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*Narratore POV*

Era un giorno monotono e ripetitivo, ma non per tutti. Infatti questa giornata avrebbe segnato l'inizio di una nuova avventura per T/n.

*T/n POV*

"Ok, adesso che ho finito di sistemare i miei manga sugli scaffali passerò a sistemare la mia collezione di funko pop, infine se mi rimarrà tempo appenderò le luci led" pensai ad alta voce. "Però prima controllerò che ore sono, non voglio arrivare tardi il mio primo giorno da manag-" non riuscii a finire la frase che la porta della mia camera (già decorata da poster e e foto di me e i miei vecchi amici) si spalancò.

Da dietro ad essa spuntò mia madre che non perse tempo ad analizzare come avevo sistemato la stanza.
"Sei stata velocissima a mettere via tutte le tue cose e mi piace il modo in cui hai sistemato i tuoi fumetti" mi disse con tono gentile. Notai che nel momento in cui finì la frase si girò verso di me e mi fissò aspettando una risposta, ma io abbassai lo sguardo cercando di non mandare avanti il discorso.

"Senti, so benissimo che questa situazione non ti va a genio, che ti mancano i tuoi amici e che credi che non riuscirai a fartene dei nuovi, ma io so che i riuscirai e che la gente ti vedrà subito di buon occhio e vedrai che questa preoccupazione svanirà all'istante" disse adesso con una voce più triste, nel mentre allungò la sua mano (piena di vene per la fatica) cercando la mia " e poi sai benissimo che non potevamo andare avanti in quelle condizioni".

Io cercai di non piangere ricordando il motivo per cui ci eravamo trasferiti, alzai lo sguardo e la fissai negli occhi. Per qualche secondo ci fissammo in silenzio, poi io presi coraggio e le dissi: " So benissimo che non potevamo continuare così, ma questo trasferimento immediato mi ha scosso" dissi con una voce piatta "e poi durante il viaggio ho riflettuto sul fatto che avrei sofferto meno a stare la in quella situazione piuttosto che venire fin qui".
In quel momento, dopo aver notato il volto di mia madre, mi accorsi di essere stata un po' troppo cattiva con lei. Allora mi girai chiedendo scusa mentre mi pentivo di aver aperto bocca.

Il silenzio che si creò in seguito si spezzò dopo che entrò in camera mio fratello. " Scusa T/n, non so se hai notato, ma è ora di andare se non vuoi arrivare tardi...".

In quel momento non me lo feci ripetere due volte, mi alzai, mi diressi verso l'ingresso di casa con la borsa in spalla e partii.

Spazio per la scrittrice ✨😊
Ciao a tutti i lettori della mia storia, sono nuova qui e quindi con queste cose non sono esperta. Comunque volevo solo chiedervi se vi piace l'inizio di questa storia, so che non si parla quasi di niente, ma ho cercato di creare suspense con il passato di T/n per poi riparlarne in futuro.
Comunque nella famiglia c'è solo lei, sua madre e il fratello ( e per chi interessasse il suo nome è Tachi), del padre come ho già detto ne parlerò più avanti.
Al prossimo capitolo.
Sciaoooo✌🏼

~I wish you were mine~ // {Tanaka x reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora