Sono di nuovo di fronte a lei e stavolta non mi tirerò indietro...
mentre White mi raccontava tutta la storia, ho provato un'immensa solitudine.
Dovevo essere furioso con il padre di Tobi e schifato con White per quello che aveva combinato in tutti questi anni per poter arrivare dove si trova adesso.
Mi ripeteva che era per il mio bene, per assicurarmi un futuro senza incertezze.
Voleva spianarmi la strada per un futuro ideale e adagiato... sfruttando il padre di Tobi e muovendosi tra le sue macchinazioni e loschi affari.
Pensando a tutte queste cose... mi ero sentito come abbracciato alle spalle da qualcosa di freddo e oscuro che lentamente mi stava svuotando.
Era come se... stessi scomparendo... poi ho pensato a Tobi, al suo volto... al suo dolore e mi sono precipitato qui."So tutto, Tobi... e anche di più. Prendimi a parolacce, offendimi quanto vuoi, prendimi a calci, spaccami i denti, ma stavolta non scapperò... non ti lascerò.
Sono stato un debole e un codardo per troppo tempo, ma non posso vivere senza di te."Tobi asciuga le lacrime di Roku e si alza lentamente con l'intenzione di raggiungere Nines, ma la sua amica, ancora a terra, le afferra la mano.
"Tobi... non voglio che tu vada da lui", e la ragazza con gli occhi gonfi e rossi alza lo sguardo verso di lei.
Tobi guarda Nines e poi di nuovo Roku.
"Devo farlo."
Roku tiene salda la presa: non vuole lasciarla andare.
"In un primo momento ho pensato che spingerti tra le sue braccia fosse la cosa giusta, ma ora che non ho più vincoli, io..."
Roku si alza di scatto e bacia Tobi sulle labbra, lasciando sia lei che Nines di stucco.
Nessuna reazione da parte di Tobi, nemmeno mentre la ragazza indietreggia lentamente.
"Eh...", una risata soffocata, "non c'è proprio posto per me nel tuo cuore, vero?"
E' come aver baciato una bambola, non ho sentito nulla da parte sua.
Roku rincasa, lasciandosi dietro la ragazza che amava e portandosi dietro solo tristezza.Tempo fa ho fatto un sogno.
Era bellissimo...
quando mi svegliai, provai un forte desiderio: volevo avere Tobi tutta per me.
lei era quello che desideravo, era il mio nuovo sogno.
Ogni giorno cercavo nei suoi sguardi qualcosa di malizioso nei miei confronti e nei suoi occhi un sentimento che per me non esisteva.
Mi vuole bene, ma... non mi basta più.Neanche il tempo di varcare la soglia e chiudere la porta alle sue spalle che Roku si siede a terra, con la testa poggiata sulle ginocchia.
Nines e Tobi si scambiano uno sguardo e il primo inizia a parlare.
"Non ho capito benissimo cosa è appena successo, ma... non ho il diritto di dire nulla o di fare scenate.
Io sono qui per salvarti."
Il ragazzo cammina verso Tobi continuando a parlarle.
"Io non sono una persona forte, ma qualsiasi mia debolezza sembra sparire pensando a te e al fatto di perderti per sempre.
Quello che mi fa ancora più male è pensarti ad affrontare tutto il dolore che provi da sola, senza che io possa fare nulla."
Tobi distoglie lo sguardo e si volta verso casa.
"Non sono sola, Nines. E se sei qui per riempirmi ancora di chiacchiere come la scorsa volta-"
Nines arriva davanti Tobi e le afferra le mani, ma prova un senso di disagio.
E' come se Tobi non fosse realmente lì.
"Mi dispiace, non ne dico una giusta. Allora mi limiterò solo a dirti quello che so: la morte dei miei genitori è stata causata da tuo padre."
Lo sguardo di Tobi è rivolto da un altra parte.
Nines guarda il suo profilo con un'espressione scettica. Lascia improvvisamente le mani di Tobi e fa qualche passo indietro.
"Non ci credo,"il ragazzo si lascia andare a una brevissima risata soffocata per poi riprendere a parlare, "tu lo sapevi?"
Tobi rivolge uno sguardo dispiaciuto verso Nines e questi fa un altro passo indietro.
Nines si porta le mani davanti agli occhi e comincia a tremare.
"So tutto, Nines... anche dei soldi che mio padre deve a Zinnia."
Roku, seduta ancora terra dietro la porta di casa, sussulta.
"Mia madre mi ha chiamato... e ne ho parlato con Aitoo."
Roku sgrana gli occhi e ripensa a una scena di pochi giorni prima.
"Quindi... quando quella volta l'ho vista con il cellulare in mano, tremante... non era per Nines."
Tobi prende un attimo fiato e riprende il discorso.
"Lei sta meglio, ma per pagare le cure di nostra madre... ha usato tutti i soldi che aveva rubato a White qualche tempo prima. Per questo dovevo allontanarti, Nines.
La situazione si stava complicando e conoscendoti, sapevo che-"
Nines si fa prendere da un impeto di ira.
"Conoscendomi, dici? Conoscendomi?! Oh e che cosa sai di me per l'esattezza, mh?
Che sono un fottuto giullare?! Nines non è capace a mantenere la calma perché va in pezzi?! Sono patetico ai tuoi occhi, eh?
Io sono venuto qui per aiutarti ! Ero convinto di fare qualcosa di giusto! La donna che vive in casa mia mi ha mentito per anni, cazzo!
So che hai sofferto anche tu per le menzogne dei tuoi e allora... mi sono sentito ancora più vicino a te, ma-"
Nines ha il fiatone, mentre Tobi lo fissa con un espressione dispiaciuta.
"Quanto mi sento stupido."
Tobi si avvicina al ragazzo abbastanza scosso, cercando di poggiargli una mano sulla spalla.
"Nines..."
Lui però reagisce male e la scaccia.
"Stai zitta, stai zitta... TACI! Non mi toccare!" e piange.
"Tutti che pensano di fare la cosa giusta... allontanandomi, tenendomi all'oscuro delle cose...
ma esiste qualcuno che riesce a fidarsi di me? Qualcuno capace di essere sincero... con me?
E' forse perché sono un ragazzo problematico? Perché sono eternamente frustato dalla vita?!
Dimmelo, 2B... dimmelo... hai paura che io ti faccia del male?"
Nines si lancia verso Tobi, facendola cadere a terra sul prato soffice.
Lui è sopra di lei e le blocca le braccia, mentre la fissa intensamente negli occhi.
"E' questo che ti immagini ogni volta, eh?! E' questo?!"
Tobi ha gli occhi lucidi, ma non dice una parola.
Le lacrime di Nines scendono copiose e cadono sulle guance della ragazza.
Nines ha una voce strozzata mentre cerca di parlarle.
"Io non ti farei mai del male, 2B... come potrei? Mi sento a pezzi... sarò anche eccessivo con i miei atteggiamenti, ma io cerco sempre di fare la cosa giusta per te... per tutti."
Si alza lentamente e tende una mano a Tobi per aiutarla ad alzarsi.
Lei invece si mette le mani davanti agli occhi e piange.
Nines si asciuga gli occhi con l'altro braccio.
"Cos'è questa? La serata del pianto?"
Nines si volta e vede Roku sulla soglia della porta che li sta osservando, piangendo.
"Io ti amo 2B, questo non cambia.
Sarò anche particolarmente emotivo, ma vorrei davvero che qualcuno iniziasse a fidarsi di me."
Nines si sdraia sull'erba vicino a Tobi e guarda le stelle.
"Ti ricordi ? Era una notte stellata quella volta in cui mi hai detto di chiamarti "2B", la famosa storpiatura del tuo nome che ti danno a scuola legata al "To Be" in inglese. Quella notte ti sei fidata di me, o almeno era quello che pensavo, ma da quel giorno sei stata te stessa.
Io sono sempre Nines, quello che fa battute cretine per strapparti un sorriso e quello che rimane ferito anche se gli si dice "bruttino e caccoloso", ma quando piove o c'è il Sole... dentro di me c'è qualcosa che non cambia mai," volge lo sguardo verso Tobi e incrocia il sup sguardo, " sono i miei sentimenti per te. Fidati di me anche quando sembro un bambino capriccioso, per favore... ne ho bisogno."
La mano di Tobi si poggia sulla guancia di Nines e lui fa lo stesso.
"Mi dispiace, Nines... per aver tirato fuori di nuovo quella persona che ero convinta di aver lasciato indietro per sempre. Ho smarrito di nuovo la via, ma poi arrivi tu che mi chiami "2B" e la mia mente torna a quei giorni felici, a quello che stavo costruendo... con te."
Tobi poggia la fronte su quella di Nines e chiudono gli occhi.
Roku da lontano, sorride mentre si asciuga le ultime lacrime.Ora lo capisco solo guardandoli.
Quello che hanno loro due non lo avrà mai nessuno.
Non è una relazione facile, non è convenzionale.
Sembra che il mondo debba cadergli addosso, si respingono, ma poi sono più attaccati di prima.
Le incomprensioni non finiranno oggi, ma sono come calamite.
Quando l'ho baciata non era lì... voleva essere presente solo per Nines, per il nano malefico.
Che invidia! E io, cosa farò di questi sentimenti? Non lo so ancora.-
Aitoo e Pascal hanno attraversato quel varco di luce nella foresta e si ritrovano in un posto completamente nero.
Il pavimento sembra quasi liquido e intorno a loro c'è solo oscurità.
Non è buio, è diverso: è come se intorno a loro non esistesse niente.
"Cos'è 'sto posto?"
A2 si volta verso Pascal e lo ritrova nella sua forma da biomacchina.
I suoi occhi cadono su i suoi vestiti stracciati, la tenuta da battaglia che aveva un tempo.
Si sentono dei passi e una voce rimbomba nel buio più pesto.
"Questa è la realtà" compare un ragazzo dai capelli argentati e una spada in spalla, seguito da due Pod.
"Precisamente quello che rimane di essa," aggiunge il ragazzo misterioso.
Il Pod 042 gira intorno a A2.
"Risveglio completato. Analisi: L'androide modello A numero 2 è cosciente del suo vero io."
Il Pod 153 fa un rumore stridulo simile a un vecchio modem.
"Analisi completata. Simulazione completa al 50 percento."
A2 si spazientisce.
"Si può sapere cos'è questa storia?! Non ci sto capendo niente."
Pod 042 si posiziona davanti al viso di A2.
"Osservazione: i problemi cognitivi dell'androide A2 non sono stati risolti."
E A2 gli sferra un pugno che lo fa scaraventare tra le braccia del ragazzo misterioso.
"Stai zitto, sei fastidioso come sempre!"
Il ragazzo decide di presentarsi.
"Io sono ---- e siamo su un piano di non esistenza.
Quello in cui vivo io ormai da millenni da quando la mia esistenza è stata cancellata. Ora che anche la realtà è stata cancellata, essa mi ha raggiunto."
Le espressione di A2 è totalmente persa. L'androide si volta verso Pascal, perplessa.
"Cosa cavolo ha detto? Non sono riuscita nemmeno a udire il tuo nome. Sto perdendo la pazienza! Credo che farò fuori qualcuno."FINE CAPITOLO - FINALE [B]
[B]ad fight [B]ut [B]eautiful
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NieR Automata - The Dreams of Puppets
Fantasía(Conclusa - Anno 2020) Storia originale che vede come protagonisti 2B e 9S, ma come umani. La loro vita da ragazzi, non più circoscritta ad una guerra in futuro distante contro le biomacchine... ...è la vita che hanno sempre sognato, oppure no? Graz...