Don't Leave Me • Yoonmin[ ᴏᴍᴇɢᴀᴠᴇʀsᴇ ]

1.2

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Yoongi's pov

Due giorni. Mancano fottutamente due giorni al compleanno di Jimin e mi sento la testa scoppiare. Lui si fa mille paranoie sul suo possibile compagno e anche sull'organizzazione del compleanno anche se era stato calcolato tutto al millimetro.

Non capisco da dove venga tutta questa agitazione ma si deve dare una calmata o finiremo per diventare pazzi per 3 giorni insieme a lui. Ebbene si, ha deciso di andare 3 giorni quindi due notti in montagna sulla neve, che c'era già visto che è novembre sulla loro casa di famiglia dove andavamo sempre io e lui ogni Natale insieme con le nostre famiglie.

Mia mamma ha detto che vuole parlarmi domani sera prima del viaggio, forse solo precauzioni per Jimin visto che avrà 17 anni, probabilmente mi chiederà di proteggerlo. Ma non ne ho la più pallida idea, non mi piace quando mia madre una il solito " dobbiamo parlare "  vuol dire che non c'è mai niente di buono sotto.

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< Che cazzo Jimin datti una calmata! > lo sgrida Taehyung e lui abbassa la testa apparentemente mortificato per la sua agitazione, anche io lo ero mi ricordo. Due anni fa quella giornata l'avevo passata insieme a lui e mi era stato vicino tutto il tempo per ammortizzare la mia agitazione nel trovare un compagno, sono passati due anni e non ce n'è traccia.

Annuì lentamente per poi prendere a spalle curve il libro dal suo armadietto, lo sapevo che ci fosse rimasto male lo sentivo, in più lo conosco è sempre così sensibile ma ha un gran cuore. Lo seguo da dietro camminando lentamente, notando quanto il suo stato di ansia lo stesse mangiando vivo, gli avevo promesso a piccoli passi e ci stavo provando ma più mi avvicinavo più mi innamoravo di questo ragazzino.

Sospiro per poi aumentare il passo prenderlo per il polso e voltarlo facendolo scontrare contro il mio petto e lo abbraccio tenendolo per la vita saldamente mentre mi abbraccia molto forte mettendo le mani dietro al mio collo appoggiando la testa sul petto. Lo fa sempre, per sentire il mio odore, dice che sa di caramello e di casa, come se io fossi la sua casa.

Mi ritrovo a sorridere a quel gesto, riesce sempre a essere tenero anche non volendo, lo ammiro per questo, in realtà lo ammiro in molte cose e ogni volta mi rende fiero di essere il suo migliore amico. Ho visto il suo cuore spezzarsi quando gli ho detto di non essere neanche più suo hyung e l'ho visto crollare all'armadietto.

Non lo tratterò mai più in questa maniera, lo giuro sul nome di Min Yoongi. Gli avevo detto di non essere più il suo alpha trovandomi un ragazzino a caso con neanche un quarto della sua bellezza. Lui da quando è piccolo mi dice che io sono il suo unico alpha e lui il mio unico omega, e io lo considerò ancora così, non voglio essere rimpiazzato da Felix.

< Jimin-ah? > lo chiamo delicatamente e lui alza la testa sbattendo quegli occhioni nocciola < sono ancora il tuo alpha > annuì sorridendo abbracciandomi più forte, mentre sento la felicità risalirmi dal petto. Mi abbasso e lo prendo in braccio portando le mani dietro le sue cosce. Lo facciamo sempre e a lui non da fastidio se sono io, e ovviamente non ho mai avuto brutte intenzioni.

Camminiamo così nel corridoio, fregandocene delle occhiate degli altri, ridacchiamo mentre camminiamo mentre mi tiene saldamente per il collo per non cadere mentre gli faccio il solletico con una mano, tanto è leggero come una piuma.