lividi

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siamo in macchina davanti lo stadio dove si terrà il concerto, è un macello cercare di passare dal retro con la macchina, c'era veramente troppa gente.
H: scendiamo
MA: sei matto?
H: c'è troppa gente e poi sono due passi
il manager sbuffa e annuisce;
scendiamo dalla macchina accerchiati da 4 bodyguard che spostano le persone per farci passare..
finalmente arriviamo nel camerino di harry, lui si spoglia velocemente davanti a me e si cambia;
nella camera entrano di colpo le quattro assistenti: trucco,parrucco,la sarta dei vestiti e quella dei microfoni.
mi siedo su un divanetto a guardarlo
AT(ass.trucco): che palle, ancora con i succhiotti?
la ragazza cerca di coprirlo con fondotinta e correttore, mi sentivo in colpa..anche se io ero messa peggio di lui..
H: che devo mettere?
harry guarda la sarta che stava scegliendo qualcosa da fargli mettere;
gli prende un jeans ed una camicia
H: non li metto
AS(ass.sarta): cosa hanno che non va?
H: sono troppo sobri
AS: allora sceglili da solo.
la sarta sbotta ed esce dal camerino, non credo fosse la prima volta che harry gli diceva così..
lui si alza prende quello che voleva mettersi e si cambia

si cambia davanti a me e davanti a tutte le assistenti, loro non lo guardano, erano abituate a vedere la gente cambiarsi davanti a loro in continuazione

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si cambia davanti a me e davanti a tutte le assistenti, loro non lo guardano, erano abituate a vedere la gente cambiarsi davanti a loro in continuazione..
harry si sbottona i primi 4/5 bottoni della camicia lasciando intravedere il tatuaggio su gli addominali; mio dio quando è bello.
lo stavo fissando ma non me ne ero resa conto finché non vedo il viso di harry a pochi centimetri dal mio..sapevo che voleva un bacio, ormai lo conosco fin troppo bene.
mi metto una mano dietro la nuca e lo bacio
Z: vado a fare un giro, ti distrai con me qui
harry mette il broncio
H: non mi distrai
Z: si invece, fatti sistemare ci vediamo dopo
esco dal camerino e mi faccio un giro dietro il palco; era piano di gente che correva a destra e sinistra c'erano strumenti dappertutto..
decido di andare sotto il palco dove si trovavano le fan dietro le sbarre ma Kevin mi blocca per un braccio quando vede che provo a passare
K: harry non vuole che vai da sola
Z: harry non decide cosa devo fare.
fulmino con lo sguardo Kevin che mi lascia il braccio per farmi passare;
vado sotto il palco e le migliaia di fan cominciano ad urlare..
mi avvicino a loro per chiacchierare, erano tutte così dolci e gentili
X1: cosa sono quelle cose sul collo??
spalancò gli occhi, mi ero completamente dimenticata dei succhiotti sul collo
X2: oddio!! Sono i succhiotti di harry!
sorrido imbarazzata
X3: da quanto state insieme?
Z: quasi un mese..
X4: siete stupendi insieme!
Z: grazie mille, voi siete le più belle stasera
gli sorridono e loro ricambiano, sento qualcuno afferrarmi il polso e tirarmi a se, era harry.
le fan cominciano ad urlare vedendolo
H: che stai facendo?
Z: stavo parlando
H: non puoi stare qui da sola
I nostri visi erano a qualche centimetro di distanza
Z: non puoi dirmi quello che devo fare
H: ti ribelli? torna di là
guardo harry gli occhi, non lo avevo mai visto così incazzato, stavo piangendo forse per il suo comportamento o forse perché mi stava stringendo troppo il polso..mi libero dalla sua presa e corro nel camerino,stavo piangendo.
sento i passi di harry dietro di me, ma prima che potesse entrare nel camerino gli sbatto la porta in faccia.
Non me lo aspettavo da lui, magari è l'ansia o lo stesso del concerto, ma non è una motivazione valida per trattarmi così.
H: amore..
si era calmato, ero rimasta accanto alla porta e riuscivo a sentire la sua voce
H: amore scusami..
non gli rispondo, con la manica della felpa asciugo le lacrime..
H: amore apri
Z: no, vai sul palco.
H: non vado sul palco se prima non chiarisco con te.
Z: smettila e vai su quel cazzo di parco!
sbotto, è così possessivo a volte non lo capisco proprio.
sento smanettare nella serratura e la porta si apre, ma come ha..lasciamo perdere.
H: pensavi non avessi una copia della chiave?
non lo guardo in faccia,
harry si avvicina e prende il mio polso, avevo un livido intorno ad esso.. ho la pelle delicata..
H: scusami..
alzo lo sguardo e vedo harry con gli occhi lucidi, pieni di lacrime..
veniamo interrotti dal manager che spalanca la porta
MA: sul palco!adesso!
H: 2 minuti e arrivò
MA: adesso!
Z: vai
harry si gira verso il manager e lo fulmina con lo sguardo
H: ho detto due minuti.
gli chiude la porta in faccia e si rigira verso
di me..va nel bagno, tira fuori il kit di pronto soccorso e prende un pomata per i lividi
Z: posso farlo anche da sola, stai facendo tardi al concerto.
H: non me ne frega un cazzo.
era nervoso, teso, stressato e non so cos'altro.. mi faceva tenerezza vederlo sul punto di crollare..
gli tolgo la pomata dalle mani e lo abbraccio, portando la sua testa sul mio petto..
sento harry piangere sulla mia felpa, non lo avevo mai visto piangere, non così.
gli accarezzo i capelli cercando di calmarlo.. lui si asciuga le lacrime sulla mia felpa
Z: stai tranquillo,non è successo nulla..
H: non sto tranquillo, mi dispiace per il polso..
Z: è solo un livido, ci sono migliaia di persone che ti stanno aspettando su quel palco.
harry mi guarda negli occhi
H: sei arrabbiata con me?
Z: un po'..ma ne parliamo dopo.
harry annuisce e si avvicina alle mie labbra per baciarmi prima di salire sul palco..lo allontano con un braccio
Z: no
H: ne ho bisogno..
Z: non ne hai bisogno.
H: ma..
non lo lascio finire che lo spingo fuori dal camerino dove il manager lo stava aspettando incazzato nero.
lo fa salire sul palco ed harry inizia il concerto.
io metto la pomata vado dietro le quinte per guardare harry, Kevin mi si piazza di fumiamoci per evitare che io scappi

𝐢𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐟𝐫𝐚𝐭𝐞𝐥𝐥𝐚𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐞 𝐢𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora