Non sei solo.

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"Harry, figliolo tu non puoi amarlo!" sentenziò l'uomo.
"Io non posso cosa?! Non ho sentito bene, io non posso amarlo? Che cazzo stai dicendo" urlò il moretto. Dio un attimo di pace per quel povero ragazzo non c'era mai.
"Tu non sei gay... io non posso sopportarlo!"
"Tu... perché papà, perché se mi vedi felice devi distruggermi così, eh? Non lo vedi che da mesi io sono cambiato? Ti sei mai accorto che non sto più chiuso in camera per ore e ore? Hai visto che ho degli amici finalmente, un ragazzo!? Papà, ho un fottuto ragazzo, che mi fa stare bene, per la miseria! Non sono mai stato più felice di così da quando mamma non c'è più... E per una volta vorrei vivere al posto di sopravvivere, ti prego... Fammi essere felice. E che ti piaccia o no, Draco è la mia felicità" sbottò Harry. Lasciò suo padre li, a bocca aperta, risalì poi in fretta in camera sapendo che da lì a poco qualche lacrime avrebbe rigato il suo viso; Draco, che era in cima alle scale e aveva sentito tutto, tornò nella stanza e fece finta di nulla.

Harry rientrò e si chiuse nel bagno scivolando poi per terra e scoppiando in lacrime.
Draco gli corse dietro, ma non riuscì a entrare:
"Harry, ti prego aprimi" gli sussurrò bussando alla porta; non ottenne risposta per almeno qualche minuto, decise così di dare un calcio alla porta e aprirla con la forza.
Harry era sdraiato per terra disperso tra il suo fiume di lacrime che non cessavano di uscire dai suoi occhi smeraldo.
Il biondo gli si avvicinò preoccupato senza dire una parola.
"Voglio stare da solo" pigolò il minore reprimendo qualche singhiozzo;
"Non se ne parla, sono qui. Non ti lascio solo, non adesso. Volevo solo sapere se stessi bene..." lo abbraccio lui stringendolo a se e baciandogli la fronte... un gesto che diceva tanto.
"No no non sto per niente bene ok? Soddisfatto? Io non sto bene. Mio padre- quell'uomo mi fa stare male. Ero felice per una volta, con te e con tutto quello che è successo e lui mi ha rovinato tutto. Voglio sparire, non posso sopportare ancora tutto ciò. E non voglio che tu mi veda così. Se solo fossi morto io al posto di mamma! Mi sento solo al mondo..." singhiozzò il corvino tra le braccia del suo ragazzo che continuava a stringerlo forte;
"Bimbo, calmati. Ti prego, non dire così. Io ti amo... hai capito? Ti amo e sono qui con te, non mi importa nulla di quello che dice quell'uomo. E lo so che le parole possono far male, ma devi imparare che queste cose ti fortificano. Non devi star male, anche tu sei la mia felicità! Non sai quanto mi rendi felice... per me ci sei solo tu e io non me ne andrò mai, da solo tu non sarai mai. Ti prego, basta" concluse Draco, a momenti anche a lui sarebbe scesa qualche lacrima, non sopportava di vedere Harry così.
Dopo svariati minuti, i due erano ancora accovacciati sul pavimento del bagno, uno tra le braccia dell'altro, Harry si era calmato e ora si faceva coccolare dal tocco di Draco che giocava con i suoi capelli.
Un secondo dopo, il biondo si stropicciò gli occhi e sussurrò qualcosa:
"Pff, Dieu quel bordel, ce connard. Je le tuerais...Quelle merde!"
"Come scusa?" chiese Harry sentendo una lingua a lui non nota;
"Che hai detto? Non ho capito"
"Oh- che coglione, perdonami. È francese, mi capita avvolte di parlarlo senza accorgermene..." si scusò il maggiore con un mezzo ghigno, neanche si accorgeva quando il suo cervello cambiava la lingua delle sue parole;
"Sai il francese? Wow, diavolo cosa mi nascondi ancora!?" esclamò sorpreso.
"Si, me l'ha insegnato mia madre, diceva che è una lingua molto elegante e sono d'accordo... Da molti anni siamo rimasti io e lei, da piccolo non avevo molti amici dato il mio caratteraccio, li spaventavo tutti. Ogni volta tornavo a casa dal parco piangendo perché nessuno stupido bambino voleva giocare con me...mia madre mi ripeteva sempre la stessa frase in francese, che mi tirava su il morale. Poi mi affascinava sentirlo parlare a lei e così l'ho imparato anche io." disse Draco facendo i grattini al suo ragazzo, sempre stretto a lui.
"Posso sapere quella frase? Magari tira su il morale anche a me" mugolò Harry.
Il biondo si limitò ad annuire.

"Donc si tu te sens seul, il n'y a pas besoin de me montrer. Si tu te sens seul, viens te sentir seul avec moi"

Il suono della voce di Draco in francese, scatenò nel moretto una sorta di morsa nello stomaco, era così sexy... ma non era certo il momento giusto per dirglielo. Sospirò e unì la sua mano a quella molto più grande del biondo;
"Mmh, e cosa significa?" chiese poi mettendo la sua testa nell'incavo del collo del suo amato.

"Quindi se ti senti solo, non c'è bisogno di mostrarmelo. Se ti senti solo, vieni, sentiti solo insieme a me"

"Questo vale anche per te. Non sei solo piccolo mio... non fin quando io sarò qui." gli sussurrò all'orecchio Draco mordendoglielo poi.
"Mmhh, dimmi qualcos'altro in francese, è sexy la tua voce. Parla più spesso cosi" lo stuzzico il corvino;
"Guarda che io sono sempre sexy" lo schernì con mezzo sorriso, poi riflettè un attimo su cosa dire e pronunciò le parole...
"Je t'aime"
"Dai, però dimmi anche la traduzione, come dovrei capire!" sbuffò.
"Significa Ti amo... perché io, caro mio bel Harry James Potter, ti amo" commentò Draco.
Il moretto cinse il suo collo con le sue braccia e lo baciò castamente; "Allora, Je t'aime anche io!"

"Bimbo, senti. Visto che magari non vuoi restare qui, vuoi venire a pranzo da me? Avevo in mente di chiedertelo già prima ma- ecco vedendo la situazione..." domandò Draco dopo qualche ora passata a giocare alla playstation per far distrarre il suo ragazzo.
"Oh non vorrei creare disturbo, sai magari vuoi passare del tempo con tua madre io non voglio essere di troppo"
"Sei il benvenuto amore mio, dai vieni con me. Prendi qualsiasi cosa ti possa servire anche per stasera, dormi da me e non voglio sentire obiezioni."
tagliò corto il maggiore.
Si prepararono e dopo circa una quindicina di minuti scesero in salone dove il padre di Harry era ancora lì.
"Dove credete di andare, Tu ragazzo! Fuori, tu Harry rimani qui" sbraitò
"Mi scusi signore ma lei non mi comanda" sbuffo Draco.
"Io qui non resto" disse Harry prendendo la mano del biondo e aprendo la porta.
"Harry James Potter non osare varcare quella porta" ordinò il padre mentre gli puntava il dico contro.
"Non osare Harry!"
"Me lo impedisci tu? Non sono un bambino papà, il 'conto fino a tre' non funziona più. Ah e vedi questo?" disse mostrando il succhiotto fatto precedentemente da Draco;
"Magari ne avrò altri al mio ritorno. Buona giornata" concluse e uscendo sbatte la porta.
"Fanculo" strillo alzando il suo dito medio verso casa sua.
"Fils de pute, oh désolé" ironizzò Draco, ora era riuscito a far ridere Harry dopo una mattinata movimentata.



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Ciao amici! Nuovo capitolo!
In questo fine settimana ho scritto davvero tanto e ho i capitoli pronti per tutta la settimana e ne sono felicissima hahahaha

Spero tanto che vi piaccia e come sempre fatemi sapere!!❤️

A presto💚

𝑀𝑖 𝑠𝑎𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑠𝑒 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑒...||𝐷𝑟𝑎𝑟𝑟𝑦🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora