Capitolo 2

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Infondo io lo avevo sempre saputo. Questi 7 cavalieri così potenti non potevano essere sconfitti così facilmente, e la preoccupazione dei soldati in questo periodo ne era la prova.  Dopo quella scena la mia mente era ancora più piena di pensieri, e le voci di quella conversazione risuonavano nella testa. Dentro me stavano iniziando a scontrarsi emozioni contrastanti. Nel frattempo vagavo per le strade del villaggio incontrando quasi tutti gli abitanti che riconoscendomi mi salutavano. Non eravamo molti a Frolya, saremmo stati circa un centinaio di persone.

Il sole stava tramontando ed io ero tornata a casa dopo che, con la testa ancora in confusione, avevo deciso di continuare la mia passeggiata fino a raggiungere la collina accanto casa.  Le ore erano veramente volate e mi era sembrato di star fuori soltanto pochi minuti. Pensare mi faceva sempre perdere la cognizione del tempo.

Vaness preparò la cena e mangiammo i suoi cibi veramente deliziosi. Lei sapeva cucinare davvero molto bene.  Eppure io, ero ancora assorta tra le mie riflessioni riguardo a quello che avevo appena visto. Finito il pasto mentre stavamo rimettendo apposto lei mi domandò:

Vaness= "Ehi come mai sei così pensierosa? A cosa pensi?"

Alla fine lei sapeva riconoscere benissimo ogni mio comportamento e si era accorta della mia espressione tra le nuvole, anche se avevo cercato di nasconderla.

Io= "No niente..."
Vaness= "Hai visto qualcuno per caso?" domandò sorridendo.

Ormai aveva già capito tutta la situazione. La sua espressione continuava a essere tranquilla.

Io= "Beh, io...." risposi dubbiosa senza sapere cosa dire.
Vaness= "Sai, ho saputo mentre tu eri fuori che dei cavalieri sacri sono venuti qui a Frolya"

Sapevo che non ci sarebbe voluto molto tempo prima che Vaness non ne fosse venuta a conoscenza.

Vaness= "Li hai visti, non è vero?" continuò il discorso con il suo tono calmo e saggio.
Io= "Ho visto un gruppo di uomini a cavallo" dissi sinceramente notando che Vaness era rimasta calma.
Vaness= "Mmmh... quindi alla fine sono arrivati anche qui" enunciò pensierosa, mettendo in ordine anche l'ultimo piatto della tavola.
Io="Sembrerebbe proprio di sì"

Ci fu un silenzio di pochi secondi che in realtà racchiudeva qualcosa di più profondo.
Da fuori le finestre si potevano osservare le prime stelle della sera, le più luminose di tutte. Fin da quando ero piccola adoravo stendermi sul prato per osservarle e cercare di contarle.

Io= "Li stanno cercando" affermai con voce convinta e occhi pieni di curiosità "Più di prima" continuai lanciando uno sguardo d'intesa.
Vaness= "Capisco..." si schiarì la voce
"Questo non fa altro che confermare le nostre ipotesi"
Io= "Si, certo questo è ovvio..."
Vaness= "Sai bene però che ancora non possiamo esserne sicure"
Io= "Secondo me invece questa situazione è proprio una certezza. Non pensi che possa essere il momento giusto?" esclamai con emozione.

Io= "Per cercare i 7 peccati capitali?"

A quella frase Vaness mi interruppe subito esclamando:
Vaness= "No Chiara... lo sai, non è ancora il momento" rispose decisamente ma senza rimproverarmi.
Io= "Ma se non adesso, allora quando?! Ormai è passato abbastanza tempo!" dissi aumentando tristemente un po' il tono della voce.
Vaness= "Là fuori tutto quanto, specialmente ora, è un pericolo troppo grande per te" cercò di farmi ragionare con voce calma.
Vaness non alzava mai il tono arrabbiata. Non lo aveva mai fatto in vita sua. Era qualcosa che non gli apparteneva e non avrebbe l'avrebbe mai fatto.
Io= "E se invece fosse proprio l'occasione giusta di cui approfittare per unire le forze" cercai di convincerla con tutte le mie ultime energie.
Vaness= "Non se ne parla proprio, mi dispiace Chiara... sai che tengo a te"

Anche dopo tutto questo tempo, ogni mio raro e timido tentativo di convincerla a farmi cercare i 7 peccati capitali, era stato inutile. Ormai era passato molto tempo da quel giorno. Ci avevo sempre sperato, ma proprio adesso ero convita che ormai fosse arrivato il momento, lo sentivo così fortemente come non lo avevo mai percepito prima.

Io= "Ma perché!" dissi iniziando a sentire i miei occhi lucidi.
Vaness= "Lo sai benissimo perché..." rispose sospirando guardando verso il basso e incrociando le braccia.
Non era arrabbiata.... il suo tono era fermo ma non mi stava sgridando; voleva solamente fare ciò che riteneva giusto, ovvero proteggermi.

In quel momento cominciai a sentire tutta la mia tristezza che stava iniziando a prendere il sopravvento. Ero certa che non avrebbe mai rifiutato proprio adesso in un momento come questo, perché ero assolutamente convinta che fosse l'occasione perfetta. Invece Vaness continuava a impedirmi di fare ciò che dovevo.

Io= "Sono passati 9 anni ormai Vaness, ho appena compiuto 17 anni. Non ce la faccio più, io devo cercarli" esclamai in maniera quasi sofferente.
Io= "Io posso farcela!" pronunciai insistendo.
Vaness= "Chiara, per favore non insistere" enunciò senza cambiare idea.

A quelle parole scoppiai dentro:
Io= "Non puoi impedirmi di fare ciò che mi disse mio padre!" esclamai arrabbiata con gli occhi lucidi.
Quella frase bloccò Vaness.
A quel punto, iniziò un silenzio intenso e assordante, pieno di emozioni che si intrecciavano tra loro, e che solo noi due riuscivamo a percepire e comprenderle
Quella frase era uscita spontaneamente. Non avevo alzato molto la voce, ma era bastato dire quelle parole per renderle violentemente tristi. Ormai avevo le lacrime agli occhi. Sapevo che lei infondo mi capiva e comprendeva tutto il mio dolore. Lo aveva conosciuto anche lei papà.

Io= "Te lo ricordi? Me lo ha detto lui di cercare i 7 peccati capitali. È stata l'ultima volta in cui genitori prima che scomparissero. Non puoi, e non dovresti, cercare di vietarmi di realizzare la promessa che feci a mio padre..."  dissi girandomi verso la porta di camera mia con le lacrime agli occhi.
Non riuscivo più a guardarla.

Io= "Lui non lo avrebbe mai voluto"

Ritornai nel mio piccolo terrazzo sul tetto, rannicchiata stringendo verso il petto le mie gambe.
Nonostante tutto questo tempo io non lo avevo mai dimenticato. Dopo la discussione con Vaness volevo starmene un po' da sola per conto mio per pensare.
Non ero arrabbiata con lei, ero soltanto triste. Non mi piaceva quando io e lei discutevamo, perché io le volevo bene. Mi rattristavo sempre un po' quando succedeva, anche se sapevo che Vaness non era realmente arrabbiata con me.

Nel frattempo guardavo il cielo stellato della sera, ed era più bello che mai. Anche papà e la mamma dicevano sempre che guardare la luce delle stelle era una delle cose più belle da fare.

Avevo sempre provato a convincere Vaness, ma questa volta il fatto di non essere riuscita a farle cambiare idea mi faceva più male. Ero rimasta più delusa del solito e non sapevo perché. Forse ero stanca di non poter fare ciò che avevo sempre desiderato.

Mi buttai sopra il letto sospirando. Mi sentivo veramente assonnata. Un'altra giornata era volata via. Sbadigliai profondamente e dopo pochi secondi mi si chiusero gli occhi.

The Seven Deadly Sins  ~Una nuova avventura~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora