Capitolo 1 - Oblivion

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Leggete mentre ascoltate la canzone qui sopra, si addice molto a questo capitolo!


Pov: Draco.

Mio padre spalancò la porta di Malfoy Manor, facendola sbattere contro il muro, e mi trascinò all'interno con violenza. Dietro di me, sentii Hermione gemere: mia madre le aveva puntato la bacchetta alla gola ed era pronta a lanciare un Crucio in ogni momento. Agii d'istinto: mi divincolai dalla stretta forte di mio padre e schiaffeggiai forte mia madre, che lasciò andare la mia ragazza. La abbracciai forte, tremando come una bestia al macello, ma mio padre mi prese per i capelli e mi trascinò davanti a lui. Stringeva i denti con forza, come faceva sempre quando si arrabbiava. 

- Stupido ragazzo, come ti salta in mente di picchiare tua madre?- mi urlò contro, mentre lei si teneva la mano stretta alla guancia con le lacrime agli occhi.

- Stava per fare del male ad Hermione!- esclamai, con tutto il coraggio che avevo. Era mio padre, ma era capace di una cattiveria indescrivibile se commettevo un errore grave. 

- Quella sporca feccia non merita nemmeno di camminare nello stesso pavimento in cui camminiamo noi Malfoy! Una Sanguemarcio, ti rendi conto di quale razza di genere umano ti sei invaghito? Te ne rendi conto?- mi sbattè malamente su una sedia e pronunciò un incantesimo: subito robuste corde bianche spuntarono dallo schienale e mi si attorcigliarono nelle bracce e nelle gambe, legandomi saldamente.

- No! Lasciami andare padre! Madre!- provai a gridare, ma nessuno dei due si fece avanti per liberarmi. Mia madre sorrise malvagiamente e spinse Hermione a terra, facendole sbattere la testa sul marmo freddo.

- No! Hermione!-

- Crucio!- dalla bacchetta di mia madre venne scagliata la maledizione, che colpì Hermione in pieno petto. La ragazza cominciò a contorcersi e ad urlare, urli disperati e carichi di tristezza. Non capivo come facessero i miei genitori a rimanere impassibili davanti ad una scena del genere. All'improvviso l'unica cosa che odiavo più di loro erano quelle maledette corde che mi impedivano di andare a salvare la mia amata. 

- E vedi di non provare più a sfiorare nostro figlio!- mio padre le sferrò un calcio sugli stinchi, poi mi puntò la bacchetta alla tempia.

- Padre, fammi quello che vuoi ma risparmia lei, non vi ha fatto niente!- dissi disperato.

- Zitto deficiente!-

- Ti prego, liberatela, non fatele dal male, non fatele del male!- ormai piangevo come un bambino, e questa cosa non mi piaceva. Hermione si era alzata ed era intrappolata tra le braccia di mia madre che la trattenevano. Vidi la sua gola gonfiarsi: stava probabilmente trattenendo il pianto. Mi guardava con gli occhi sgranati. Ah, quei bellissimi occhi... Cosa mi avrebbe fatto mio padre? Insomma, gli occhi di Hermione... Li avrei rivisti, vero? 

- Oblivion!- una scia luminosa mi balenò davanti agli occhi. Vidi, nella mia mente, passare tutti i bei ricordi che avevo con Hermione. Il nostro bellissimo primo bacio, nel corridoio che portava all'Aula di Pozioni, vidi il giorno in cui le avevo organizzato una festa di compleanno speciale e.. Il ricordo più bello di tutti: quella volta in cui andammo a fare una passeggiata sulle rive del Lago Nero. Vidi me stesso raccogliere una rosa nera e regalarla ad Hermione: - Questa rosa è molto rara.. Ma bellissima!- aveva detto lei. 

- Come te - avevo risposto io  -Rara ma bellissima.... - e ci eravamo baciati di nuovo. 

All'improvviso tutto sparì. Mi sentivo molto leggero. Ero seduto su una sedia, davanti a me c'erano mamma e papà, che tenevano stretta la... Granger?

- Che ci fa la Sanguemarcio qui?-  dissi in tono amaro. La sua presenza non era per niente gradita.

Mio padre soffocò a stento una risatina.

- No! No!-  la Granger scoppiò a piangere e si divincolò, cadendo in ginocchio e affondando il volto rigato dalle lacrime tra le mani.

- Cosa vuoi da noi? Sei venuta a piangere, per caso? Non staremo mica a consolarti!- risi.

- Draco! Draco, ti ricordi di noi?- si alzò in piedi e mi guardò con i suoi occhi scuri e penetranti. All'improvviso l'immagine si una rosa nera mi balenò in mente, ma durò solo un secondo. 

- Santo cielo, Granger, che ti prende? Mi hai fatto venire il mal di testa!- quella rosa mi aveva fatto venire una forte emicrania e molta nausea. 

- Stai poco bene, tesoro?- disse mia madre, con la sua aria da agnellino docile.

-Si, ed è colpa sua!- accennai alla ragazza.

- Sono io, Draco, sono la tua Herm! Ricordami ti prego!- piangeva disperatamente, mi faceva quasi pietà. Mi abbracciò con foga e io rimasi quasi paralizzato. Ci pensò mio padre a spingerla via e a cacciarla fuori di casa imprecando, mentre lei continuava ad urlare di ricordarla.

- Quella è pazza... - sussurrai tra me e me, mentre mi dirigevo a riposare un po' e cercare di placare quel malessere improvviso. Dannata rosa!



Ricordami Per Sempre- DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora