Brutta giornata.

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Appena arrivato a casa Harry, lanciò per aria tutto, si fiondò in camera sua e rimase li per un bel po' con la musica delle casse a palla. Era stata proprio una brutta giornata, ma non aveva per niente voglia di fare qualcosa per tirarsi su il morale. Suo padre era, come sempre, a lavoro e lui passava interi pomeriggi stravaccato sul divano.
Dopo aver mangiato qualcosa, decise di uscire fuori e sedersi sul prato del suo giardino a guardare le nuvole.

"che noia, non so più cosa inventarmi per passare il tempo... se solo avessi degli amici" pensò, ed ecco arrivare l'ultima persona che avesse voluto vedere. "Ehi, ragazzino" lo salutò Draco.
"C-cosa ci fai tu qui?" chiese alzandosi imbarazzato;
"Passavo da queste parti"
"Ehm, è al quanto strano dato che ho visto i tuoi amici uscire da casa tua." lo schernì Harry.
"Mi stavi forse spiando?" domandò, "Certo che no, ho di meglio da fare che pensare a te, figurati"
"Eddai, non fare l'antipatico."
"Io antipatico? Parli proprio tu! Ora scusami ma devo andare dentro, mio padre starà per tornare da lavoro, ti saluto"
"Mhh, i nostri genitori sono colleghi e hanno gli stessi orari, com'è che tuo padre finisce quattro ore prima? Forza Potty andiamo a fare un giro, lo sai anche tu che non hai di meglio da fare" concluse il biondo mettendosi le mani in tasca.
"Oh ma sentilo, fino a stamattina mi dici di non cercarti, di non considerarti, non mi hai neanche aiutato quando quel ragazzo mi ha picchiato e ora pretendi che venga a fare un giro con te? Giammai. Oh e non chiamarmi Potty" sbottò Harry.
"Va bene, come vuoi, ragazzino. Come va la mascella?" cercò di risolvere Draco, "Sta bene, tanto domani mi succederà di peggio." disse il moro.
"Ricordi com'era il ragazzo? Potrei conoscerlo, magari gli dico di smetterla, e poi perchè ti ha picchiato? Voglio dire, che diavolo gli hai fatto?"
"Io non ho fatto nulla, mi ha rubato un quaderno... comunque era alto, con i capelli castano molto scuro e le lentiggini." rispose.
"Finnigan! Maledetto, e tu ti sei fatto picchiare per un quaderno? Cavolo, ragazzino sei proprio strano..." Ed ecco un'altra persona da aggiungere alla lista di chi lo aveva definito in quel modo.
"Era un quaderno importante, e non chiamarmi più strano, non mi conosci neanche." continuò Harry iniziando a innervosirsi. "Uhuhuhuh, cos'è fai il difficile? Va bene, domani dirò a Finnegan di starti lontano."
"NO, NON TI HO CHIESTO AIUTO, NON L'HO MAI FATTO!! Lasciami in pace, lasciatemi tutti in pace." e così, con i nervi a fior di pelle rientrò in casa sbattendo la porta in faccia all'altro.

"Ma chi me l'ha fatto fare, bah. Non vuole il mio aiuto? Tanto meglio, adesso può considerarsi morto per me, voglio proprio vedere quando Finnegan lo pesterà a sangue. Fanculo" continuava a pensare Draco ormai incazzato anche lui rientrando a casa. Si chiuse in camera, si sedette alla scrivania e cominciò a disegnare qualcosa.

La sera non tardò ad arrivare e il padre di Harry rientrò dal lavoro.

"Harry, sono a casa. Ho portato la cena, ho preso cibo italiano, so quanto ti piace, scendi?" lo chiamò suo padre, "Non ho fame, grazie. Faccio la doccia e vado a dormire" rispose lui.
"Ah, capisco. Pensavo potessimo parlare di come è andato il primo giorno di scuola, quel ragazzo che ti ha accompagnato com'era? E' stato gentile? Hai fatto amicizia con qualcuno?" continuava il padre aspettando una risposta, "Si tutto bene, nulla di che, il solito" cercò di tagliare corto Harry.
"Che splendida notizia, c'è la partita stasera, non vuoi vederla? Dai su scendi, se non vuoi mangiare almeno fammi compagnia." cercava di convincerlo , un po' dispiaciuto
"Ho detto che vado a dormire, domani devo svegliarmi presto. Buonanotte" concluse lui.
Era ancora arrabbiato per la discussione di quella mattina e aveva preferito rimanere in camera sua. Poi, come aveva detto, si fece una doccia e provò ad addormentarsi.

Anche la madre di Draco da poco era rientrata a casa.
"Allora, com'è andata?" chiese al figlio, "Ma si, tutto apposto" rispose il biondo aprendo il frigo. "E il ragazzo nuovo? Avete fatto amicizia?"
"Avevi detto che non ero obbligato, l'ho solo accompagnato e appena arrivati, ognuno per la sua strada, non spiccicava una parola..."
"Capisco, beh, da come mi ha raccontato il padre, è molto timido. Ha perso sua madre quando era più piccolo." continuò la donna, "Si, lo so"
"Ah allora avete parlato... non essere così acido con lui."
"Io? Ma gli ho pure chiesto di andare a fare un giro e lui mi ha rifiutato, che posso farci?"
"Dagli tempo. Che ne sai se poi non diventate amici per la pelle? Ti farebbe bene avere un amico come lui, sai" continuava Narcissa servendo la cena, "Ho già i miei amici, vanno bene loro. Non ho niente in comune con quel ragazzino, siamo troppo diversi." disse Lui iniziando a mangiare. "Eh senno che bello c'è? Ti immagini un mondo con persone tutte uguali? Che noia."
"Sarà, ma per ora non ho intenzione di stringere amicizia con lui. Bleah ma cos'è questa roba? E' orribile." commentò Draco sputando in un tovagliolo il pezzo di cibo che aveva in bocca; "Non lo so, volevo sperimentare cibo nuovo, mi sa che qualcosa è andato storto..."
"Pesce e patatine?" chiese scoppiando a ridere "Chiamo subito l'asporto, bloccami la prossima volta che provo a fare qualcosa in cucina, sono palesemente negata" concluse infine sua madre ordinando la cena.

"Oh dannazione, chissà che mi farà  Finnigan... avrei dovuto accettare l'aiuto di Draco... NO FERMO. NON HO BISOGNO DEL SUO AIUTO, sono sopravvissuto 16 anni senza di lui, posso sopravvivere ancora. Ignorerò entrambi, si farò così. Se li ignoro dopo un po' sicuramente si stancheranno. Oh guarda, il biondino è in camera sua, giuro che non lo sto spiando, ma se dalla mia finestra vedo casa sua non è mica colpa mia, è il caso che dorma adesso." smise di riflettere Harry e dopo aver osservato per un po' la foto di lui e sua madre, crollò.







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Ciao amici!!! Nuovo capitolo!!!
Spero vi piaccia 💚
A presto ❤️

𝑀𝑖 𝑠𝑎𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑠𝑒 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑒...||𝐷𝑟𝑎𝑟𝑟𝑦🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora