Quattro mesi.
Quattro mesi che non la vedeva, che non sentiva il suo profumo di vaniglia, che non gioiva segretamente nel guardare quel sorriso che spesso le attraversava le labbra, spontaneo.
Tutto era finito con un puf. Il puf di una smaterializzazione, che lo aveva portato lontano... molto lontano da Hogwarts, da lei.
Era arrivato al Malfoy Manor con Piton e insieme erano entrati velocemente nascondendosi, o meglio lui si era nascosto come un codardo per paura di dover affrontare il Signore Oscuro...Per fortuna o per sfortuna, non aveva ucciso nessuno della sua famiglia... no. Li aveva condannati a qualcosa di peggio. Suo padre, Lucius era diventato il giochino di Voldemort, veniva torturato e obbligato a adempiere a qualunque richiesta fatta. Ormai era fuori di senno, trattavo Draco come spazzatura, troppo deluso da lui... forse nemmeno ricordava che Narcissa fosse sua moglie.
Narcissa... lei senza farlo a vedere era spaventata. Si, spavenatata non perché voleva che il bene trionfasse sul male, perché a lei di chi vincesse non fregava nulla... era spaventata per suo figlio che giorno per giorno peggiorava.
Per Draco ormai tenere dentro le emozioni stava diventando talmente pesante da non riuscire più a sopportare la vita. Nemmeno diciassette anni e la gente veniva uccisa davanti ai suoi occhi nel salotto di casa sua, veniva torturato emotivamente da suo padre e un pazzo assassino immortale viveva in praticamente di fianco a lui.
Era arrivata la fine di settembre, quindi l'estate era definitivamente conclusa. Malgrado l'autunno portasse solitamente colori caldi, li nella stanza di Draco Malfoy il gelo predominava. L'unico tocco di colore erano forse i copriletti del baldacchino, verde come la sua casata.
Il ragazzo sì trovava, come di consueto, con il suo completo interamente nero. In quel momento, mentre formulava i suoi pensieri, piano piano gli occhi azzurri iniziavano a farsi lucidi. Mai aveva pianto dopo l'anno prima. Era arrivato al massimo a qualche lacrima ma nulla di più. Lo sguardo e rivolto fuori dalla finestra a guardare l'immenso parco del Manor.
A un tratto la porta si aprì e Narcissa Malfoy fece la sua comparsa entrando lentamente nella stanza fermandosi poi, però sull'uscio e tenendo la porta aperte segno che avrebbe solo detto qualcosa e poi sarebbe uscita. Senza fermarsi con lui.
Malgrado l'amore che provava per sua madre, Draco aveva comunque un certo racore verso essa. Sapeva esattamente cosa stava passando lui in quel periodo ma mai una volta si era fermata a parlarne insieme.
<Draco..> lo chiamó Narcissa. <Ho delle notizie da darti e poi... sarebbe necessari che tu ti presentassi in sala.>
<Certo, madre.> sempre a sguardo basso. <Di quali notizie devi aggiornarmi?>
<Ora non posso ancora dirtelo. Te lo dirà tuo padre appena arriverai>
<Tra poco arrivo... grazie.>
Appena sua madre chiuse la porta si precipitò veloce in bagno per sistemarsi. Sapeva che suo padre non sopportava che non fosse sempre perfetto.
Mentre si sistemava i bottoni della camicia guardó lo specchio e vide il suo riflesso. Pensava di aver raggiunto il minimo peso l'anno prima ma si sbagliava ora era ancora più magro.
Si buttò un po' di acqua in viso e si allisció per bene i capelli con il gel. Prese un bel respiro profondo e ando verso la porta.
Se suo padre lo voleva non prometteva nulla di buono. E questo sì che lo impauriva.
Percorse il corridoio lentamente per godersi quagli ultimi attimi di tranquilla, e poi arrivó sull'uscio della sala.
E proprio lì, di fianco all'entrata, tenuti prigionieri da alcuni mangiamorte c'erano niente meno che Harry Potter, Ron Weasley e... lei.
Hermione Granger.
~~
<Bene bene bene... chi abbiamo qui?>
Bellatrix Lestrange camminava con la sua solita e facilmente riconoscibile andatura verso il trio.
<Cosa avete fatto a questo ragazzo?!> strillo lei vedendo la faccia di Potter completamente deformata. <Siete sicuri che sia proprio...Potter?>
<Siamo quasi del tutto sicuri. Questi dovrebbero essere i due amici con cui va sempre in giro... devono averli lanciato un incatentesimo per non farlo riconoscere o qualcosa del genere..>
<Sapete che se chiamiamo il Signore Oscuro e abbiamo sbagliato ci uccidera tutti uno per ->
<Se permetti mia cara Bellatrix > Lucius Malfoy la interruppe, cosa che a lei diede molto fastidio <Forse Draco potrebbe riuscire a riconoscerli... erano a scuola insieme per tutti questi anni.>
Draco si senti gelare il suangue a sentirsi nominare da suo padre. Ecco perché lo aveva chiamato, semplicemente per usarlo.
Fece due passi in avanti verso di loro e finalmente potè vedere tutti e tre interi. E dopo così tanto tempo vide anche Hermione. Incroció il suo sguardo e trovó paura, rabbia, tristezza... e anche quella sua solita determinazione che mai la avrebbe abbandonata.
Lei rimase indifferente all'apparizione del ragazzo che invece sembrava avesse perso un battito solo guardandola.
<Su Draco avvicinati.> disse Bellatrix incitando lui a avvicinarsi. <Li riconosci sono loro? È Potter questo?>
<Io...> esitó.
Ma poi finalmente scelse.
Scelse che per una volta avrebbe scelto. <Non lo so..> e malgrado la voce tremasse era sicuro di quello che aveva fatto.
<E lui?!> disse sua zia indicando il rosso. <È Ron Weasly? Il traditore de suo sangue figlio di Arthur Weasley ??>
< Non sono sicuro... penso di si io->
<E lei?! È la sanguemarcio giusto? Hermione Granger se non erro...>
E li la guardò negli occhi e finalmente ritrovó quel sentimento che non vedeva da mesi. Quel luccichio dedicato solo a lui.
<Io...no->
<Come al solito Lucius tuo figlio non serve a nulla> ringhió la Lestrange.<Portateli tutti nelle segrete.> indico le scale per scendere ma poi si fermò a guardare Hermione.
<Anzi... lascia qui la sanguesporco> disse maliziosa, facendo perdere forse due respiri a Draco. <Così posso farci una chiacchierata da donna a donna.>
Li il ragazzo quando vide Bellatrix fiondarsi su Hermione e iniziare a urlare cose sulla camera blindata della Gringot, infondendoli pesanti maledizioni cruciatus nella pelle, nel corpo, per poco non si mosse.
Fece giusto un passettino di pochi centimetri. Non si spostó di più.
Noi lo sappiamo. Draco Malfoy era una codardo. Ma quel passettino forse lo aveva salvato dall'odio eterno di Hermione. Lei forse lo aveva visto in mezzo allé lacrime e agli urlo di disperazione. Aveva visto gli occhi del biondo puntati su di lei terrorizzati.
Poi però perse i sensi.
Angolo Autrice
Hei ragazzi nuovi capitoli mooolto importante. E nulla spero vi piaccia. Qui Draco mi fa tanta tristezza, come d'altronde anche nel libro originale... ma sono convinta che quel giorno lui quel passettino li abbia fatto.
Ma la Rowling era distratta e non ha potuto scriverlo.
Lisa
STAI LEGGENDO
I'm sorry || DRAMIONE
Hayran Kurgu{completa} Dal testo. Capitolo 23. Si fermó non sapendo se avesse sentito bene. Si voltó lentamente. Lui era ancora lì, ma con lo sguardo basso. rispose lei prevedendo la sua domanda. Lui alzó lo sguardo, ma non guardó lei...fissó il vuoto. Gli o...