Capitolo 19- Il peggior incubo

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Pov: Hermione


Raggiungemmo l'ingresso e cominciammo a correre cercando di non farci notare, per quanto fosse impossibile. I professori lanciavano ancora incantesimi di Disarmo, ma essendo in minoranza rispetto a tutti i Mangiamorte lì radunati, facevano poco niente. Vidi Luna e Ginny tenersi per mano e gettarsi un ultimo sguardo carico di speranza prima di gettarsi nella folla, insieme, armate di bacchette e pronte per combattere. Sorrisi notando che si guardavano con amore. Ecco, probabilmente, cosa ci stavano nascondendo. 

Distolsi lo sguardo continuando a seguire Draco, abbassandomi di tanto in tanto per evitare qualche Schiantesimo. L'unica fonte di calore in quel pomeriggio freddo e terribile era la mia mano stretta in quella del mio... fidanzato. Si, pensai, dopo così tanto tempo potevo di nuovo definirlo "il mio fidanzato". Anche se ancora non ricordava nulla. 

-Vieni- gridò, gettandosi dietro ad una macchia di cespugli solitamente verdi, ma che nella tristezza di quella giornata mi sembravano grigi e spenti. Mi trascinò con lui a nasconderci e mi fece appoggiare la testa sul suo petto, mentre cercava di coprirmi l'orecchio con la mano per non farmi sentire le urla disperate o i botti degli incantesimi. Ma niente poteva distogliermi da quel caos. 

-Tutto bene?- 

-Si..- mormorai. 

E fu lì che mi venne l'idea. Notai che proprio quel cespuglio, quel cavolo di cespuglio in cui ci eravamo nascosti era lo stesso dalla quale Draco, prima di essere obliviato, aveva colto una rosa per regalarmela. Una rosa nera. Mentre pensavo a tutto ciò, un incantesimo a me sconosciuto mi colpì sul volto, ferendomi. Cominciò piano piano ad aprirsi una ferita che iniziò a sanguinare senza tregua.

-Cazzo!- mormorò Draco, mentre la esaminava, il respiro affannato e il volto sporco di terra. Mi spostai e, cercando di ignorare il sangue che mi scendeva lungo il collo e la fatica che feci anche solo per alzare un dito, allungai la mano verso il cespuglio e colsi una rosa nera. Mi punsi con le spine, ma poco m'importava. Consegnai a Draco la rosa con le mani tremanti e coperte di sangue, ma non m'importava. Volevo solo che capisse.


Pov: Draco

Avevo la rosa nera in mano. La fottuta rosa nera che vedevo ormai ogni santo giorno negli occhi di Hermione, ora la tenevo fra le mani. Non mi curai di stare a nascondermi e mi alzai in piedi fissando il fiore. La mia vista iniziava ad annebbiarsi. Ed eccola lì, la scena completa che avevano provato a farmi dimenticare...

Vidi un sole cocente, io ed Hermione vicino al Lago Nero. Lei rideva, io ridevo, eravamo felici. Le porsi una rosa nera, che mi affascinava da morire.

Lei sorrise: - Questa rosa è molto rara... Ma bellissima!-

-Come te- risposi  -Rara ma bellissima...-  La presi per mano e la baciai con delicatezza, posandole una mano dietro al collo. Poi tutto si dissolse lentamente e con confusione. Prima di "risvegliarmi" vidi una serie di baci sfocati tra me ed Hermione. E fu lì che capii, capii che quelli erano tutti i ricordi che mi erano stati tolti con l'Oblivion e che la Granger mi aveva aiutato a riprendermi. Mi risuonarono nella mente le parole "la strega più brillante della sua età" e sorrisi, prima di aprire gli occhi e sentire un potente: - Avada Kedavra!- 

Non riuscii nemmeno a guardare la mia Hermione dopo tutto quello che avevo ricordato. 

La scia verde la avvolse facendola lentamente sparire, mentre i suoi occhi che prima esprimevano pietà verso di me, cominciarono a farsi inespressivi mentre la nebbia della morte la inghiottiva. 

Corsi verso di lei, ma ormai non c'era più speranza. Era caduta a terra, o meglio, era caduto a terra il suo corpo senza vita. 

Mi chinai urlando e rivolgendo un ultimo sguardo accanto a me. Mio padre, con la bacchetta ancora alzata, guardò con soddisfazione Hermione, poi si girò e se ne andò.

Scoppiai a piangere, seduto accanto a lei e stringendole la mano pallida tra le mie. In mio più grande incubo si era appena avverato. Ed era tutta, tutta colpa mia.

Arrivò la professoressa McGranitt, cercando di prendere in braccio Hermione e cercare di in qualche modo di salvarla, capire se c'era ancora qualcosa che si poteva fare. Mi guardò con uno sguardo triste, mentre le sentiva il polso.

-Mi dispiace ragazzo... - 


Ricordami Per Sempre- DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora