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Il biondo sospirò chiudendo l'armadietto, come avrebbe fatto quel pomeriggio con il suo ormai ex alpha in casa? Doveva aiutarlo per minimo due ore ma non riusciva a dire di no di fronte a sette insegnanti che gli chiedevano aiuto e quindi era stato messo alle strette e ora si trovava in una situazione ancora peggiore.

Si mise a guardare il telefono e notò solo dopo i capelli bluastri alla sua destra e saltò in aria mettendosi una mano al petto sentendo il cuore battere forte per lo spavento < cristo Yoongi mi hai fatto prendere un colpo > lo guardò negli occhi, era così dannatamente silenzioso.

< Quindi mi darai una mano oggi pomeriggio? > gli chiese semplicemente con un tono che traspariva frustrazione < se non vuoi essere aiutato non venire e di agli insegnanti che ti ho aiutato > disse semplicemente sentendo una morsa di tristezza salirgli dalla gola.

< No. E' ok. A che ora? > gli chiese semplicemente e lui controllò rapidamente il suo impegno, aveva danza quella sera quindi sarebbe dovuto venire proprio..< anche a pranzo. Dopo ho danza > disse con un tono sottile e l'altro annuì girandosi per poi andarsene da quella situazione.

Sarebbe stata una giornata lunga, come riusciva a sopportare una cosa del genere? Doveva parlarne con il suo migliore amico e soulmate e prese a chiamarlo < Jiminie? Tutto ok? > < no tae. Vengo al tuo armadietto.> sentì un mugolio e poi si mise a camminare velocemente verso l'armadietto non troppo distante del suo migliore amico.

Non sapeva di specifico che cosa volesse dirgli, ma voleva  solo liberare un po' la mente prima del pomeriggio o sarebbe andato completamente fuori di testa. Arrivò lì con il fiatone talmente sentiva il suo cuore battere velocemente, e l'altro lo guardò confuso.

Gli mise una mano sulla spalla notando che il ragazzo fosse sul punto di piangere, dopo la realizzazione che aveva preso in quel esatto momento mentre camminava verso il suo armadietto portandolo a correre dal suo amico. Gli faceva male sentire quelle sensazioni ma non poteva far finta di niente a lungo, stava diventando estenuante e ogni giorno sempre più ovvio.

Aveva detto una cazzata riguardo alla cotta verso Taehyung perché voleva solo guardarlo un po', uno sguardo e poi basta ogni tanto, con una scusa valida in caso scoprisse tutto. Non riusciva a tenere quel dolore assiduo nel suo cuore, non avrebbe retto a lungo e sarebbe andato in crisi e urlato tutte le sue emozioni in faccia al blu talmente sentiva bisogno di sfogarsi. 

E ora era lì davanti al suo amico mentre piangeva, doveva sfogarsi pian piano, come una siringa, e dopo un po' sarebbe tornato vuoto di nuovo, forse sentendosi meglio.

< Jimin? > cominciò a piangere e si accovacciò in corridoio sentendo un dolore irrefrenabile salirgli dalla gola, aveva provato a nascondere tutto al suo migliore amico per non farlo preoccupare ma anche il solo pensiero che non gli importi più di lui quando era in quella situazione lo distruggeva talmente tanto da non parlare.

L'omega aveva chiamato tutti i suoi amici che erano corsi verso di lui per il corridoio trovandolo accovacciato verso l'armadietto, tremante e singhiozzante facendo avvicinare una folla che l'alpha più piccolo mandò via con un ringhio basso e per niente felice che quella gente si avvicinasse all'omega che in quel momento pareva esser fatto di cristallo.

Nessuno osava dire niente, si sentiva dai suoi pianti che stesse liberano il dolore che aveva giù nello stomaco, la vedevano la sua faccia sconfitta e contenitiva che aveva ogni volta che il suo hyung era presente e lo vedevano come volesse crollare proprio in quel momento ogni volta che se ne andava e finalmente si era sfogato, non aveva retto.

Neanche sentì i continui richiami da parte dei suoi amici, li sentiva in lontananza come se avesse appena preso un pugno nello stomaco e una botta in testa che gli faceva male e non smetteva perché aveva tenuto il male alla testa per troppo tempo e occorrevano troppe medicine per riuscire a calmarlo.

Aveva bisogno di un dannato sollievo e non lo trovava, ne tra il conforto da parte dei suoi amici ne dalla danza dove si stremava ogni giorno e ora gli avevano anche complicato la vita mettendolo alle strette con questa farsa, e ora si ritrovava letteralmente con le spalle al muro.

Lo presero da sotto le spalle per alzarlo mentre si sentiva qualcuno prendergli le guance ma non osava aprire gli occhi verso la realtà, se n'è andato Jimin, Yoongi non c'è più.

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Jimin's Pov

Dolore, sento un dolore incessante. Anche quando ho visto Yoongi avvicinarsi da lontano, la sua chioma blu era inconfondibile come il suo odore anche se avevo la faccia macchiata di lacrime che mi appannavano la vista.

Mi guardo attorno, sono in casa mia e la testa mi fa un male cane, guardo l'orario..sono le quattro di pomeriggio probabilmente le lezioni saranno saltate. Mi stropiccio la faccia e mi alzo lentamente, sento male ovunque e il cuore dolorante, mi guardo allo specchio, sono ridotto uno schifo.

Ho assolutamente bisogno di vedere Taehyung, almeno per un po' e sfogarmi con qualcuno o potrei sentirmi peggio, ora sento solo una grande voragine mangiarmi il petto e spero che non si espanda come un buco nero perché non potrei arrivare al mio diciasettesimo compleanno.

Neanche dopo cinque minuti dalla chiamata vedo il mio migliore amico alla porta dallo sguardo spaventato e confuso che mi salta addosso e mi abbraccia ma a differenza delle altre volte non sento piacere, non sento niente.

Ci sediamo sul divano e mi adagia una copertina sulle gambe, per poi farmi accoccolare sul suo petto mentre mi accarezzava i capelli, mi ricorda...< Tae..> lo sento girarsi per poi sospirare < Chim ti prego dimmi che ti prende..sembri..morto > una lacrima solca il mio viso ancora, non riesco a piangere talmente mi ero sfogato prima.

< H-ho paura...> non riesco a dirlo, fa male < perché chim ti prego..> < perché l'ho ammesso troppo tardi, dopo tutti questi anni > un'altra lacrima. Lo sento quasi...frustrato, dovrei davvero dirlo ma ho paura che la mia confessione si ufficializzi automaticamente in questo modo < di che cosa? > lo guardò negli occhi < di essermi innamorato di Yoongi.>

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I ragazzi si erano fiondati per cena a casa del biondo, dopo che Tae li aveva avvisati che stesse bene, omettendo la sua confessione, non avrebbe detto niente sapeva che feriva il biondo.

Avevano abbracciato Jimin che ormai ogni volta aveva il terrore di sentire quel profumo al caramello anche per strada, aveva paura di fare le sue solite cose che faceva sempre per colpa di Yoongi, tutto ciò che faceva gli ricordava il blu e lo faceva sentire peggio.

Aveva mangiato un po' dicendo che non avesse fame, ed era vero il suo risentimento lo mangiava dentro e non se ne parlava di mangiare in quel momento era l'ultimo dei suoi problemi facendo allarmare tutti che sapevano perfettamente dove sarebbe arrivato dopo tutto questo, Jimin ne sarebbe uscito, pazzo. Un pazzo instabile, ferito, autolesionista e anoressico perché era scritto nella storia che per due anime gemelle era impossibile stare lontane senza morire.

Entrambi sentivano il dolore di l'uno dell'altro amplificato e questo li portava a morire insieme, e se Jimin avesse continuato in questa maniera sarebbe finito male, portando giù dal dirupo anche Yoongi.

Si, era popolare avrebbe trovato altri alpha ma si sentiva come un mostro in quel momento, una macchia nera in una distesa bianca. Era talmente diventato instabile senza il suo alpha da farlo diventare un completo pazzo, perché senza la propria anima gemella non si vive.

E quel giorno Jimin non aveva retto, era troppo dolore represso che lo aveva spinto in una morsa incontrollabile e ora si era disperso completamente in lui.

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-MinjieCake

Don't Leave Me • Yoonmin[ ᴏᴍᴇɢᴀᴠᴇʀsᴇ ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora