Capitolo 4

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Vaness= "Non preoccuparti Chiara, sto bene"
disse mentre posò a terra dei cesti.

Dopo aver placato la preoccupazione della folla rassicurandola, io e Vaness eravamo tornate a casa. Eravamo ancora sconvolte da ciò che era appena successo. Quell'incendio aveva provocato un grande danno al villaggio e gli abitanti si erano preoccupati molto.

Io= "Ma Vaness tu che cosa hai visto?" domandai incuriosita.
Vaness= "Ero poco più distante, ma anche io, come hanno detto, ho visto la sagoma di qualcuno cadere dal cielo"
Io= "Sarà stato sicuramente un cavaliere sacro..." dissi sospirando un po' turbata.
Vaness adesso stava sistemando i secchi dell'acqua che avevo raccolto poco prima.
Io= "Non è vero?" chiesi insospettita sperando che rispondesse qualcosa.
La sapiente capo villaggio si fermò per un momento, e poi si girò lentamente.
Vaness= "Ormai credo che i cavalieri sacri inizino ad essere un pericolo persino per Frolya" enunciò.
Il suo volto saggio esprimeva un po' di preoccupazione, ma rimaneva comunque calmo. Stava sospirando con aria pensierosa, e i suoi occhi marroni guardavano verso il basso.
Vaness= "In pochi giorni sono riusciti ad ottenere un enorme potere e adesso, stanno cominciando ad essere una minaccia anche per noi. Hanno messo in pericolo le persone del villaggio, non posso passare sopra alla vicenda di oggi" continuò.
Io= "Si... e per questo... Non credi che dopo quello che hanno fatto oggi.... potrebbero causarci dei danni peggiori?" dissi lentamente.

Vaness sembrava immersa nei suoi pensieri e dentro di sé era come se stesse combattendo contro se stessa. Aveva intuito dove volevo arrivare.

Io= "Vaness, lo sai anche tu che la vera causa della sofferenza della popolazione sono loro e che i 7 peccati capitali vengono definiti come dei criminali quando non lo sono davvero" dissi con tono calmo e comprensivo.

Vaness continuava a rimanere in silenzio, mi stava ascoltando seriamente.

Io= "Se continuiamo così rischiamo di mettere in pericolo anche Frolya, non pensi?"
Vaness="Si... Questo lo so... Ci ho pensato anche io, e non posso permettere che ci provochino altri danni"

Dopo quella frase iniziò un breve silenzio di circa cinque secondi che fu poi interrotto dalla mia voce piena di emozione.

Io= "Vaness ti prego, ormai è passato tanto tempo! Sai anche tu che vano fermati..."
Vaness= "Hai ragione... ormai non abbiamo altra scelta"

A quelle parole trasalì.
Non me le sarei mai aspettate.
Eppure sapeva che cosa intendevo dire.

Intanto nella testa di Vaness riecheggiavano i suoi pensieri:
"Penso sia arrivato il momento, quello a cui suo padre Deivy si riferiva. Questo è il segnale. Non ho scelta, ormai è pronta. Non ha idea di che cosa l'aspetti davanti a sé"

Io= "Ti prego, Vaness lasciami andare. Devo trovare i 7 peccati capitali, e in questo modo posso sconfiggere anche i cavalieri sacri" esclamai supplicandola con sguardo fiducioso e pieno di speranza.

Vaness era ancora sovrappensiero.

Io= "Ho bisogno di cercare quella risposta a tutto... Mi condurrà sicuramente da papà e mamma"

A quelle parole Vaness mi guardò con i suoi occhi profondi. Infondo anche lei sapeva che era la scelta più giusta da fare in quel momento. Sentiva per la prima volta che era il momento di farlo e comprendeva ciò che provavo. Il suo sguardo era come se racchiudesse un enorme senso di consapevolezza di ciò che avrebbe fatto e iniziò a sorridere.
Vaness= "Beh, a questo punto..." disse sospirando e incrociando le braccia "Va bene Chiara, è arrivato il momento" concluse sorridendo.

Cosa?! Non potevo crederci, mi sembrava un sogno. Stava succedendo davvero? A quelle parole, rimasi paralizzata, e dentro di me gioì con tutto il mio cuore. Sgranai gli occhi di stupore, e aprì leggermente le labbra sorpresa.

Per un'attimo rimasi senza fiato ma subito dopo, sul mio viso si formò un enorme sorriso, mentre Vaness continuava a guardarmi con uno sguardo materno affettuoso. Era come se per lei fossi stata pronta per affrontare ciò che mi aspettava, e sapesse che quello fosse il momento giusto per me.

All'istante la abbracciai con tutta la mia forza mentre lei iniziò a ridere. Mi considerava quasi come una figlia, ed io ero contenta di vederla come una di famiglia. Per me era un po' una seconda mamma. Aveva vegliato su di me in questi dieci anni, ed era stata in grado di accudirmi e farmi crescere in un posto sicuro. Dopo quel giorno dell'incendio, ricordo soltanto che un momento dopo mi risvegliai nella sua casa, vedendo per prima cosa il suo meraviglioso volto sorridente e rilassato, pronto a consolarmi. Dopotutto io gli volevo veramente un sacco di bene, ed ero grata per tutto ciò che aveva fatto e per avermi accolta tra le sue braccia.
Io= "Oh mio dio! Dici sul serio!? Vaness Grazie!!! Grazie!! Grazie!! Grazie!!" esclamai felicemente mentre la stavo ancora abbracciando senza ancora crederci.

Non lo realizzavo. Finalmente era arrivato il momento giusto per poter cercare i 7 peccati capitali.
Potevo trovarli.
Dovevo trovarli.
Lo dovevo fare per papà e per la mamma. Quello che mi aveva detto di fare mio padre mi avrebbe condotto sicuramente da loro in qualche modo. Io lo sentivo con tutto il mio cuore.

In quell'attimo nella mente di Vaness apparve il ricordo di quel famoso giorno nel tardo pomeriggio di primavera, insieme a mio padre.

Flashback:

Vaness= "Perché lo hai fatto ragazzo?" domandò pulendosi i suoi vestiti dalla polvere.
Papà= "Non mi faccio mai troppe domande per salvare la vita a qualcuno" rispose rimettendo la sua spada nel fodero.

Vaness quel giorno stava tranquillamente camminando su una stradina principale in mezzo al bosco e all'improvviso, era spuntato difronte ai suoi occhi un verme della terra. Questi grandi mostri sono in grado di essere molto pericolosi, e con la loro capacità di scavare nel terreno, possono distruggere persino villaggi.
Papà che veniva dalla direzione opposta aveva assistito alla scena e decise di intervenire affrontando la pericolosa creatura.

Vaness poi guardò l'uomo più attentamente negli occhi, e pochi secondi dopo sorrise quasi compiaciuta di aver scoperto qualcosa.
Vaness= "Forse la domanda giusta è perché, e come è possibile, che uno della tua specie se ne vada in giro da queste parti" disse con un leggero sorrisetto appagato.
Mio padre a quelle parole sussultò, e i due si lanciarono uno sguardo d'intesa, e in un istante... fu come se si fossero compresi tra di loro.
Papà = "Beh, che coincidenza! La vostra sapienza mi fa capire molto di voi... Anche se non mostrate le vostre ali"

La sera, prima di separare le loro strade non molto diverse tra loro, cenarono insieme. Attorno a quel fuoco caldo che illuminava quella sera immersa nel buio, avevano molto in comune di cui parlare.

Papà= "Dimmi Vaness, è raro che qualcuno del tuo Clan dei Celestiali scenda sulla terra. Come mai da queste parti?"
Vaness= "Io... ho un compito da svolgere" disse con tono saggio "Di certo però non è raro quanto la tua situazione, non credi mio caro?" rispose inclinando lievemente la testa.

I Celesti avevano un'incredibile capacità di riconoscere la provenienza di chiunque si ritrovassero davanti, infatti lei aveva subito capito chi fosse realmente papà. Ma anche mio padre, che aveva un istinto infallibile, riconobbe la sua vera identità.

Papà= "Già... Curioso no?" enunciò ridendoci sopra.
Vaness= "Anche se non era necessario però, mi hai aiutato... Perciò penso proprio che da questo momento Deivy io sia in debito con te"
Papà= "Aah! Non preoccuparti... Proprio perché mi dici in questo modo, so che sei una persona di cui mi posso fidare Vaness" rispose sorridendo allegramente.
"E poi sono sicuro che questa non sarà l'ultima volta che ci incontreremo giusto?" disse mio padre con tono dolce mentre i suoi occhi azzurri ridevano illuminati.
Vaness= "Già... Penso proprio che ci rincontreremo presto" disse con tono quasi divertito, come se sapesse cosa sarebbe accaduto in futuro.
Papà= "Perché alla fine dopo oggi, sono certo che diventerai una mia cara amica"

Vaness sorrise leggermente, e quelle parole non le scordò mai.

The Seven Deadly Sins  ~Una nuova avventura~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora