singhiozzi che ormai le impedivano di continuare a parlare. Si portò una mano alla bocca e continuò a piangere a dirotto, quasi tremando.
«ehi...si calmi...venga, si sieda qui...» Enola la condusse gentilmente ad una poltrona e la fece accomodare. Dopo qualche minuto la donna si calmò, e con l'aiuto dei presenti riuscì a spiegare ad Enola cosa fosse successo. E quello che aveva notato Enola e sperava non fosse successo davvero, si rivelò invece esatto.
«oh...»
«A-aiutami...E-enola...»
"Vedrà, lo ritroveremo!» sorrise Enola incoraggiante. La donna tentò di sorridere, scoprendo a malapena i denti e facendo notare ancora di più il rossore dei suoi occhi. E fu allora che Enola iniziò la sua ricerca per trovare e salvare, ancora una volta, Tewkesbury.