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SOPHIE

Aprii gli occhi e ci misi un po' a capire dove fossi. L'odore non era lo stesso della mia stanza e non riconoscevo le lenzuola bianche con i fiorellini. Strizzai un po' gli occhi per mettere a fuoco quello che potevo e mi resi conto che vedevo. Impossibile, io senza occhiali non vedo nulla, eppure era tutto così chiaro, dovevo aver dormito con le lenti a contatto era l'unica spiegazione.

Mi voltai e la realtà mi diede uno schiaffo in faccia. Finn dormiva di fianco a me e mi teneva un braccio sulla vita. Rimasi bloccata a ripensare a quello che era successo la sera prime e, o mio dio a quello che avevo fatto! Sono un'idiota, ho perso il controllo e io non perdo mai il controllo. Non pensavo che un ragazzo potesse fare questo effetto, non avrei mai creduto che la mia parte razionale sarebbe stata soppressa e che sarebbe riemersa la me istintiva, quella che non ragiona e che fa le cose perché le va di farle. Forse era un bene, probabilmente era destino che uno come lui incontrasse una come me. Non ho mai creduto nel vero amore perché non ne ho avuto l'esempio ma io e lui continuavamo a ritrovarci, e il suo sguardo mi attraeva come una calamita.

Non era il momento di pensarci però perché proprio in quell'istante Finn si svegliò, si stiracchiò e appena mi vide anche lui sembrò sorpreso.
-Oddio Soph dimmi che non ho fatto cazzate-
-Se ti dicessi di no mentirei ma non sei l'unico-
-Lo so, mi ricordo. Vuoi che me ne vada?-
Non risposi, in realtà non volevo se ne andasse, anzi, desideravo che rimanesse lì con tutto il cuore, non sapevo però se fosse la cosa giusta da fare.
-Soph ho bisogno di saperlo, non voglio ferirti più di quanto io abbia già fatto ma allo stesso tempo non voglio illudermi-
-Illuderti! Tu saresti l'illuso in tutta questa storia?-
-Soph ti prego ascoltami...-
-Se il tuo intento è quello di passare da vittima della situazione puoi anche andartene-. Cambio idea molto in fretta ma sto ragazzo mi fa proprio incazzare.
-Soph cazzo non capisci che ho preso un aereo, sono piombato ad una festa piena di gente che mi odia, chi per un motivo chi per un altro, soltanto perché non riuscivo più a vivere senza di te!?-
-Finn...- le sue parole mi arrivavano dritte al cuore come una freccia. Ero confusa, più confusa che mai.
-Sei la cosa più importante della mia vita, da quando ti ho parlato l'ultima volta ho passato ogni giorno pensandoti, e sperando che per un qualsiasi motivo tu decidessi di scrivermi per dirmi che mi avresti perdonato, e no, non l'ho fatto io perché sono un perfetto deficiente e da solo non so fare niente, solo tu mi davi la forza di fare qualcosa della mia vita-.
-Finn io...- non so se avevo la forza di pronunciare quelle parole -Io ti perdono-.
Non feci quasi in tempo a finire la frase che mi ritrovai le sue labbra sulle mie, desiderose come la prima volta. Una lacrima rigò il suo viso perfetto e guardandomi negli occhi disse:- Non ti lascerò mai più, te lo prometto-
-Finn non fare promesse che non sai di poter mantenere-
Lui sempre con la fronte appoggiata alla mia rispose:- Io lo so, perché ti amo, ed è un amore che non credevo potesse esistere. Ti amo e ti amerò per sempre-.
Lo baciai. Non sapevo di star facendo la cosa giusta ma tanto vale fidarsi del cuore ogni tanto, almeno quando ti urla "Questo è l'amore della tua vita sposalo!".
-Vieni con me a Londra, lasciamoci tutto alle spalle, i problemi, le persone e iniziamo una nuova vita, ma stavolta insieme-
-Finn dal perdonarti a questo mi sembra che debba passare un po' di tempo no?-
-E perché? Abbiamo sempre saputo di appartenerci, di essere fatti l'uno per l'altra. Comunichiamo in un modo che gli altri non riescono nemmeno a capire, vieni con me, ti prego-.
Ci pensai un attimo, avrei dovuto ricambiare scuola per finire l'ultimo anno, lasciare di nuovo i miei amici per andare per l'ennesima volta in una città dove non avrei conosciuto nessuno, e per di più con un ragazzo che era un completo disastro. D'altronde anche io sono un disastro e solo con lui riesco a rimettere insieme i pezzi. Lo amavo anche io, cavolo se lo amavo. Ad ogni suo tocco una scarica elettrica mi attraversava, ad ogni suo bacio il mio cuore esplodeva, avevo bisogno di lui come di respirare.

Ho detto che non ho mai perso il controllo ma probabilmente quello che ho fatto è stata la più grande perdita di controllo della storia.
Ho detto sì.

Unexpected lover 2 || Finn Wolfhard Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora