Hangover -Jotaro

352 22 0
                                    

"Un gin liscio, per favore." Chiedi al barista sedendoti al banco.

"Kuro va bene?" Chiede dando una pulita al bicchiere che ti avrebbe fatto usare.

"Certo, la ringrazio." Sorridi. Chissà se Asami ti avrebbe raggiunta più tardi... Non ci contavi troppo. A lei non piaceva granché quel pub e non le piaceva granché rischiare di essere beccata a bere, visto che non avevate ancora vent'anni (l'età minima in Giappone per bere alcolici e fumare sigarette).

Di fianco a te era seduto un ragazzo molto robusto. Aveva i gomiti appoggiati sul bancone e fissava il bicchiere ricolmo di liquido moro -forse whiskey- di fronte a sé con i suoi enormi occhi tristi.

Arriva anche il tuo bicchiere. Annusi il liquido trasparente e ne prendi un sorso. Chiudi gli occhi per assaporare meglio le spezie. Il retrogusto fortemente alcolico ti colpisce una volta che inghiotti il gin. Particolarmente forte! Ne avevo bisogno.

"Hey, ragazzone!" Lo chiami, si gira verso di te infastidito. "Tutto bene?"

Sbuffa e sbiascica qualcosa sul lasciarlo in pace o qualcosa del genere. Butta giù il rimanente whiskey nel suo bicchiere e si avvia un po' barcollante verso la porta tirando fuori una sigaretta.

Sorridi e sospiri. La sigaretta non sembra una cattiva idea. Lasci dei soldi sul bancone ed esci con il tuo bicchiere. Ti siedi a uno dei tavolini fuori dal locale, accendendoti una sigaretta. Ti stringi nella tua giacca mentre alterni con tranquillità un tiro di sigaretta e un sorso di gin.

"Hey, bellezza!" Un uomo si siede davanti a te. "Che ne dici di farci un giro?"

"No, grazie." Rispondi perentoria, tirando fuori uno dei sorrisi più freddi che hai nel repertorio.

"Oh, andiamo, neanche se ti offro un drink?" Si avvicina al tuo viso.

Ti poggi allo schienale della sedia e ti metti una mano davanti al naso. Era particolarmente ubriaco. "Amico, non è serata." Ribatti.

Ti poggia una mano sulla coscia.

"Oi!" Esclama una voce da dietro le sue spalle. "Lasciala in pace!"

"O cosa?" L'uomo  alzandosi in piedi. Girandoti noti che si trattava del ragazzone del bancone. Ti chiedi con quale coraggio quel tizio stesse cercando la rissa con lui.

Il tizio vola dall'altro lato della strada, anche se non capisci come, visto che il moro del bancone non aveva mosso un dito. Vedi che all'interno del pub il barista sta chiamando qualcuno mentre guarda verso di voi. Prendi la mano al tizio. "Vieni, muoviti!" Dici, mentre cerchi di andare via il più in fretta possibile.

"Perché?" Biascica.

"Perché stanno chiamando la polizia e tu finirai sicuramente nei casini, mi chiederanno di testimoniare e anche io finirò nei casini perché non sono proprio dell'età giusta per bere." Gli strattoni il braccio. "Andiamo!" Gli intimi. Si convince e ti segue. Qualche minuto dopo vi fermate in un vicolo e vi appiattite contro una parete.

Lui inizia a ridere. "Posso dirti un segreto?" Annuisci confusa. "Neanche io sono dell'età giusta per bere... Però so di essere molto ubriaco." Sorridi.

"Grazie per il tuo intervento di prima."

"Nulla." Sembra sorridere. "Penso che te la saresti potuta cavare anche da sola."

"Trovi?" Sorridi.

"Già, sembri una persona molto forte e determinata." I suoi occhi sembrano così tristi.

"Posso sapere il tuo nome?" Chiedi, cambiando argomento.

"Kujo, Jotaro." Ti rendi conto del perché ti sembrava familiare. È quello dietro cui sbavano tutte al tuo liceo. "Qual è il tuo?"

JOJO xReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora