Arigatou pt.2.2 -Kakyoin

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POSSIBILE FINALE NUMERO 2

"Emerald Splash!" Senti annunciare dalla voce di Kakyoin, che risuona chiara e limpida nella notte. Subito dopo vedi i caratteristici smeraldi del suo attacco provenire da qualsiasi direzione e andare verso Dio.

È una pessima idea fargli fare da esca. Pensi.

"Wind Forest, Gemini!" Annunci finendo di disegnare il simbolo sul tuo palmo. "The World!" Avevi scoperto da poco che il tuo Stand poteva copiare il potere di un altro Stand. È stato utile scoprirlo, considerato che avreste dovuto battervi contro Dio, senza sapere quale fosse il potere del suo Stand.

Il tempo si ferma attorno a te, come se tutto fosse bloccato in una gelatina in cui tu però puoi muoverti tranquillamente.

Disegni il simbolo della vergine sul tuo polso e cammini verso Kakyoin. Ti affretti a scrivergli un messaggio sulla mano e lo sposti vicino al signor Joestar.

Ferma il tempo. Avevi scritto.

Ora c'eri tu al posto di Kakyoin. Il tempo torna a scorrere normalmente e non sai effettivamente quanto sia stato fermo.

Vedi la bocca di Dio aperta. Ti affretti anche tu ad esclamare "The World". Il tempo si blocca di nuovo.

"Tu puoi muoverti." Constata. "Fará poca differenza." Inizia a volare verso di te.

Il tuo Wind Forest forma Leone ti appare davanti e si frappone tra te e Dio. "Non fare un altro passo."

"O cosa?" Chiede con aria di sfida.

Wind Forest gli ringhia addosso.

"Questo cambia tutto!" Esclama.

La gelatina di tempo attorno a te comicia ad inghiottirti, vedi un ghigno formarsi sul volto di Dio.

Quando il tempo riparte senti un dolore lancinante nel petto e ti senti sbalzata indietro. L'impatto con una superficie metallica ti toglie il respiro. Senti l'acqua inzupparti i vestiti. Il tuo sguardo è sfocato e fai fatica a respirare.

Senti qualcosa di caldo sfiorarti la guancia. Riesci a mettere a fuoco il viso di Noriaki.

"T/N--" Lo senti che ti chiama con voce tremante. "Per favore resisti, T/N."

"Nori." Sorridi. Vorresti abbracciarlo ma non riesci a muoverti, hai perso troppo sangue.

"T/N, devi resistere-- Ti ho promesso una cena fuori, non puoi lasciarti andare." Tenta di sorridere in mezzo alle lacrime.

"Nori, promettimi che non rimarrai da solo." Riesci solo a sussurrare, a causa delle poche energie che ti rimangono. "Fallo per me."

"Se ora riesco a portarti in salvo non rimarrò da solo, devi solo resistere ancora un po'." Dice con voce rotta mentre ti prende tra le sue braccia. "Per favore." Sussurra lasciandoti un bacio sulle labbra. Senti il calore delle sue morbide labbra sulle tue.

"Ti amo." Riesci a dire. Poi vedi tutto nero. Non senti più nulla.

☆Kakyoin's POV☆

Il ragazzo dai capelli rossi si sta osservando la mano, assorto nei suoi pensieri. Sono passati pochi giorni da quando T/N è morta e lui non riesce a capacitarsene.

Spesso gli capita di provare emozioni contrastanti riguardo la morte della ragazza... Della sua ragazza.

È grato che il suo sacrificio sia servito a qualcosa. È grazie a lei che sono riusciti a sconfiggere Dio, dopotutto. Grazie alla scritta che gli aveva lasciato sulla mano, la stessa mano che stava guardando in quel momento, ormai pulita.

Ma al contempo si sente colpevole della sua morte. Gli sembrava fosse passato tantissimo e allo stesso tempo pochissimo da quando aveva acconsentito a farla venire in viaggio con lui.

"Non posso lasciarti andare e basta!" Esclamó stizzita, chiudendosi la porta alle spalle.

"E io non posso farti venire con me." Sussurró lui, demoralizzato. Non voleva che la sua ultima conversazione con T/N prima della sua partenza fosse un litigio. "Per favore, T/N, non voglio litigare." Si lasciò cadere sul letto.

Lei sospirò e gli si sedette di fianco. "Nori, io-- Capisci che non posso semplicemente lasciarti andare, dopo quello che è successo l'ultima volta che hai incontrato Dio?"

"È appunto perché so che è pericoloso che non voglio farti venire con me." Disse lui, spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"So benissimo che è pericoloso, Nori. E sono convinta che anche il mio Stand possa esservi utile." Distolse lo sguardo. "Se c'è anche solo una chance che la mia presenza porti un vantaggio al gruppo, voglio assicurarmi che quella chance si avveri."

Nella stanza caló il silenzio.

"E poi..." Sorrise lei, dolcemente. "Non voglio lasciarti andare da solo."

"Sai che non sarei solo." Rise lui.

"Mi stai privando di una bellissima avventura da raccontare ai miei nipoti quando sarò vecchia." Mise il broncio.

"Questa è una visione molto ottimistica della situazione." Sorrise lui, lasciandole un bacio sulle labbra. "E penso che il tuo ottimismo mi possa fare bene."

"Davvero?" Chiese lei, incredula.

"Sí." Distolse lo sguardo. "E poi non credo di poterti impedire di venire." Sospiró. "E cercare di farti ragionare è impossibile." Sorrise con uno sguardo di sfida negli occhi.

"Quindi sarei io la testa dura tra noi due?" Chiese lei, sorridendo a sua volta, ma con un tono di finta rabbia.

"Beh, sí." Si strinse nelle spalle.

"Fair enough." Disse lei, sorridendo. Gli lasciò un bacio sulle labbra.

Senza accorgersene Kakyoin aveva spostato la mano a sfiorarsi le labbra. Gli mancano i baci di T/N. In realtà gli manca tutto di lei. E gli dispiace davvero tanto non mantenere la promessa di uscire a cena. Gli dispiace davvero tanto non avere altro tempo da passare con lei.

Gli iniziano a bruciare gli occhi, ma aveva passato talmente tanto tempo a piangere negli ultimi giorni, che probabilmente non aveva più lacrime da far uscire.

Sente una mano sulla sua spalla e si gira. Alza lo sguardo leggermente, per incontrare gli occhi di Jotaro, atipicamente comprensivi e dolci. Gli si butta tra le braccia.

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