FINN
-Se non vuoi ritrovarti con la testa nel culo, allontanati da lei immediatamente- dissi al ragazzo stringendo i pugni.
Lui si mise a ridere, ancora.
-Io davvero non riderei se fossi in te- continuò Eric al mio fianco. Se non fossi stato così incazzato lo avrei anche ringraziato per non avermi fatto fare la figura del deficiente questa volta.
-Senti ricciolino io non so chi tu sia o che cosa tu voglia ma se sei qui solo per fare a botte allora non sono interessato-.
Strinsi ancora di più le dita tanto da conficcarmi le unghie nella carne ma dovevo mantenere la calma, c'era molto di più in ballo di un semplice stronzo da picchiare. Cercavo di non guardarla negli occhi, mi sarei completamente perso e non potevo permettermi di cedere ora. Soprattutto se il ragazzo era chi ipotizzavo fosse. La presenza di Soph nella stanza mi opprimeva, la sentivo in ogni angolo, la vedevo dappertutto. Percepivo i suoi occhi verdi su di me, arrabbiati, tristi, ma ero certo anche contenti di rivedermi; il fatto che le facesse piacere che io fossi lì forse la faceva incazzare ancora di più e questo probabilmente la metteva in difficoltà.
Ero attratto da lei come da una calamita e ora ce l'avevo così vicina, ma allo stesso tempo così lontana. Qualsiasi cosa mi fossi ripromesso di fare o di dire in quel momento svanì completamente dalla mia testa. Non restava che improvvisare e sperare di non fare cazzate.
-Non sono qui per te. Ma sei in mezzo alle palle quindi o sparisci o ti faccio sparire io-.
-Ah ma ho capito adesso!- esclamò lui guardando prima me poi Sophie con un'espressione ancor più divertita.
-Tu sei il suo ex!- proseguì indicandola -Quello che ha fatto un video mentre se la scopava e lo ha mandato a tutta la scuola! Sei quel malato di mente lì!-.
-Bingo- intervenne Eric sottovoce ricevendo in cambio una mia occhiataccia.
-Assurdo! Veramente assurdo! Con quale faccia ti ripresenti davanti a lei, dopo quello che le hai fatto?-.
Nel frattempo tutti i presenti guardavano la scena sempre più incuriositi, nessuno osava fare rumore.
-Non mi pare di essere l'unico ad essersi ripresentato dopo averla fatta soffrire-.
-Tu non sai nulla di me stronzetto-.
-Ti sbagli, a differenza tua io lei l'ho amata veramente, con tutto me stesso- vidi Sophie abbassare lo sguardo, cercai di non farci caso e continuai -Ho cercato di capirla e di starle vicino come mai avevo fatto perché lei era il mio tutto. Mi ha raccontato molte cose e tra quelle mi ha pure parlato di te James. La mia memoria è una merda ma di te non mi sono mai dimenticato anzi, non vedevo l'ora di poterti vedere e dirti quanto sei stato coglione a lasciarla andare così. Mi ritenevo fortunato, molto fortunato perché dopo uno come te lei aveva deciso di fidarsi di uno come me. Poi è successo un casino e sono venuto qui a spiegarle come sono andate realmente le cose mettendo da parte tutto il resto, perché ho bisogno di lei come ho bisogno di respirare. So anche che è incazzata con me e che lo sono anche tutti gli altri, a questo penserò dopo. Ora, dopo tutto quello che ti ho detto, esigo che ti levi dal cazzo e mi lasci parlare con lei-.
Gli amici di Soph mi guardavano un misto tra stupiti e male, ma non mi importava, la persona a cui tenevo di più nella mia vita era lì, e dovevo fare le cose per bene per una volta per non lasciarla andare ancora.
-Non hai capito- disse James avvicinandosi a me e allontanandosi finalmente da lei -A me non frega un cazzo di quello che hai da dire. Sophie deve stare con uno come me, uno che ha una buona reputazione alle spalle e del quale non debba vergognarsi quando esce perché nessuno lo ricorda come quello che l'ha rovinata-. Quelle parole mi avevano toccato nel profondo, perché sapevo che era tutto vero. Io non la meritavo, ma ero certo che se c'era una persona in grado di salvarmi quella era lei. Una scelta un po' egoistica forse, ma era l'unica che avevo per ritornare ad essere felice, e avrei fatto l'impossibile affinché lo fosse anche lei.
-Hai ragione- ammisi. Era uscito dalla mia bocca da solo, e forse era giusto così. James aggrottò le sopracciglia confuso -Sì James hai ragione. Però non su tutto. Sul fatto che lei non dovrebbe stare con me non posso darti torto, ma questa non è una cosa che ti riguarda. La scelta è sua e non hai il diritto di decidere chi può amare. Ma porca puttana non dire mai più in mia presenza che tu non le hai rovinato la vita perché ti spiaccico al muro e ti faccio diventare un poster-.
Qualche risata si alzò nella stanza ma venne subito soffocata dallo sguardo carico d'odio di James.
-Io posso portarla in alto come merita, uno come te può solo portarla con lui nell'abisso-.
-Silenzio tutti e due!- intervenne Sophie avanzando verso il centro della stanza. Sostenne il mio sguardo e poi si rivolse a James.
-Ero innamorata persa di te- il ragazzo fece un sorriso compiaciuto e lei se ne accorse -Ero, testa di cazzo. Poi ti sei mostrato per la persona che sei, per me vali zero. Una ragazzo che si scopa le altre non lo voglio nemmeno nella mia stessa stanza, brutto traditore di merda. Hai idea di come tu mi abbia fatta sentire? Mi sono sentita offesa, presa in giro e usata tutto perché ti avevo detto che non ero pronta per fare sesso con te. Lui invece ha saputo aspettare- e si girò verso di me -Avrà fatto tantissime altre cazzate ma ho intenzione di ascoltarlo, anche se magari sprecherò il mio tempo- e ritornò di nuovo da James -Perché lui a differenza tua lo merita il mio tempo e se riterrò opportuno dargli una terza possibilità allora gliela darò. Chi amare non lo scelgo io, tantomeno tu, e non mi interessa se mi trascinerà nell'abisso con lui, almeno avrà una persona che lo ama con cui risalirlo-.
Un brivido mi percorse tutto il corpo e una lacrima, che asciugai subito, mi rigò la guancia.
-Quindi lo perdoni così? Ti ricordi cosa ha fatto vero?-.
-Non ho detto che lo perdono James, ma che sicuramente lo ascolterò-.
Il mio cuore sobbalzò, forse ce l'avrei fatta, forse sarei riuscito a riportarla da me.
-Quando poi soffrirai io non ci sarò più per te, ricordatelo-.
-Ma meno male James, meno male. Adesso se non ti dispiace ho un po' di questioni da chiarire-. Detto questo mi venne incontro e mi fece un cenno con la testa per far si che la seguissi. Guardai Eric che mi sorrise e andai con Sophie al piano di sopra. Ero terrorizzato, mi tremavano le mani e sudavo freddo.Entrò in una stanza e si sedette sul letto impassibile, sospirai e la raggiunsi, chiudendomi la porta alle spalle.
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Unexpected lover 2 || Finn Wolfhard
Fanfiction|| Seguito di "Unexpected lover" || Il brutto è quando ti accorgi che il tuo cuore è in frantumi e l'unica persona in grado di aggiustarlo é la stessa che lo ha distrutto.