"Non posso fare a meno di te"
Capitolo dueEntro la chiave nella serratura mentre fingo un sorriso nel tornare a casa dopo aver registrato la prima puntata. Appena si spalanca la porta, trovo subito mio marito in salone intento a scrivere qualcosa al computer . Appena nota la mia presenza, si avvicina e mi saluta con un bacio che ricambio con un flebile 'come è andata oggi?'
Lui inizia a borbottare qualcosa su quanto sia stata faticosa la sua giornata al lavoro per poi chiedermi, alla fine del suo lungo monologo, come sia andata invece la mia di giornata. Io rispondo semplicemente con un 'tutto bene' ,poi aggiungo «che mangiamo stasera?»
Lui mi dice che ha preparato la carbonara e che sta di là in cucina. Sorrido e lo ringrazio per il delizioso piatto che ha preparato, allora andiamo insieme in cucina ed iniziamo ad apparecchiare la tavola.
« Ma hai fatto anche i pancakes?» Chiedo non appena mi accorgo della presenza di un piatto di pancakes fumanti sul tavolo. Flavio mi rispondi di si.
«ho fatto il dessert» aggiunge poi
«ma come sei premuroso!» mi congratulo lasciandogli un veloce bacio sulla testa, poi mi ricompongo e continuo ad aiutarlo a sistemare la tavola. La cena passa abbastanza in fretta tra lui che continua a raccontare le sue vicissitudini sul lavoro ed io che mi fingo interessata. Mi alzo ed inizio ad insaponare i piatti, Flavio sparecchia e poi scompare tra le stanze della nostra casa. Io finisco di sistemare la cucina, poi recupero il cellulare dalla borsa e mando un messaggio a Maria.
«mi manchi già, quando ci vediamo?» digito, poi aggiungo una faccina per sembrare ironica ma in realtà non vedo l'ora di rivederla.
Maria risponde subito scrivendo «alla prossima registrazione scema! Mi manchi già anche tu.»
Sorrido, poi sospiro e poso il cellulare.
Chissà se anche lei prova per me ciò che sento io, da come si è comportata in puntata potrebbe essere, ma ho paura a chiederlo. Magari è solo una mia impressione.
Anche perché Maria, giornalmente, mi inonda di affetto da sempre e non si stacca da me neanche per un minuto ogni volta che siamo insieme, anche ad Amici questa primavera mi ha combinato di tutto ed io mi sentivo sempre la protagonista dei suoi pensieri.
Così facendo mi fa credere di non essere la sola a provare qualcosa. Io cerco di essere sempre più trattenuta, specialmente in trasmissione, ma so che non resisterò a lungo ai suoi modi di fare. Ho paura di cedere in questa edizione di Tu Si Que Vales.La mattina seguente vengo svegliata da una chiamata, è Maria.
Con la voce ancora impastata dal sonno le rispondo
«Pronto?»
«Sembra il pronto della cabina»
«buongiorno eh tu e la cabina, ma che voi a quest'ora?»
«Portarti a colazione fuori» spiega lei come se fosse sotto inteso.
«Ma non dovevamo vederci tra una settimana?»chiedo io ironicamente. In realtà sono felice di risentirla/rivederla di già.
«È che una settimana è troppa» confessa lei.
«Mery ma come sei? Io sono a letto con Flavio»
«Eddai vestiti che sono sotto»
«Ma dici veramente?»
«Tu che dici scema?»mi dice lei ridendo.
"Madonna... ora scendo.»
Mi giro verso Flavio che dorme ancora, gli lascio un post it e mi preparo velocemente per poi raggiungere Maria giù in strada.«Ah come sei bella« mi saluta subito venendomi incontro e lasciandomi un bacio sulla guancia.
«Ma te piace tanto questa frase, me l'hai detto pure ieri in trasmissione!»
«No è che sei bella veramente» chiarisce lei
«te sei troppo gentile e anche rompiscatole, ma dimmi... come ti viene in mente questa colazione così presto?»
« avevo voglia di vederti»
«non mi hai visto ieri sera? »chiedo ridendo
«Sì ma mi mancavi già, non ti mancavo anch'io? Mi hai scritto il messaggio»
« sì mi mancavi già anche tu ma non pensavo che ci saremmo viste così presto»
«È che devo dirti una cosa, vieni, sediamoci qui» mi dice indicando la caffetteria all'angolo.
Prendiamo subito posto ed un ragazzo gentilmente prende la nostra ordinazione. Maria ormai mi conosce troppo bene e chiede un cornetto al miele con un cappuccino per me e il suo solito caffè macchiato con due biscottini al limone per lei.
«che mi devi dire di così importante da tirarmi giù dal letto alle 9 di sabato mattina?» rompo subito il ghiaccio io
«Ti volevo solo ringraziare ancora per aver accettato Tu Si Que Vales anche quest'anno, la puntata è andata bene, mi sono molto divertita e tu sei andata alla grande.So già che la prossima settimana sarà ancora così bello registrare la seconda puntata.»
«Maria io ti voglio bene, ma c'era bisogno di andare a fare colazione per dirmi questo?»chiedo subito ridendo
« Che c'è, non ti va di fare colazione con me?» mi chiede lei fingendosi offesa con la vocina più dolce del mondo.
«No assolutamente, non ci fraintendiamo, mi fa piacere fare colazione con te, dico solo che questa cosa potevi dirmela benissimo anche al telefono.» mi spiego, mentre entrambe ridiamo perché ovviamente non dico sul serio. «e soprattutto non c'è bisogno di ringraziarmi, sai che ho accettato di partecipare anche a questa edizione con tanto piacere.» aggiungoLei afferra la mia mano sul tavolino di questa piccola caffetteria, mi guarda negli occhi piena d'amore e poi mi dice « sentivo di doverti ringraziare perché te lo meriti e perché non è così scontato come pensi tu, per me è stato importante ed il piacere è tutto mio» chiarisce lei sorridendomi e accarezzandomi il palmo della mano. Rimaniamo a guardarci negli occhi per minuti interminabili, non saprei dire con esattezza quanto tempo sia passato, ma sicuramente molto tempo. Istanti infiniti in cui non è stato necessario dialogare, i nostri occhi facevano tutto da soli. Mi sono persa più e più volte in quegli occhi ma mai come quella mattina. Il mio sospetto che anche lei potesse provare qualcosa nei miei confronti si faceva sempre più concreto e così trascorse la nostra mattina al bar tra una chiacchiera ed un'altra, tra risate a crepapelle, sguardi sinceri ed infinito affetto.
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"Non posso fare a meno di te"
FanfictionE se tra le due ci fosse più di un'amicizia? Soffocheranno i loro sentimenti o daranno voce al loro amore? (Storia inventata su Maria De Filippi e Sabrina Ferilli con riferimenti ad una mia vecchia storia)