Mercoledì 9 Dicembre 2020
L'hashtag bianconero #finoallafine potrebbe essere momentaneamente ribattezzato #finchecen'è, considerando che fino a quando la Juve ha avuto energie il Lione è sembrata una squadra quasi normale, classica avversaria tosta di Champions che però veniva piegata dalla tattica italiana. I cambi al 58' dell'allenatore ospite Jean-Luc Vasseur hanno invece ribaltato completamente la situazione, e si è capito come mai le Lionesi siano campionesse in carica da ormai 5 anni. La qualità della squadra ospite non si discute, nonostante il rinnovamento lo standard qualitativo è ancora irraggiungibile per noi italiane. Però, abbiamo dimostrato che ce la possiamo giocare, ci manca solo quel piccolo step in più per raggiungere le altre big, e un giorno inizieremo ad imporci a livello di club.
LA PARTITA - Juventus che oppone un 4-4-2 al 4-3-3 ospite. Davanti a Giuliani la linea difensiva è composta da Hyyrynen e Boattin sulle fasce, e la loro prestazione sarà molto positiva. Soffre più al centro la retroguardia bianconera. Gama è costante, ma Sembrant cala vistosamente nella ripresa, concedendosi qualche leggerezza, una di esse purtroppo fatale. Cernoia, Caruso, Galli e Bonansea compongono il centrocampo. Partita straordinaria di Arianna Caruso, si fatica veramente a trovare le parole per descrivere una giocatrice grintosa, onnipresente in ogni area del campo e cervello del centrocampo. Un po' più in ombra Galli, mentre le esterne Cernoia e Bonansea hanno fatto una grandissima partita. Girelli in attacco (ma non solo) ci mette il fisico, Hurtig i centimetri e gli inserimenti. Fino a che la benzina c'è stata, questa formazione ha addirittura impaurito le ospiti, che hanno 7 Champions League nel loro curriculum, delle quali 5 consecutive. Decisamente non male. Le ospiti oppongono Bouhaddi tra i pali, Karchaoui, Renard, Buchanan e Carpenter in difesa, ma sarà proprio Bouchanan a dare grattacapi alle proprie compagne, riscattandosi però con l'assist del 2-2. Carpenter in sofferenza in difesa ma molto propositiva in attacco, ma Hurtig certamente non le è stata inferiore, e soprattutto l'ha pressata sin dalle prime battute. Il centrocampo ha invece brillato, con Majri e Gunnarsdóttir ad affiancare l'esperta Kumagai, autrice poi del gol vittoria. Maroszán tuttocampista, sempre pericolosa, soprattutto nei lanci, e per fortuna delle bianconere, come hanno sottolineato Gaia Brunelli e Martina Angelini in telecronaca, ha giocato lontano dalla porta. Parris al centro dell'attacco non ha pesato, ed è stato uno dei principali motivi per cui la Juventus ha retto benissimo per un'ora. Ci ha comunque pensato Cascarino a dar fastidio, ma la difesa ha retto. Al 57' però sono entrate Henry e Malard, oltre a Cayman, a rilevare nell'ordine Gunnarsdóttir, Parris e Cascarino. È Malard soprattutto a creare fastidio dando un vero riferimento in mezzo all'area, e le sue mosse sono decisive per ribaltare il risultato.
I GOL - La Juventus sblocca la partita al 15': Caruso innesca Girelli, palla arretrata nel cerchio centrale a Galli che allarga a destra per Bonansea, che scatta, si porta al lato corto dell'area e fa partire un traversone che Hurtig sul secondo palo schiaccia di testa alle spalle del portiere ospite, ma la morbida marcatura di Carpenter facilita la rete bianconera. Pareggio al 30', ma c'è qualche polemica. Bonansea stende Karchaoui fuori area, la direttrice di gara ammonisce prima la bianconera, poi indica il dischetto, forse su cenno dell'assistente di destra. Il replay mostra il fallo fuori area, mentre Sky, grazie ad una telecamera sull'out di destra, mostra che Bonansea commette una sorta di "secondo fallo" buttando giù la lionese esattamente sulla linea dell'area di rigore. Probabilmente l'arbitro ha sommato il fallo fuori più quello al limite e ha concesso il rigore. La decisione opposta avrebbe creato polemica comunque. Per risolvere la questione, che si introduca il VAR anche nei sedicesimi, quantomeno per le partite più importanti. Dal dischetto secco piatto destro di Renard, intuisce Giuliani che si lancia a sinistra ma non tocca, così si va sull'1-1. Al 37' scappa Bonansea per vie centrali, allarga per Hurtig che si infila in area, cerca un assist al centro trovando sia la deviazione di Carpenter, sia quella decisiva di Bouchanan, con l'autorete che porta la sfida sul 2-1. Al 67' Bouchanan filtra, tocca Cayman servendo Malard che in mezzo a due passa poi batte Giuliani in uscita, pareggiando l'incontro. Gol decisivo all'88': un lancio dalle retrovie pesca per l'unica volta Boattin fuori posizione, alle sue spalle Carpenter centra, tocca Sembrant lasciando lì la sfera, Malard controlla, serve al centro dove Kumagai trova uno spazio nello stretto e incrocia con il sinistro sorprendendo Giuliani.
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