Capitolo 13- La vendetta della Serpe

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Pov: Draco

L'avevo trattata con noncuranza per.. Per non mettermi a piangere come un bambino. Appena arrivai nel bagno dei dormitori maschili di Serpeverde, cominciai a piangere davanti allo specchio. Certo che avevo bisogno della sua presenza nella mia vita, era l'amica che avevo sempre voluto, l'unica persona che mi faceva stare davvero bene. Non sapevo perché stessi piangendo così tanto, forse per gelosia?
-No, Draco, ti rendi conto che stai piangendo per una Sanguemarcio?- mi ripetei a denti stretti. Appena mi resi conto di averla appena "insultata" Per l'ennesima volta tirai un pugno al bicchiere di vetro posizionato sul lavandino di fronte a me che cadde a terra frantumandosi in mille piccoli pezzi. Come il mio cuore in quel momento.

- Oh, dannazione!-  mi chinai per recuperarli. Mentre raccoglievo un pezzo di vetro veramente piccolo, questo mi si conficcò nella pelle facendomi uscire sangue. MI affrettai a risciacquarmi un po' e a cercare di fermare il sangue, mentre con il piede spostai i cocci sotto il lavandino, in modo che nè io nè nessun' altro li vedesse o li pestasse facendosi male. 

Imprecai ad alta voce e mi guardai allo specchio: in pochi minuti mi ero letteralmente distrutto dentro e fuori per? Per la Granger? Una ragazza che non avevo mai badato minimamente e che non mi era mai interessata. 

Se lei voleva farmi stare così male, perfetto, anche io avrei fatto star male lei. Voleva giocare? Allora giochiamo. Che la sfida abbia inizio. 

Uscii dal bagno sistemandomi con un gesto di stizza la cravatta di Serpeverde. Guardai l'orologio: erano già le due e mezzo. Attraversai un corridoio di corsa, svoltai l'angolo e...

-Draco!- una mano mi afferrò il colletto della camicia. Era mia zia Bellatrix, con i riccioli neri che le si incollavano al volto sudato e gli occhi folli, gli stessi occhi che avevo visto nel ripostiglio mentre lei torturava Hermione... E prima c'era stato quel bacio, che si era rivelato perfetto... E quella dannata rosa nera che mi tornava continuamente in mente, avrei dovuto capire perché, e soprattutto cosa significasse. 

-Draco! Ci sei?- 

-Si, zia, che succede?- sussultai.

-È tutto quasi pronto, caro. Alcuni Mangiamorte hanno avvistato Harry Potter e i due Weasley. Ci stiamo avvicinando sempre di più alla Battaglia! E vinceremo! E tutto il mondo della magia si inchinerà davanti al Signore Oscuro, si!-

-Oh, wow, bello...- farfugliai. L'ultima cosa che volevo era che le persone a me care morissero. E, da quello che svevo capito, sarebbe successo. 

Bellatrix si rabbuiò: -Non sei felice, Draco? Osi non essere felice dei trionfi del Signore Oscuro?-

-No zia, io sono contentissimo, giuro, ma ero devo proprio andare a fare una cosa...- 

Bellatrix strinse ancora di più la presa sul mio colletto, tanto che barcollai, e mentre parlava strinse i denti con cattiveria. 

-Ascoltami bene ragazzo, SO che frequenti ancora la Sanguemarcio e ti ordino immediatamente di smetterla. Se vengo a sapere che adesso stai andando da lei potrei punirti amaramente- 

Rabbrividii: come lo sapeva?

-E non lo dico perché sono una zia cattiva, ma perché se il Signore Oscuro venisse a conoscenza di questa tua intimità con una Sanguemarcio potrebbe uccidere te e tutta la tua famiglia!- continuò lei, sputacchiando ad ogni parola che pronunciava. 

-Si, zia, ma ti assicuro che io non...-

-Sta zitto Draco, so benissimo che vi frequentate, vi ho visti insieme. E provvederò infatti, in questi giorni, ad ucciderla!- Bellatrix mi lasciò finalmente libero ma non me ne resi nemmeno conto. Sentii un peso opprimente al petto e mi sentii gelare. No, Hermione non poteva essere uccisa, non dopo che avevo scoperto che era l'unica persona in grado di farmi stare bene. No, avrei dovuto trovare un modo per salvarla. Cavolo, pensai, non mi sarei mai aspettato di pensare di salvare la Granger o addirittura di stare male al pensiero della sua possibile morte.

