23) Tranquility

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<Draco?>

Vedendo che la persona non rispondeva, Hermione si avvicinó di pochi passi entrando nel cubicolo.

<Draco sei tu?> sussuró ancora con più dolcezza.

Tutto quello che ricevette in risposta furono due singhiozzi strozzati, trattenuti dal ragazzo. Perché lei lo aveva capito adesso, quello era Draco. Ma perché le dava le spalle...

Azzardó ancora tre passi arrivando alle spalle di Malfoy. La schiena era rigida, evidentemente stressata e nervosa, sussultava appena probabilmente per il pianto trattenuto con la forza.

Hermione alzó lentamente la mano, dirigendola verso la sua spalla.

<Draco..> disse flebile mentre la sua mano sfiorava il tessuto della giacca nera di lui.

Non fece in tempo a poggiare tre dita che Draco ebbe una reazione a dir poco... impressionante.

<Non osare toccarmi sporca, lurida sanguemarcio!> urló il biondo girandosi finalmente verso di lei, bruscamente, e facendo ritrarre velocemente la mano a Hermione. A sua volta, terrorizzata, la ragazza si allontanó di due passi... come se uno scudo invisibile la stesse allontanando da lui.

Lei sentì istantaneamente le lacrime pungerli gli occhi e poi scenderle sul viso, e non solo perché dopo tanto tempo Draco l'aveva chiamata sanguemarcio ma perché lo aveva ... visto.

L'ordine impeccabile che di solito lo rappresentava era sparito, lasciando al suo posto una persona, che a prima vista, poteva sembrare un'altra.

I capelli biondi erano completamente spettinati, e li volavano ovunque sul viso. La faccia sporca dalla cenere, deformata dal terrore puro di ritrovarsi Hermione davanti.

E poi... lei già lo aveva visto piangere ma ora.. era diverso. Negli occhi c'era la rabbia, la tristezza e la paura.

Vedendo che lui non accennava a dire nulla, Hermione parló.

<Cosa.. cosa ti è successo?>

<Cosa ti importa! Tornatene dal tuo Weasley stupida Babbana...> gli urló in faccia tormentato Draco, con le lacrime che dopo mesi tornavano a bagnarli il viso.

<Draco io non so di cosa tu stia parlan-> cercó di fermalo lei.

<Vi ho visti sai? Li a sbaciucchiarvi... davvero passionale.>

<Io...> Hermione non potè fare altro che abbassare la testa, dimenticandosi compleatamnete del suo orgoglio da Griffondoro.

<Tu cosa eh?! Mi hai solo usato, magari per avere informazioni da dare a Potter! Ma sì certo...prendiamo un po' per il culo Malfoy, tanto è solo uno stupido mangiamorte codar->

<Zitto!> lo bloccó Hermione. Alzó la testa bloccando gli occhi in quelli di lui. Si avvicinó velocemente e gli diede uno spintone.

<Io sarei la stupida?>

spintone.

<Mi hanno torturata nel tuo salotto!>

spintone.

<...E tu non hai fatto nulla per impedirlo!>

Lo spintonó un ultima volta, poiché lui ora si trovava letteralmente con le spalle al muro. Non aspettandosi quella reazione, Draco, la guardò esterrefatto rendondosi conto di quello che lei li aveva detto.

Lui non aveva fatto nulla.

Hermione si avvicinò pericolosamente al suo viso, l'espressione deformata dalla rabbia.

<Quindi, ti prego, non provare a dare a me della stupida.>

Draco rimase a fissarla spaventato, anche da se stesso.  Quelle parole facevano male... terribilmente male.

A un tratto il rumore di un esplosione irruppe nel castello immischiandosi anche nelle viscere dei muri, nei cubicoli...

Hermione si ricordó di Ron e Harry, e malgrado li avesse lasciati per andare da lui, decise di raggiungerli. Lo guardò ancora una volta sperando in una qualsiasi reazione, ma visto che non arrivó, sbuffó delusa e si giró.

<Aspetta.>

Si fermó, non sapendo se avesse sentito bene. Si voltó lentamente. Lui era ancora lì, ma con lo sguardo basso.

<Crabbe... è ..è> balbetto Draco.

<Si.> rispose lei prevendendo la sua domanda. <È morto...mi dispiace.>

Lui alzó lo sguardo, ma non guardó lei... fissò il vuoto. Gli occhi lucidi lo rendavano maledettamente triste, insomma, pensó Hermione, una di quelle scene che ti riempiono il cuore di malinconia.

A un tratto Draco si mosse, prese la bacchetta puntandosela al collo. Sembrava di rivivere quel giorno dell'anno prima, li a Hogwarts nel cortile.

E Hermione si precipitó, coma la volta prima verso di lui e li prese la bacchetta di mano costatando  che avesse quella di sua madre, Narcissa.

<Uccidimi tu allora.> disse lui.

<Cos.. Malfoy non ci devi pensare nemmeno->

<Crabbe è morto!>

Fece un passo verso di lei.

<Per colpa mia.>

Un altro passo e si ritrovó vicino al viso di Hermione, con la bacchetta in mezzo a loro.

<Me lo merito.>

Entrambi come persi in una forza astratta, quasi palpabile, si avvicinarono facendo incontrare le loro labbra in un bacio casto e timido.

Lei li mise la mano dietro al collo spingendolo verso di se, come temesse che lui potesse scappare da un momento all'altro.

Lui fece lo stesso, spingendola verso di se. Aveva bisogno di quel contatto, e ora finalmente poteva averlo. Divorava con dolcezza, ma allo stesso tempo irruenza le labbra rosee di lei.

Intorno a loro c'era il caos più totale, ma nel loro piccolo, erano in oblio di tranquillità quasi anormale.

Non duro molto peró... l'ennesima esplosione rimbombó tra le mura e Hermione dovette definitivamente staccarsi da lui. Gli prese le mani e le strinse forte godendosi quegli ultimi istanti.

<Devo andare... >

Lui annuì piano e la guardó allontanarsi .

Percepì le mani di lei lasciare lentamente le sue. Il contatto tra le loro pelli finire definitivamente.

Alla fine di tutto questo l'avrebbe rivista.

Se ne fosse uscito vivo...

Angolo autrice

Ragazzi questi capitolo è veramente molto pesante, ci ho messo veramente tutto il cuore per scriverlo vi prego spero lo apprezziate.

Manca poco alla fine preparatevi.

Lisa

I'm sorry || DRAMIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora