Ti guardi allo specchio mentre cerchi di medicarti la ferita alla base del tuo collo. Non la vedi molto bene. Ne hai altre da medicare ma sono quasi tutte impossibili da raggiungere o da bendare. Sospiri e ti disinfetti il taglio sul sopracciglio.
Senti bussare. Ti affretti a metterti un reggiseno. Reggiseno e pantaloni: proprio il modo migliore di andare ad aprire la porta.
"T/N, tutto bene?"
Fai cadere un vaso mentre corri verso la porta allaciandotelo. "Sto arrivando." Apri leggeremente la porta e ti affacci per non farti vedere in intimo. Vedi Polnareff con il suo Silver Chariot alle spalle, pronto ad agire.
"Ho sentito un rumore, non c'è nessuno, vero?" Dice, aprendo di più la porta. Lo fermi.
"No, Polnareff." Sorridi e arrossisci. "Ho fatto cadere un vaso mentre venivo ad aprirti."
Annuisce. "Volevo avvisarti che tra una ventina di minuti andiamo a cena."
"Vi-- Vi raggiungo." Polnareff fa per andarsene. "Aspetta!" Chiudi la porta e prendi un asciugamano dal bagno. Ti copri il meglio possibile. Riapri la porta. Ti guarda confuso. "Potresti aiutarmi?"
Esita. "Certo... Di cosa hai bisogno?" Sorride. Gli fai segno di entrare.
Quando vede il tuo stato si copre gli occhi in modo drammatico. "Cosa stai facendo?"
"Polnareff... Io...-- Volevo chiederti di darmi una mano con le ferite, non-- Non riesco a medicarle." Arrossisci.
"Quindi sei d'accordo se ti guardo?" Chiede, spostando le dita da un occhio.
"Se ti mette in imbarazzo continuo da sola..." Guardi altrove.
"No! Figurati! Sono abituato, vivevo con due donne per casa... Non mi scandalizzo." Lo vedi arrossire.
Ti fa sedere sul letto e inizia dalle ferite più profonde. Ti disinfetta e benda tutto il possibile, hai l'impressione che saresti finita come una mummia.
Non sai propriamente cosa dire per togliere il velo di imbarazzo dalla stanza. Vai un po' in paranoia e inizi ad arrossire, fortunatamente gli stai dando le spalle in questo momento.
Polnareff è quello con cui hai legato di più, forse per la vostra vicinanza di età, ma appunto per quello ti senti in imbarazzo. È da un po' che stai cercando di evitarlo perché sei confusa. Stai provando così tante emozioni in questo periodo. Hai scoperto di avere uno Stand. Tua sorella è in giappone sospesa tra la vita e la morte. Sei preoccupata per tuo nipote e il suo amico, così giovani... E tuo padre, che si sta mettendo in pericolo nonostante la sua età.
Polnareff è l'unica persona che ti dá un pochino di sicurezza. Sai che puoi aprirti con lui e che sicuramente il tuo morale ne può giovare.
Improvvisamente ti accorgi di quanto il suo tocco sia delicato. È una cosa che non ti aspetti da una persona come lui e in qualche modo lo rende ancora più interessante. Arrossisci ancora di più. Avrei dovuto chiedere a papà dopo cena... Inizi a pensare. Sarebbe stato tutto molto meno imbarazzante...
Inizia a disinfettarti la ferita sul collo. Sussulti.
"Ti ho fatto male?" Chiede, accarezzandoti un braccio.
"No, non ti preoccupare." Lo rassicuri.
"Qui ho quasi finito." Ti comunica. "Tra poco ti medico anche quel brutto taglio in faccia."
"Non c'è bisogno, quello lo posso medicare da sola..."
"Se credi sia un peso per me non lo è, T/N." Dice. "Mon plesir!" Ti attacca un cerotto enorme alla base del collo. Ti giri verso di lui e lui ti fa alzare un po' il viso posandoti una mano sotto il mento. "E poi voglio assicurarmi che guarisca bene, in modo da non lasciarti una cicatriche troppo evidente. Sarebbe un peccato, su un viso bello come il tuo." Sorride.
Speri di non arrossire ma sai che sei diventata paonazza. Fortunatamente si è girato verso la cassetta con l'occorrente per le medicazioni.
Esiti mentre si avvicina al tuo volto con un batuffolo di cotone imbevuto di disinfettante. "Non-- non vorrei essere troppo fuori contesto ma volevo dirti che mi dispiace per quello che è accaduto a tua sorella." Sospiri. "So che non deve essere stato facile per te."
La sua espressione si fa un po' più dura e i suoi occhi un po' più tristi. Sospira. "È stato un brutto periodo. Ma so che, qualsiasi cosa accada, sta vegliando su di me." Un sorriso malinconico si dipinge sul suo volto e incastra i suoi occhi con i tuoi. "Ti ringrazio, T/N." Ti mette un cerotto sulla guancia. "Fatto!" Lo vedi avvicinarsi al tuo viso molto velocemente. Ti lascia un bacio sulla guancia. "Questo lo fará guarire prima." Sorride dolcemente.
Arrossisci.
Si alza dal letto e fa per dirigersi fuori dalla tua stanza. "Jean Pierre, aspetta." Si volta stupito di non aver sentito il suo cognome uscire dalle tue labbra. Cammini velocemente verso di lui e ti metti in punta di piedi per lasciargli un bacio sulle labbra. Lui sembra stupito da questo tuo gesto, ma poi ricambia e ti poggia le mani sulla vita. Tu ti lasci andare e passi le tue attorno al suo collo. Il tuo asciugamano cade.
Vi staccate e vi guardate negli occhi. "Grazie." Gli sussurri.
"È stato... Inaspettato." Sorride. "Ma sono felice che tu l'abbia fatto."
"Mi dispiace averti evitato negli ultimi due giorni." Sospiri. "Ero confusa su quello che provavo per te e, con tutto questo casino, non riuscivo a starti attorno."
Sorride e ti bacia.
"T/N, sto scendendo per cena, vieni con me?" Senti dire dalla voce di tuo padre. Ti stacchi da Polnareff.
"Un minuto e arrivo anche io." Gli urli in risposta, convinta che la porta fosse chiusa. Oltre la spalla di Polnareff noti che aveva aperto la porta e stava guardando dentro la stanza. Merda.
"Cosa sta succedendo?" Chiede Joseph. Entrando e chiudendosi la porta alle spalle.
"Papà, noi-- io..." Raccogli l'asciugamano da terra.
"Le ho medicato le ferite." Dice Polnareff, ha la voce di un tono più acuta del solito. "Se non vi dispiace vado..." Corre fuori dalla stanza.
Joseph lo osserva uscire ridendo. Tu intanto di butti addosso una maglia. "Ti prego, papà, non ucciderlo. Stavamo--"
"Finalmente!" Esclama.
"Cosa--?" Rimani interdetta dalla sua reazione.
"Stavo solo aspettando quando sarebbe successo." Ti sorride. "É da quando vi siete visti la prima volta che non vi staccate gli occhi di dosso!" Ti sorride. "Finisci di prepararti, io vado a ritirare i miei cinque dollari da Jotaro, Abdul e Kakyoin." Esce dalla stanza. Scuoti la testa e sorridi.
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JOJO xReader
FanfictionHello! Ho alcune idee in testa e devo assolutamente fare in modo che siano inchiostro digitale su carta digitale (non so perché ma ogni volta che trovo qualcosa di nuovo che mi piace davvero tanto é così... non è una vera ossessione se non ci sono d...