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Camminò svogliatamente insieme all'alpha moro per i corridoi, proprio non aveva voglia di parlare quel giorno, era preoccupato per il suo alpha che ormai lo ignorava completamente, non parlava, non lo abbracciava e non lo guardava, era come essere sconosciuti.

E sentiva un peso allo stomaco veramente pesante, come una voragine al solo pensiero di perderlo per un motivo che neanche conosceva. Ed era proprio quello che lo preoccupava, nient'altro che quello perché veramente non sapeva quello sentiva perché era arrivato a chiudergli i suoi sentimenti e di conseguenza il cuore di colpo.

E quella mattina fu l'ennesimo colpo al cuore guardarlo passeggiare stretto in un abbraccio a quella razza di ragazzino che appoggiava la testa sul suo petto, una volta lo faceva lui e si sentiva immediatamente a casa, invece ora era stato sfrattato.

Gli altri amici lo avevano guardato preoccupati, notando come si fosse guardato spesso allo specchio, forse era diventato brutto? Non lo voleva? Era antipatico? Odiava il suo odore? beh come biasimarlo, quel ragazzino era bello, magro e delicato mentre Jimin si vedeva improvvisamente...inappropriato.

Aveva abbassato la testa e curvato le proprie spalle, guardando il pavimento sentendo gli altri rumori attutirsi, l'unica cosa che riusciva a sentire era il suo battito cardiaco rallentare perché per lui era come aver perso l'unica ragione di vita e i suoi amici lo sapevano bene, cercando di attutire i suoi colpi con abbracci o diffusioni di amore che ahimè contro quelle dell'alpha erano nulla per il biondo.

Oggi dovevano uscire tutti insieme in caffetteria come facevano sempre perché quel posto era tranquillo ed era l'unico che faceva dei caffè e cioccolate calde che soddisfavano la fame degli omega rendendo gli altri tranquilli.

Erano arrivati, ancora con il rumore un po' sotto ai piedi ma il beta del gruppo non smetteva di fare l'iperattivo o di fare il solletico agli omega, un loro punto debole facendoli sorridere benevoli al ragazzo, Jimin lo chiamò vicino per poi appoggiare la testa sulla spalla mentre l'altro gli massaggiava i capelli < Hobi...> l'altro mugolò < sei un sole...>

Lo guardò divertito < un sole? > Jimin annuì sorridendo felice < sei il nostro sole! Grazie...> fece un sorrisino più piccolo timido com'era e l'altro invece  ne sfoderò uno da orecchino a orecchino per poi abbracciarlo felice < ma quanto sei tenero madonna > lo prese in giro Namjoon ricevendo un coro di approvazioni.

Arrivò la cameriera e tutti ordinarono le loro cioccolate calde mentre il biondo controllava l'orario e Jin parve leggergli nel pensiero < dov'è quella specie di gatto? > gli altri alzarono le spalle accendendo i telefoni in caso avesse chiamato ma niente, aveva saltato un pomeriggio di gruppo per la prima volta da...sempre. E gli altri non si spiegavano il suo cambio di umore.

L'omega sospirò sconsolato sentendo poi le porte aprirsi e alzò lo sguardo speranzoso di vedere il suo alpha. E lo vide e come se lo vide. Mano a mano con quel ragazzo misterioso mentre si sedeva in un angolo del bar proprio di fronte a lui come se niente fosse.

Il biondo spalancò la bocca e gli vennero gli occhi lucidi < hey no no no > lo abbracciò l'alpha più piccolo facendo alzare anche l'omega più grande < hey Jiminie guardami > quando diceva questo voleva dire che aveva attivato la funzione Jin-eomma, e infatti il moro per lui era come una seconda madre se doveva essere sincero.

Alzò lo sguardo lentamente < non piangere ok? Troveremo la soluzione..tu non guardare mh? Me lo fai questo favore?> annuì abbozzando un sorrisino che fece sorridere soddisfatto l'altro che tornò al suo posto accanto al suo compagno.

Don't Leave Me • Yoonmin[ ᴏᴍᴇɢᴀᴠᴇʀsᴇ ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora