UEFA Women's Champions League: Ritorno Sedicesimi (15-16-17/12/2020)

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Martedì 15 Dicembre 2020

Il sogno rimonta della Juventus è durato sino al minuto 21, quando Marozsán, recuperando un pallone mal controllato da Sembrant, è entrata in area e con il destro ha battuto Bačić trovando il vantaggio

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Il sogno rimonta della Juventus è durato sino al minuto 21, quando Marozsán, recuperando un pallone mal controllato da Sembrant, è entrata in area e con il destro ha battuto Bačić trovando il vantaggio. In una serata piovosa, Lione e Juventus sono scese in campo con target diversi, con le francesi certe del passaggio del turno in caso di vittoria o pareggio, e le bianconere (o arancioni se preferite, vista la terza divisa) obbligate a vincere con almeno due gol di scarto per sperare nella qualificazione. Assenti Renard da una parte (infortunio muscolare) e Giuliani dall'altra (guai alla mano destra), gli allenatori hanno ridisegnato la squadra. Vasseur ha proposto un 4-3-3 che in fase di manovra si trasformava in un 4-2-3-1 con Parris unica punta supportata dalle esterne Maroszán, a sinistra, e Cascarino, a destra, e Majri trequartista. Il 4-4-2 della Juventus diventava un 3-5-2 in fase di possesso, con Hyyrynen che saliva a destra dalla linea della difesa infoltendo quella delle centrocampiste, ma dovendo poi rientrare in fase difensiva, così come Boattin sul fronte opposto.

PRIMI 45' – La Juventus comincia con un brivido causato da un tiro di Majri che si spegne sull'esterno della rete, poi prende campo complice un Lione lievemente sottotono, ma per troppa fretta gestisce male due regali della difesa, e rischia grosso con le stesse modalità. Angolo di Cernoia al 6', l'attacco non riesce a sfruttare l'opportunità e la sfera, abilmente recuperata dal Lione, viaggia sul fronte opposto, dove un magistrale scambio tra Majri e Carpenter libera Parris in area, ma il suo tiro a rientrare con il sinistro va alto. Le ospiti però sono vispe; producono un'ottimo cross di Gama bloccato da Bouhaddi al 7' dopo una bella serie di passaggi, poi al 13' capita una buona chance a Hurtig, ben servita da Cernoia che si vede regalare un pallone da Bacha, ma il sinistro della svedese è di poco alto. È l'ultimo sussulto bianconero. Il Lione prende man mano campo alzando i ritmi, e la difesa ospite, così come il resto della squadra, va in affanno. Cascarino punta Salvai al 14', la salta andando sul fondo e crossa sul secondo palo, dove c'è Parris, che da sola, a porta sguarnita, riesce addirittura a sbagliare, mandando il colpo di testa direttamente sul palo. Ancora Parris di testa al 19', ma stavolta stacca a centroarea sull'ennesimo cross preciso di Cascarino tra le maglie ospiti, e manda alto. Al 21' come detto Marozsán porta avanti le sue recuperando un clamoroso regalo di Sembrant. La partita non accenna a calare il ritmo. Al 27' conclusione centrale di Parris, blocca Bačić, terminando un'azione durata un minuto in cui il quartetto difensivo della Juventus è stato sollecitato più volte. Al 28' ancora la portera bianconera protagonista, quando respinge un cross di Cascarino. L'ultima vera opportunità è un'accelerazione di Marozsán, l'ungherese si porta al tiro dal limite dove la deviazione di Sembrant evita il gol mandando in angolo. Le bianconere riescono a riprendere in mano la partita, abbassando il ritmo e coprendosi, ma faticano a costruire gioco e non trovano occasioni, escludendo un intervento in scivolata di Hyyrynen sul secondo palo su cross di Hurtig da sinistra, che però va sul fondo.

RIPRESA – La ripresa non offre praticamente emozioni. Le uniche note di cronaca degne di menzione si contano sulle dita di una mano. Al 51' entra in area Cascarino, puntando nuovamente Salvai, che stavolta in scivolata manda in angolo. Passano pochi istanti, il tempo di allontanare la sfera, poi a destra cross di prima intenzione di Maroszán, stacco di Kumagai sul primo palo e palla alta. Guarino sostituisce Gama al 59', sia per cercare il pareggio sia per togliere una giocatrice che poco prima era rimasta a terra, ma l'uscita dal campo non è ben accolta dalla difenditrice, che voleva ancora giocare. Al suo posto entra Alves. Il Lione resta vivo, ma colpisce con rare accelerazioni, producendo alcuni tiri dalla distanza e alcune incursioni interessanti, ma non portano altro che qualche occasionale brivido. Le ospiti cercano l'imbucata, ma di occasioni non se ne vedono, salvo una scivolata di Buchanan su Bonansea al 68', con l'attaccante bianconera che per poco non approfittava del precedente errore della lionese. All'81' angolo da sinistra, stacca Malard al centro e la palla finisce sul fondo, ma la direttrice di gara vede un inesistente intervento di Bačić e regala un corner alle avversarie, che fortunatamente non crea pericoli. È l'unica svista arbitrale della serata. Poco dopo accelerazione di Carpenter a destra, sfera al centro dove irrompe in scivolata Malard, salva Hyyrynen poco prima della linea. All'85' ci prova Stašková dal limite, destro smorzato da un'avversaria che facilita la parata di Bouhaddi. Al minuto 88, esattamente come all'andata, la Juve subisce il colpo del Knock-Out: Malard scambia sulla trequarti campo con Maroszán, entra in area e con il sinistro batte Bačić. All'89' Alves divora il gol della bandiera calciando addosso a Bouhaddi dopo essersi trovata praticamente da sola in area. Al primo di recupero il Lione cala il tris: Majri apre a destra per Maroszán, cross dal fondo dove Majri di testa in tuffo indirizza verso il centro dell'area piccola dove irrompe con il destro Cayman, che manda in rete sorprendendo Bačić. Il 3-0 ci sta vista la partita in sé, ma se lo sguardo viene dato al complesso delle due partite è eccessivamente pesante e mostra una distanza decisamente ampia rispetto a quelli che sono i reali valori in campo.

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