- No zia, n-non ci frequentiamo.. Te lo assicuro, io non frequento i Sanguemarcio, potete... -

- Non blaterare cose insensate Malfoy, e non mentirmi mai più o ci saranno severe conseguenze anche per te - e se ne andò via, passandomi davanti con uno sguardo infuriato e la bacchetta alzata in segno di potenza. 

Mi era perfino passata la voglia di farla pagare ad Hermione, volevo solamente.. passare del tempo con lei. Volevo che ci lasciassero essere amici, con lei stavo veramente benissimo, non volevo perderla. Ma se mi avessero scoperto...

Non feci in tempo a voltarmi che qualcuno mi piombò adesso, facendomi quasi cadere.

- Draco! Fidanzatino mio!- era Pansy. Mi fissò con i suoi occhi così immensamente belli, di quel verde che mi aveva sempre attratto particolarmente. Ricordai gli occhi marroni di Hermione: forse mi piacevano di più quelli della Granger, sì, ma quelli della Parkinson erano ugualmente stupendi. Mi mise le braccia attorno al collo e fece per baciarmi. 

Fu così che mi venne un'idea. Per.. per fare ingelosire Hermione come lei aveva fatto ingelosire me. Non ero geloso, no, solamente arrabbiato perchè aveva preferito Dean a me. Non era gelosia, vero?

Appoggiai le mani sui fianchi di Pansy e le sussurrai all'orecchio: - Stanza Delle Necessità - 

Lei sorrise, si staccò leggermente e annuì. La presi per mano e iniziammo a correre per raggiungere velocemente la Stanza. Gettando un'occhiata all'orologio notai che mancavano una decina di minuti alle tre. 

Ci fermammo davanti alla porta: con la coda dell'occhio vidi Hermione svoltare l'angolo pronta per l'appuntamente con Dean, in tutta la sua bellezza innocente. Spinsi Pansy contro il muro e la bloccai per le spalle, avvicinandomi al suo volto. Vidi Hermione bloccarsi e fissarci.

- Pansy... - sussurrai, e la baciai. Uno di quei baci lunghi e dati bene. Notai con un po' di stupore che non avevo nessuna voglia di staccarmi. 


Pov: Hermione


Erano lì, davanti a me. Draco e Pansy. Che si stavano.. baciando. Non riuscivo a smettere di guardarli, nemmeno quando sentii una fitta al cuore e qualche lacrima iniziò a scendermi dagli occhi. Ero lì immobile a fissarli e a pensare che senza quel maledetto Oblivion, adesso in quel momento tra le braccia di Draco ci sarei stata io. 

Avrei potuto rifiutare Dean e stare con lui, e invece no,l'avevo rifiutato. Ma se a lui bastava così poco per rimpiazzarmi, me ne sarei fatta una ragione e sarei andata avanti con la mia vita provando a dimenticare lui, la nostra relazione e tutto il resto. 

Sentii qualcuno toccarmi il braccio delicatamente: Dean. Mi voltai dall'altra parte per non far vedere il volto rigato dalle lacrime e poi gli sorrisi. Lui accennò a Draco e Pansy, ancora avvinghiati dietro di noi.

- Si danno da fare, vedo - ridacchiò sottovoce.

Annuii deglutendo e sforzandomi di sorridere di nuovo, ma i miei muscoli facciali erano incredibilmente bloccati, e il mio cuore in frantumi. Non riuscivo più a pensare a niente, se non a Draco. 


Ciao! Scusate se non ho aggiornato ma il bug mi sta facendo impazzire aiuto:(

Lasciate un voto e commentate pure con un vostro parere riguardo la storia, così saprò se continuarla o no.. 

Grazie a tutti quelli che si sono preoccupati o che mi hanno scritto quando avrei pubblicato nuovi capitoli! E (rubo la frase alla mia migliore amica) PACE, AMORE, E SNASI A TUTTII! :)

Ricordami Per Sempre- DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora